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Test MotoGP Phillip Island, valgono più i tempi o gli effetti mediatici?

Valgono più i tempi o gli effetti mediatici del Test MotoGP di Phillip Island (Australia)?

I test MotoGP a Phillip Island rivestono un significato che va oltre il valore tecnico-agonistico, utile per la promozione mediatica della MotoGP. A dimostrarlo è già la prima giornata, con una classifica bollente che fa volare illusioni e fantasie fra i fan dei protagonisti ma anche nei box. Al comando, pro tempore, c’è un poker d’assi (rinnovato rispetto al recente passato) che infiamma: 1° Marquez 1’29.497, 2° Rossi (+0.186), 3° Iannone (+0.492), 4° Vinales (+0.492). Letti così, i tempi prefigurano una battaglia rovente per una… prima fila troppo corta essendo a contenderla almeno quattro piloti.

E non solo i soliti tre e (udite! Udite!) con due italiani a ridosso del campione del Mondo in carica, per primo quell’indomabile e insaziabile “attempato” Valentino Rossi sempre a caccia del suo titolo iridato numero 10 e quel giovane mastino abruzzese cui la Ducati ha dato il benservito, a caccia di rivincite e dell’exploit dorato per la sua prima corona con la più che promettente Suzuki che fu di Vinales.
Già, Vinales, la nuova “ombra” scomoda di Rossi in Yamaha, primo (per ora) della fila dei battuti dopo aver dominato i precedenti test, ma di certo capace di rimescolare le carte già nei prossimi turni di prove con una zampata che potrebbe mettere tutti … d’accordo, cioè dietro. Non brillano, fin qui, le Ducati, sesto tempo con Danilo Petrucci dietro all’ottimo Crutchlow, davanti a Pedrosa (Honda), con i due ufficiali Dovizioso (+0.913) solo ottavo e Lorenzo (+1.134) oltre la top ten – undicesimo – ancora in lento rodaggio, in cerca del feeling con la (sempre) scorbutica Rossa di Borgo Panigale.

L’analisi tecnica compiuta sarà fatta alla fine della tre giorni di test. Qui preme affrontare un altro punto, diciamo così, extra agonistico, inerente l’aspetto mediatico, cioè il marketing e l’immagine, in altre parole questa MotoGP da show-business. Perché questi test pre campionato – a differenza del passato anche più recente – rivestono una importanza così rilevante come se fossimo già in gara? Più volte abbiamo discusso del ruolo dei test “invernali”, con il loro valore tecnico ma anche con il loro limite agonistico. Il cronometro conta ma è solo un punto di riferimento, una asticella, utile per capire qual è la nuova “misura” per tutti anche perché i record del passato non valgono più essendo stati fatti con i vecchi regolamenti (centraline e gomme diverse ecc.). Conta ben di più la ricerca della messa a punto ottimale, il feeling con le nuove moto, capire se le nuove soluzioni tecniche producono risultati sperati o no.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 15:  Andrea Dovizioso of Italy and the Ducati Team is seen in the pit garage during 2017 MotoGP pre-season testing at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 15, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Robert Cianflone/Getty Images)

Fatto sta che tutti spingono per fare il tempo, stare davanti, lanciando segnali all’interno e soprattutto all’esterno. Così gode per prima la Dorna che vede crescere con i titoloni sui media e i passaggi tv anche il valore economico del suo giocattolo. Ma godono tutti – in primis chi sta in vetta ai tempi e nelle file alte – perché un miglior tempo, una prima fila – seppure nei test – non solo danno coraggio al Team, lo rafforzano psicologicamente, ma sono “monetizzabili” dal marketing, tradotti in contatti per la soddisfazione di chi (sponsor) ha sborsato e sborserà soldi per ricevere adeguata pubblicità e far parte di una festa annunciata. Fino a non molto tempo addietro, in occasione dei test, piloti e squadre giocavano di rimessa, dando poca importanza ai tempi, o almeno fingendo di considerarli poco significativi.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 15: Maverick Vinales of Spain and the Movistar Yamaha MotoGP looks on during 2017 MotoGP pre-season testing at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 15, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Robert Cianflone/Getty Images)

Si teneva un basso profilo mentre oggi il campionato sembra già iniziato con i Test. Un esempio? Non solo già la classifica dopo la prima giornata di Phillip Island la dice lunga sull’aria che tira confermando quanto detto sopra. Ma il segnale più forte viene proprio dal muretto Yamaha: quando al 53esimo giro Rossi salta in quinta posizione (1’30.305) grazie anche alla furbata di essersi messo alla ruota di Vinales, quest’ultimo chiude subito il gas lasciandosi superare dal pesarese. I meccanici Yamaha avevano già pronto il cartello che vale un Oscar con… un cane che fiuta la preda. Idea geniale o da disturbo? Chi ha dato l’ordine per esporre quel cartello?

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 15:  Valentino Rossi of Italy and the Movistar Yamaha MotoGp team rides during 2017 MotoGP pre-season testing at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 15, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Robert Cianflone/Getty Images)

Oggi meccanici e tecnici (ma soprattutto chi dirige il box) devono fare di tutto e pensarle tutte perché si vince in pista ma anche fuori. Se – come si diceva – “ Parigi val bene una messa”, evidentemente un cartello così – rilanciato dai famelici media – vale quanto un tempo da prima fila, o di più. Nel motociclismo show-business tutto fa brodo, o meglio, tutto fa immagine, quindi soldi. E la classifica dei tempi? Si vedrà. Tempo al tempo.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 15:  Jorge Lorenzo of Spain and the Ductati Team is seen in the pit garage during 2017 MotoGP pre-season testing at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 15, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Robert Cianflone/Getty Images)

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