Home Moto3, Fenati l’uomo da battere? Le nuove “armi” di Honda, Ktm, Mahindra. Aspettando Ducati, e non solo

Moto3, Fenati l’uomo da battere? Le nuove “armi” di Honda, Ktm, Mahindra. Aspettando Ducati, e non solo

Dopo i test di Jerez l’asso ascolano conferma di essere il candidato al titolo iridato 2017

Nei test di Jerez la Moto3 ha dato indicazioni interessanti rispetto ai tempi anche se non tutti i protagonisti del mondiale 2017 erano presenti. L’aspetto più interessante è però quello “tecnico”, con le principali Case molto impegnate per il 2107 con grandi novità. Iniziamo dai piloti. Romano Fenati, come noto, ha realizzato il miglior tempo assoluto delle due giornate di prove (1’46.930), davanti a Fabio Di Giannantonio (miglior tempo del secondo giorno) – 1’46. 995 e a Migno (1’47.150). Vicini ci sono Bendseyder (secondo nel day 2), Bezzecchi (1’47.503) davanti ad Arenas, il compagno di squadra di Di Giannantonio Team Gresini, Martin, poi Bastianini (1’47.612), Antonelli (1’47.628) ecc.

Debutto per il nuovo Team di Max Biaggi con le Mahindra e i suoi pioti Del Bianco e il 15eenne Davide Baldini che hanno chiuso il trenino dei tempi, comunque sotto l’1 e 50. Per loro solo un riscaldare i muscoli per il Civ 2017.

Ribadiamo, inutile stare a rovistare su questi tempi che comunque un messaggio, o più di uno, lo lanciano. Il primo messaggio riguarda Fenati. L’asso ascolano dopo oltre quattro mesi di forzata assenza dalle piste per gli arcinoti motivi, dimostra qual che si sapeva e che cioè è un pilota molto veloce, subito ben adattato sulla nuova Honda del qualificatissimo Team pesarese dei Cecchini (il padre Giancarlo e il figlio Mirco), il candidato numero uno al titolo iridato 2017 essendo anche il pilota più esperto dei partecipanti, con Binder e altri “senior” approdati in altri lidi.

Il secondo messaggio riguarda gli italiani, non più come outsider ma oramai “maturi” per vincere gare e titolo, puntare sempre al podio. Detto di Fenati, c’è grande attesa per gli ex rookie, Nicolò Bulega (assente dai test per problemi alla spalla) e Fabio Di Giannantonio con il quale tutti dovranno fare i conti, Fenati compreso.

Poi gli artigli di Bastianini, Antonelli, Bezzecchi e lo stesso Dalla Porta, tutti ragazzi oramai cresciuti e attesi nel 2017 a un salto di qualità. Torneremo presto sui piloti. Qui invece analizziamo velocemente il nuovo quadro tecnico relativamente alle moto protagoniste.

L’iridata Ktm gioca la carta grossa con un motore nuovo di zecca, ancora più potente (si dice almeno un cavallo e mezzo in più del propulsore di Binder 2016), quindi moto ancora più veloce il che la dice lunga sulle velleità della Casa austriaca, sapendo già quanta superiorità aveva nel dritto la moto affidata quest’anno al sudafricano poi iridato.

Chi sarà per Ktm il … Binder 2017, cioè il pilota di riferimento? Il 17enne Bulega, valore aggiunto dello Sky VR46 Team di Valentino Rossi? O chi altro?

Honda ha complessivamente i piloti più “forti”, con Fenati punta di diamante, Di Giannantonio, Martin ecc. La Casa giapponese ha svolto un grosso lavoro sul suo monocilindrico, un motore evoluzione (grandi miglioramenti parte termica, air box ecc.), soprattutto gran lavoro sul telaio, già ottimo, adesso migliorato ulteriormente irrigidendo la parte anteriore per un salto di qualità sulla staccata, tallone d’Achille 2016.

Mahindra, forte di un budget da far girar la testa, continua il suo grande impegno nelle corse della categoria cadetta (nel mondiale, nel Cev-mondialino, nel Civ italiano) presentandosi con un motore ridisegnato – ancora di minor dimensioni e di minor peso – per recuperare gap di potenza e di velocità di punta, rafforzando squadra e team (una ventina di tecnici impegnati in Italia solo per lo sviluppo del propulsore…), con piloti adeguati, il tutto per fare davvero da terza incomodo fra i due colossi Honda e Ktm.

Ci fermiamo, qui, per adesso. Aspettando l’arrivo in Moto3 di Ducati. E non solo. Se son rose…

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