Home Rossi: 150esima vittoria alla Yamaha e -7 dal record della GP

Rossi: 150esima vittoria alla Yamaha e -7 dal record della GP

Assen rimarrà a lungo nel cuore di Valentino e degli uomini Yamaha. Ed i motivi sono tanti e diversi, a partire dal più importante: Assen è prima di tutto la risposta di Rossi e della Yamaha a tutti quelli chi davano il campionato 2007 già deciso in mano alla Ducati, ma il trionfo di Assen



Assen rimarrà a lungo nel cuore di Valentino e degli uomini Yamaha.
Ed i motivi sono tanti e diversi, a partire dal più importante: Assen è prima di tutto la risposta di Rossi e della Yamaha a tutti quelli chi davano il campionato 2007 già deciso in mano alla Ducati, ma il trionfo di Assen è stato anche quello che ha segnato la 150esima vittoria Yamaha nella classe regina.
Un altro successo che oltretutto avvicina Valentino Rossi al record dei record. Si perchè con quella di sabato sono 61 le vittorie del “dottore” tra 500 e MotoGp, appena 7 in meno del grande Agostini.
Quindi se per quanto concerne le vittorie in carriera, Rossi è terzo a quota 87 (12 in 125, 14 in 250, 13 in 500 e 48 in MotoGp), dietro ad Agostini (122) e Nieto (90), per quelle nella classe regina il record teoricamente potrebbe essere già battuto quest’anno visto che di gare alla fine del campionato ne mancano 9.

Stoner permettendo ovviamente, ma un Rossi a 21 punti da Stoner conoscendo il tavulliese non può che aumentare la sua “fame”, anche perchè ora è ancora più consapevole che in condizioni di pista normali, Yamaha e Ducati sono ormai praticamente alla pari e la differenza la faranno loro due. Insomma è tutta da giocare, ed infatti è lo stessso Rossi a fare una analisi della situazione alquanto precisa: “Nelle ultime quattro gare io e Stoner abbiamo fatto gli stessi punti (in un mese Stoner ha fatto segnare 13-25-25-20 punti, Rossi 25-20-13-25. ). Ma è anche vero che… “La prossima volta che piove ne perdo 13.
E poi la Yamaha resta più lenta della Ducati. Resta un problema perché così è più difficile vincere. Anche qui in rettilineo prendevo un po’ troppo da Stoner.

Anche se questa non è tutta le verità: se in Qatar il divario sembrava effettivamente incolmabile, oggi la differenza effettiva è molto meno perché la Yamaha si è inventata prima cinque, poi altri quattro chilometri orari da dare a Rossi.
Mentre la Ducati ha cominciato a lottare sul filo del rasoio, come ieri ad Assen dove Stoner è stato costretto a parcheggiare la Desmosedici a bordo pista appena tagliato il traguardo. Motivo: benzina finita..
Insomma, il mondiale è quanto mai aperto, ed in ballo ci sono anche diversi record.
Ne vedremo delle belle, poco, ma sicuro!

via | Gazzetta

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