Honda 500 Four “Black Custom” by Kikishop Customs
La CB 500 “Black Custom” di Kikishop Customs è un tributo allo stile ed eleganza delle cafè racer anni ’70, ma non rinuncia a decisivi upgrade di carattere tecnico che ne migliorano in maniera sostanziale la dinamica di guida
Qualche giorno fa vi abbiamo presentato la SDNO, una special basata una Honda CB550F. Ora è il momento di un’altra cafè racer che nasce dalle ceneri di una delle mitiche quattro cilindri dell’Ala Dorata: anzi, in questo caso la protagonista è addirittura una delle più leggendarie inline-four di Tokyo, la CB 500 Four.
Quella che potete ammirare in queste foto è la “Black Custom”, una CB 500 commissionata ai francesi di Kikishop Customs da Phillip Bettant, titolare di “The Royal Racer”, rinomato negozio transalpino nato nel 2011 che vende abbigliamento per motociclisti.
Philippe e il suo socio Pierre Bonnet volevano una special che rispecchiasse l’immagine e lo stile dello store che essi stessi hanno creato, l’amore per il vintage, l’eleganza dei loro prodotti: la scelta di rivolgersi a Jeremy di KSC è stata praticamente ovvia.
Kikishop Customs è infatti uno dei più rinomati preparatori francesi, che si è distinto nell’ambiente del customizing grazie anche a importanti riconoscimenti come il primo premio per la “Cafè Racer dell’Anno” al Motor Bike Expo di Verona di 3 anni fa.
La base di partenza è una CB 500 del ’73, personalizzata in modo da rispecchiare pienamente lo stile anni ’70 senza però rinunciare a upgrade di carattere tecnico volti a migliorarne in maniera decisa la dinamica di guida: fonte d’ispirazione primaria è stata una CB 750 Four posseduta (e preparata!) anni or sono da Hervè, il padre Jeremy.
Da un punto di vista prettamente estetico, lo stile è puramente cafè: semimanubri by Tommaselli, strumentazione Smiths dal look classico, un codino minimalista fabbricato in house e una nuova semicarena dal gusto retrò. Un tocco di modernità arriva invece dalla fanaleria a LED.
Il telaio è stato accorciato nella parte posteriore per poter montare le nuove sovrastrutture, mentre la geometria delle piastre forcella è stata modificata per conferire alla moto un assetto più sportivo. Gli ammortizzatori sono Hagon, mentre i bellissimi cerchi a raggi sono forniti da Seurat3.
Anche lo scarico quattro-in-due dotato di silenziatori “cono contro cono” peashooter è stato fabbricato ad hoc da Kikishop Customs.
Davvero evocativa e affascinante, infine, la soluzione adottata per l’impianto frenante prodotto da Beringer, partner tecnico abituale di Jeremy: i dischi anteriori simulano nell’aspetto i freni a tamburo delle moto d’epoca, una scelta per certi versi simile a quella già implementata da Triumph sui propri modelli vintage, al fine di camuffare con l’aspetto dei cari vecchi carburatori un più moderno impianto di iniezione.