Ducati Supersport: rinasce la mitica sportiva stradale di Borgo Panigale!
Al World Ducati Week di Misano Adriatico Ducati ha svelato in anteprima la SuperSport S, l’erede delle mitiche sportive stradali degli anni ’90 rimaste nel cuore dei ducatisti.
MISANO – Ricordate le Ducati SuperSport “faro quadro”, le mitiche sportive stradali costruite a Bologna a cavallo tra gli anni ’80 e ’90? Dopo quasi 20 anni dalla sua uscita di scena, i ducatisti ancora rimpiangono una delle moto più iconiche di Borgo Panigale. La ricetta era semplice: una sportiva minimalista, priva di fronzoli, un motore a carburatori (il collaudato due valvole raffreddato ad aria) non troppo potente ma ricco di coppia ai bassi regimi, abbinato ad uno chassis tubolare della migliore scuola telaistica italiana.
Le SS esordirono nel lontano 1988, ereditando il nome e la filosofia delle celeberrime bicilindriche a coppie coniche degli anni ’70, figlie della leggendaria doppietta di Paul Smart e Bruno Spaggiari alla 200 Miglia di Imola del 1972. L’intento, a Borgo Panigale, era quello di offrire ai motociclisti più sportivi la perfetta sportiva stradale, che rievocasse le moto da corsa che trionfavano sui circuiti mondiali ma che fosse al contempo godibile anche nell’uso quotidiano.
Il risultato fu una moto dura e pura, con poco più di 70 cv e che richiedeva una guida maschia ed energica, ma capace di regalare al pilota un piacere di guida ineguagliabile dalla maggior parte delle sportive in commercio: il sound spettacolare del V-Twin a due valvole, le splendide livree ispirate alle moto da corsa, e il tintinnio della frizione a secco facevano il resto, offrendo ai ducatisti e agli “smanettoni” tutto il necessario per innamorarsi.
La prima serie da 904 cc fu resa disponibile anche in cilindrate minori, 750 e 600 cc, fino alla “piccola” della serie che montava il bicilindrico di derivazione Pantah da soli 350 cc di cubatura e la semicarena. Nel 1992 uscì anche una versione più estrema e alleggerita della 900SS, la serie limitata SuperLight: scarichi rialzati, cerchioni Marvic, impianto frenante migliorato e componentistica in fibra di carbonio la rendevano una rivale temibile anche per le supersportive giapponesi con quasi il doppio della potenza.
Nel 1998 arrivò, nella sua splendida livrea argentata, la Final Edition della “faro quadro”, che lasciava spazio ad un profondo restyling ad opera del controverso Pierre Terblanche: nonostante l’introduzione dell’iniezione elettronica e le forme ispirate alla bellissima Ducati Supermono, il lavoro del designer sudafricano non fu particolarmente apprezzato dal pubblico relegò la seconda serie delle SuperSport a fanalino di coda nelle vendite di Borgo Panigale, decretandone la fine nel 2007 nonostante le ottime caratteristiche tecniche.
Da ormai quasi 10 anni quindi il listino della casa bolognese è privo di una erede per una delle motociclette con cui più viene identificato il marchio di Borgo Panigale, almeno dai suoi fedelissimi. Ma l’attesa, per i ducatisti, sembra finalmente essere finita: pare che i vertici Ducati abbiano ascoltato le preghiere dei fans che per molti anni hanno chiesto a gran voce il ritorno di una sportiva stradale che fosse pensata per il massimo divertimento e priva di tutti quegli “ammenicoli” propri delle Superbike, che se servono ai piloti esperti per fare il tempo i pista, sono assolutamente inutili per l’utente medio che usa la moto su strada.
Ecco quindi che al WDW 2016, che si sta svolgendo in questi giorni al Circuito Marco Simoncelli di Misano Adriatico, Ducati ha presentato in gran segreto l’erede della fortunata serie SuperSport: in uno spazio dedicato e tassativamente vietato a qualunque dispositivo fotografico, è stata svelata la nuova sportiva stradale made in Borgo Panigale, che verrà mostrata al grande pubblico alla prossima edizione dell’EICMA di Milano.
Inutile dire che (per nostra fortuna…) qualche trasgressore munito di smartphone c’è stato: sul web sono infatti circolate alcune foto del nuovo modello di casa Ducati, scattate di nascosto da qualche impavido reporter. Da ciò che riportano i testimoni e ciò che si può vedere nelle foto, la nuova Supersport S è una moto meno estrema delle cugine Panigale, essendo apparentemente basata sulla piattaforma della Monster 1200: il traliccio derivato dalla storica naked di Bologna è impreziosito nel comparto ciclistico da sospensioni Ohlins e il forcellone monobraccio.
Il motore, dai rumors che circolano a Misano, pare essere preso “in prestito” dalla Hypermotard 939: è il 937 cc a quattro valvole raffreddato a liquido, il Testastretta 11° nella sua versione erogante 113 cv a 9000 giri e una coppia di 98 Nm a 7500 giri. Le sorprese, al World Ducati Week, sembrano non essere finite qui: altri due nuovi modelli verrano svelati in anteprima in questi giorni alla kermesse tutta dedicata al marchio in rosso.
Ducatisti, state allegri perchè l’attesa è finita: rinasce ufficialmente il mito SuperSport!