Honda Africa Twin Adventure Sports
Versione ancora più…avventurosa per la millona globetrotter, per la CRF1000L Africa Twin. Dettagli fondamentali per i rally raid
Il 2018 segna l’anniversario dei trent’anni dalla nascita di quella autentica leggenda che è l’Honda XRV650 Africa Twin, rinvigorita nei fasti dalla tanto attesa CRF1000L Africa Twin del 2016. Una vera True Adventure con quella stessa filosofia che, dal 1988 al 2002 rese tanto popolare la prima versione iniziale da 650 ed in seguito le successive versioni da 750. In questi due anni, dopo tanto attendere, la nuova CRF1000L si è fatta apprezzare per il suo legame tra avventura e modernità, tra chi vuole usare la moto più quotidianamente e chi vuole i lunghi viaggi.
Il modello 2018, oltre agli aggiornamenti di questo modello, si avvicina una versione ancora più improntato su quello spirito Rally raid, di quell’ambito da globe trotter. Si chiama Adventure Sports ed è pensata proprio per chi sogna seriamente la Dakar. Serbatoio da 24,2 litri, con un’autonomia di oltre 500 km, sospensione ad escursione maggiorata, una luce a terra maggiore che raggiunge i 270 mm (+20 mm rispetto alla standard), una posizione di guida rialzata ed un equipaggiamento di serie completissimo, con sovrastrutture ulteriori in grado di proteggere maggiormente. Manopole riscaldabili, presa 12V, parabrezza rialzato, tubolari antiurto, sella dal profilo piatto, ed ancora portapacchi in acciaio e paracoppa maggiorato.
Con la versione standard ovviamente condivide gli aggiornamenti di motore – adesso più reattivo ai medi regimi – il telaio e l’elettronica. Ecco dunque un acceleratore Throttle by Wire, i quattro riding mode, il controllo di trazione HSTC a sette livelli, un cambio della strumentazione, oltre alla batteria agli ioni di litio.
Più nello specifico, il motore del modello 2018 infatti, ha un aribox con canali allungati, al contralbero di bilanciamento allegerito ed un impianto di scarico riprogettato. Il già citato comando TBW ha permesso l’introduzione di un’elettronica di bordo più sofisticata. I tre riding mode preimpostati hanno poi un’ulteriore mappatura personalizzabile. Inoltre, sono stati ampliati i livelli dell’HSTC – Honda Selectable Torque Control, ora pari a sette.
La versione con cambio sequenziale a doppia frizione DCT prevede una modalità di cambiata manuale ‘MT’ (Manual Transmission), che permette di cambiare le marce agendo sulle palette al manubrio, e due modalità automatiche ‘AT’ (Automatic Transmission): ‘D’ (Drive) è ideale in viaggio e per massimizzare l’efficienza dei consumi, ‘S’ (Sport), dedicata alla guida brillante, è articolata su tre livelli
progressivamente più sportivi.
Inoltre, la funzionalità “G”, attivabile tramite un pratico tasto sul cupolino in tutte le modalità (D, S, MT), enfatizza le doti di trazione in off-road riducendo il parziale slittamento delle frizioni nell’apri-chiudi e durante i cambi marcia.
Le sospensioni della Adventure Sports hanno escursione maggiorata. La forcella rovesciata a perno avanzato Showa con steli da 45 mm è completamente regolabile e prevede l’attacco radiale per le pinze freno Nissin a 4 pistoncini. I dischi flottanti da 310 mm di diametro hanno il profilo a margherita e garantiscono una grande potenza frenante e ottima modulabilità. Anche il monoammortizzatore Showa è pluriregolabile, con registro idraulico del precarico molla a pomello che velocizza le operazioni di set-up. Essendo una vera maxienduro monta cerchi a raggi da 21 pollici all’anteriore e 18 pollici al posteriore, per installare gomme tassellate in alternativa a
quelle polivalenti di primo equipaggiamento.
Esteticamente poi, c’è quella livrea tricolour, unica disponibile per questa versione Adventure Sports, che celebra proprio il trentesimo anniversario dalla nascita dell’Africa Twin, dunque con oltretutto la doppia omologazione per montare pneumatici tassellati.