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Stop al Pedaggio dei Passi alpini!

Stop al pedaggio del Passo dello Stelvio e dei passi alpini

Sembra certo che dal prossimo anno la strada per il Passo dello Stelvio sarà a pedaggio. La decisione, fortemente voluta dalla Provincia Autonoma di Bolzano guidata da Luis Durnwalder, sarà resa operativa grazie ad un’intesa di massima già raggiunta con la Provincia di Sondrio e con il Cantone dei Grigioni. Dal prossimo anno quindi per salire sul passo più famoso d’Italia, dove si svolge ad esempio il Motoraduno dello Stelvio, bisognerà pagare!

Per la Provincia Autonoma di Bolzano, – prosegue la nota diffusa dal Coordinamento Italiano Motociclisti – guidata da quel Durnwalder finito agli onori delle cronache nazionali alcuni mesi or sono a causa del suo stipendio risultato pari o superiore a quello di Leader di Governo come ad esempio la Cancelliera tedesca Merkel ed il Presidente USA Barak Obama, si tratta di un vero e proprio obiettivo di larga portata: dopo lo Stelvio dovrebbe toccare a Gardena e Sella, facendo diventare quindi a pagamento il famoso ‘Sellaronda’.

Per Coordinamento Italiano Motociclisti, e crediamo per tutti i motociclisti, si tratta di una scelta sbagliata ed inaccettabile. Ritrovarsi in un Paese dove ogni Ente Locale può arrogarsi il diritto di sottoporre a gabelle gli utenti della strada avrà inoltre ricadute negative dal punto di vista economico e turistico. Il Motoraduno dello Stelvio, oltre allo scopo prettamente motociclistico, facilita la conoscenza del territorio e promuove anche le peculiarità della Valle.

Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012
Motoraduno Stelvio International Metzeler 2012

A parere del Coordinamento Italiano Motociclisti, inoltre, le imposizioni a carico degli automobilisti e motociclisti, introitate da Stato ed Enti Locali italiani (accise ed Iva sui carburanti, imposta sulle assicurazioni, tassa di proprietà etc.), hanno già raggiunto un livello insopportabile, che di fatto sta provocando il crollo del mercato delle immatricolazioni di auto e moto, con gravi ricadute in ambito produttivo ed occupazionale. Cosa fare quindi?

Il Coordinamento Italiano Motociclisti ha quindi proposto una petizione on line ed ha annunciato l’intenzione di organizzare una manifestazione di protesta da realizzarsi a settembre 2012. Modalità e dettagli di questa manifestazione, ancora in corso di definizione da parte del Coordinamento, verranno comunicati successivamente, e per questo il CIM invita tutti gli utenti delle due ruote a rimanere in contatto tramite Facebook, Twitter o direttamente sul sito Coordinamento Italiano Motociclisti

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