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Guzzi 1200 Sport: l’aquila torna a volare

Generalmente quando sento la parola “sport” associata ad una moto, non ci penso un attimo e accetto subito l’invito al test. In più stavolta la curiosità era tanta, perchè da anni non si sentiva parlare di una Guzzi Sport! Ecco allora un’ottima scusa per abbandonare la nebbia che in questi giorni già attanaglia la bassa



Generalmente quando sento la parola “sport” associata ad una moto, non ci penso un attimo e accetto subito l’invito al test.
In più stavolta la curiosità era tanta, perchè da anni non si sentiva parlare di una Guzzi Sport!
Ecco allora un’ottima scusa per abbandonare la nebbia che in questi giorni già attanaglia la bassa pianura milanese, e recarmi sulle soleggiate sponde del lago di Como.
Arrivato a Mandello del Lario mi attendono la conferenza stampa, un giro nella fabbrica e al museo, e infine il test sulle belle stradine locali.
La mia compagna di giochi sarà questa 1200 che sprigiona eleganza e fascino in quantità industriale. La sua indole sportiva è rimarcata dalle soluzioni tecniche solitamente presenti su naked molto più sbarazzine.

Tenete conto che le foto – anche quelle ufficiali – non riescono secondo me, a render giustizia allo stile di questa moto.
Finalmente arriva il mio turno per la prova e appena salito in sella, già faccio le prime scoperte…

Guzzi 1200 Sport presentazione

La sensazione iniziale è quella di stare seduto in poltrona, anche se afferrando il manubrio ci si accorge di essere molto caricati in avanti col busto.
Non si ha però il tempo di preuccuparsene, perchè appena si accende il motore, lo scuotimento laterale tipico di questo bicilindrico regala subito un appagante senso di maestosità.

Mr.Cape Guzzi 1200 Sport

Inserita la prima, si parte con un certo timore reverenziale, dovuto principalmente alla pochissima confidenza che la moto dà nei primi metri.
E’ subito chiaro che bisogna rompere il ghiaccio e darle quel tanto di fiducia in più, cominciando a sfruttarla senza la paura di esagerare.
Infatti così facendo, si comincia a guidare più puliti e “rotondi” in tutte le situazioni.
Prima di arrivare su una strada tutta curve e tornanti, il nostro giro passa tra paesi e tangenziali, dove la Guzzi 1200 Sport si comporta in modo esemplare.
Meglio di uno scooterone per quanto si dimostra agile e sfruttabile nel traffico, ma anche paciosa sport tourer nei tratti rettilinei dove mi porta a spasso facendomi godere il paesaggio.
La strumentazione è fantastica di giorno, ma nelle gallerie manda un po’ insieme la vista a causa del colore rosso troppo acceso e diffuso.

Guzzi 1200 Sport l'aquila torna a volare

Tutto bello fin qui, ma un’attimo…la naked sportiva allora dov’è?
Questa domanda ha trovato risposta non appena abbiamo cominciato a salire sul percorso guidato.

Guzzi 1200 Sport mandello del lario

Incredibile: mi ritrovo a guidare una moto da 1151 cc, con trasmissione a cardano, dal peso a secco di ben 229 kg, con una facilità imbarazzante!
Nei tornanti lenti a gomito, la moto scorre che è un piacere e in uscita di curva a gas aperto, sembra di avere la potenza di un trattore che strappa l’asfalto sotto le ruote.
Potente e gestibile allo stesso tempo, non mi ha mai dato brutte sorprese.
Addirittura in discesa, forzando decisamente l’ingresso in curva, questa Guzzi non ha mai evidenziato la minima difficoltà nonostante i miei ripetuti maltrattamenti.
Anche se devo dire che il freno Wave, non è che mi abbia entusiasmato in quanto a potenza.
La massa da frenare è tanta e i Brembo fanno sempre il loro lavoro, ma un po’ di “mordente” in più non guasterebbe.

Guzzi 1200 Sport colori disponibili

L’assetto morbido agevola il confort, ma tra le curve, soprattutto quelle lente, incentiva l’effetto on/off dell’erogazione, rendendo la moto un po’ più ballerina del necessario.
Per ovviare a questo problema, basta però utilizzare una marcia più alta e tutto diventa più fluido.
Tornando alla base dopo il giro, la considerazione sulla 1200 Sport è questa: si guidava davvero bene e il feeling moto-pilota migliora molto con l’utilizzo rispetto alle prime impressioni.
Invece non ho gradito il fatto che la posizione così carica sull’anteriore si sia dimostrata decisamente affaticante per polsi e braccia, cosa che stona su una moto di questo tipo.
Probabilmente basterebbe variare l’inclinazione del manettone e il problema sparirebbe o comunque sarebbe meno accentuato.

Mr.Cape su Guzzi 1200 Sport mandello del lario

Come dice la cartella stampa, Guzzi 1200 Sport è decisamente una moto da guidare “d’istinto“, fatta per divertirsi.
Ovviamente se avete meno di 30-35 anni, forse avrete un concetto di sport che non è esattamente quello che vuole rappresentare questa moto e il suo marchio.
Infatti 1200 Sport fa’ esattamente quello che ci si aspetta da lei: trasmettere lo spirito sportivo tipico delle “aquile“!
I 12.200 euro per portarsela a casa, non sono pochi, ma direi che tutto sommato li vale.

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