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Regolamento MotoGP 2016: cosa cambia?

Archiviata la stagione MotoGP 2015, si lavora già da tempo sul 2016. Oltre alle gomme Michelin, sono diverse, le novità introdotte dal nuovo regolamento. Vediamo quali.

La stagione 2015 del Motomondiale si è conclusa da appena tre giorni, ma la macchina non si è mai fermata, con i test in corso a Valencia (qui il live) finalizzati a far prendere, ai costruttori, ulteriore confidenza con le nuove gomme Michelin, dopo le prove a spot della scorsa stagione.

Ed è proprio il cambio di pneumatici, sia a livello di produttore, che di dimensioni, la differenza più importante, anche se non l’unica, tra quelle che segneranno il campionato 2016 rispetto a quello terminato pochi giorni fa.

Pneumatici Bridgestone MotoGP

Addio dunque a Bridgestone ed ai cerchi da 16,5 pollici, per far posto al gommista francese ed alla nuova misura da 17”, adottata sia dalla produzione di serie che, di riflesso, dalla Superbike. Le conseguenze, oltre ad un lieve aumento del diametro, saranno diversa rigidità, feedback e grip, sia per un fattore dimensionale che per la tecnica costruttiva. Le coperture saranno, come già avviene adesso, di proprietà del fornitore e le squadre dovranno restituirle alla fine di ogni Gran Premio o test.

E’ stata inoltre fissata la misura minima del diametro di appendici aerodinamiche montate sulle carene, che non dovranno avere un raggio inferiore a 2,5 millimetri, mentre il peso minimo delle moto passerà dagli attuali 153 a 157 kg.

Il 2016 sarà anche l’anno della tanto discussa centralina unica. Realizzata da Magneti Marelli, verrà impiegata da tutte le squadre, le quali utilizzeranno anche lo stesso software di gestione in dotazione alle moto open 2015, il cui sviluppo è congelato dal I° Luglio scorso.

I team avranno a disposizione tutti il medesimo numero di canali della centralina, tranne uno, che potrà essere usato per un sensore a scelta tra quelli non implementati di default, lasciando così ancora una seppur minima libertà alle squadre.

Ultima, ma non meno importante macro-differenza tra il regolamento 2015 e 2016 è quella che riguarda le moto in sé. Non ci saranno infatti più configurazioni factory o open, ma una unica classe. Le moto del prossimo anno avranno a disposizione 22 litri di carburante7 motori (erano 20 e 5 per le factory, 24 e 12 per le open e 22 e 12 per la Ducati, questo per via dei buoni risultati di inizio stagione della Rossa).

L’obiettivo è quello, ormai atavico, di contenere i costi e favorire l’ingresso di nuovi partner, con quest’ultimo almeno in parte già raggiunto, con la partecipazione di KTM con alcune wild-card, in previsione del rientro nel 2017.

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