Home Test MotoGP Sepang, tempi da prendere con le “molle”. Che Vinales! E che Iannone!

Test MotoGP Sepang, tempi da prendere con le “molle”. Che Vinales! E che Iannone!

L’analisi della tre giorni di test MotoGP di Sepang. Tempi significativi sì ma forse qualcuno si è nascosto…

Test MotoGP Sepang 2017 – Chiusa la tre giorni dei test MotoGP a Sepang con il nuovo acquisto della Yamaha Maverick Vinales in vetta spunta la solita domanda: contano o no i tempi in queste prove? Per non pochi osservatori pare che la MotoGP abbia già espresso i propri verdetti, non considerando i limiti di una prova che altro non è che l’inizio di un lungo e complesso percorso. I tempi fatti registrare dai piloti (ancora non certamente in palla), su moto da… “sgrezzare”, sono un dato di cronaca e anche tecnico che restano scritti ma – ripetiamo – lasciano il “tempo” che trovano: “solo” un punto di riferimento da cui ripartire.

Indicativa è la risposta del nuovo alfiere della Ducati Jorge Lorenzo: “Abbiamo iniziato lunedì a 1’’6 ho finito oggi a 0”3 senza montare gomma morbida. Grandi progressi”. Idem per il commento finale fatto da Valentino Rossi: “E’ stato un buon test, i miei tempi sul giro sono stati buoni. Siamo tutti molto vicini nella parte alta della classifica tempi”. Che significa? Che i tempi di questi primi test 2017 (specie con il meteo ballerino e con il nuovo asfalto) non sono indicativi sul piano assoluto – quei tempi saranno in seguito abbassati – ma sono però utili per stabilire una prima scala di valori e soprattutto verificare se la strada intrapresa dalla Case e dai singoli Team per lo sviluppo è quella giusta o meno.

C’è tempo per approfondire gli aspetti tecnici di questi primi test 2017 ma è un fatto che Vinales conferma quanto già fatto vedere nella sua prima uscita su Yamaha nel novembre scorso – una notevole capacità di adattamento al nuovo mezzo (anche a conferma della bontà del progetto M1) – anche se i due decimi sotto il tempo 2016 di Jorge Lorenzo, pur probanti, non sono poi così… “straordinari” da definirsi un “tempone” restando nell’ambito di un exploit legato anche all’evoluzione della moto 2017. Nessuna sorpresa, dunque, per Maverick, forte sul giro ma anche sul passo, ed è questo quel che più conta.

Caso mai sorprende Iannone sulla Suzuki, con quell’1’59.452, secondo assoluto nella comparata, davanti a Marquez (gap di 84 millesimi), a Dovizioso (1’59.5), al ritrovato Pedrosa, a Rossi (- 221 millesimi), a un fortissimo Bautista, a Stoner e a Lorenzo, col gap di quasi 4 decimi ma in forte recupero. Non ci ripetiamo qui su analisi già fatte sui tempi nella nostra “live” della tre giorni di Sepang. E’ doveroso ricordare che nei test di un anno fa in Malesia ci fu il debutto della MotoGP con i nuovi regolamenti tecnici basati sulle inedite gomme Michelin da 17 pollici e sulla centralina unica Marelli (che era stata sviluppata in partnership con Ducati dando alla Casa bolognese un “aiutino” non da poco)…

Ciò ha contribuito a livellare le prestazioni e a restringere il fazzoletto dei protagonisti, come si dimostra proprio nei test di Sepang dove dal miglior tempo al 23° tempo c’è un gap di meno di 2 secondi: 1’973” e meno di 4 decimi dal primo al decimo! Di un certo interesse, sul piano tecnico, la ricerca aerodinamica di Yamaha con la nuova carenatura doppio strato con le … “alette” fra i due strati, il lungo scarico Honda a dimostrazione di un nuovo motore, la “scatola” della Ducati sotto la sella con lo scarico a destra di cui forse si continuerà a parlare. Novità importanti sul fronte gomme: le nuove Michelin, con più feeling e più grip all’anteriore, quindi più sicurezza e maggior performance. Vedremo.

In sintesi, per noi vale esattamente quanto scrivemmo dopo i test di Sepang 2016: “Siamo alle premesse, dove la base di partenza dei valori in campo del mondiale 2016 è tutta da fissare e anche questi primi tre giorni di test, pur importanti, non costituiscono niente di definitivo, se non un utile passaggio per il prossimo step”. Insomma, è una forzatura, se non un azzardo, ritenere che i tempi dei test di Sepang 2017 costituiscano la vera griglia dello start su cui impostare una scala sulla competitività reale, specie fra i big, che nel 2017, non sono più solamente i soliti “3 Moschettieri”. Presto, il cronometro riserverà molte sorprese, rimescolando carte, aspettative, ambizioni.

Ultime notizie su MotoGP

Tutto su MotoGP →