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Special d’autore: H-D Dyna Bullet by Roland Sands

Dopo lo Street Glide recensito alcuni mesi fa, un’altra Harley-Davidson di Roland Sands. È un Dyna H-D la special d’autore di questa settimana, rubrica dedicata a tutte quelle moto customizzate realizzate da preparatori fama mondiale.


Un customizer come Roland Sands è abituato a passare con disinvoltura dalle moto americane a quelle giapponesi senza tralasciare quelle tedesche ed europee in genere, così come riesce a dedicarsi a opere di diversi stili. Questa volta l’ex pilota di Los Alamitos si dedica a una preparazione su base Dyna Street Bob.

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La prima preoccupazione del team RSD è quella che riguarda le prestazioni: la moto deve andar bene e forte come il suo look lascia intuire. SI tratta infatti di una customizzazione che si ispira al “club style” californiano.

Per chi non lo sapesse è quello che oggi tutti chiamano impropriamente “stile Sons of Anarchy”, anche se esiste da ben più tempo della nota serie TV. La maggior parte delle moto dei protagonisti è infatti dotata di modifiche come alti T-bar e cupolini di varia foggia, una moda come detto lanciata ben prima dai vari MC 1% americani, che necessitano prima di tutto di moto potenti e veloci ma snelle e con freni e ciclistiche adatte alle prestazioni, con cui fare tante chilometri.

In particolare questo “Dyna Bullet” si ispira agli FXR degli anni Ottanta, moto nate ben prima della famiglia Dyna, introdotta sul mercato nel 1991, di cui appunto la FXR è l’antenata. L’ispirazione a questo modello si nota da alcuni dettagli come i fianchetti, che ricordano quelli montati sui Super Glide di una volta

Lo Street Bob viene rivisto in molti dettagli, a partire dallo spostamento della batteria, che rende la linea più snella nella parte centrale. La carrozzeria viene totalmente riprogettata ed è realizzata in alluminio.

Il codino viene rivestito da uno strato di neoprene che funge da sella e vengono eliminati i supporti del parafango, sostituito dal codino stesso. Anche il paramotore fa parte del “kit”, mentre il serbatoio peanut è derivato da quello offerto nel Vintage kit RSD dedicato ai Softail, modificato per accogliere il trave superiore del telaio Dyna.

All’avantreno la forcella da 49 mm alloggia un cupolino Gauntlet di Memphis Shades, che contribuisce al look “outlaw”, mentre il manubrio, dotato di manopole Traction, è alloggiato su risers dal design inedito. Il resto della ciclistica è quasi tutta proveniente dal catalogo RSD, a partire dai cerchi Raid da 19” e 17” con dischi freno flottanti RSD coordinati, dotati di pinze a PM a 4 pistoncini e pneumatici radiali Dunlop Sportmax 120/70 e 190/55.

Pregevoli come sempre le finiture, che accostano diverse soluzioni estetiche come l’alluminio anodizzato, il carbonio e il nero opaco. Il motore è un altro pezzo forte e viene fornito da Eric Bennett di Bennett’s Performance: si tratta di un’unità S&S da 98 mm di alesaggio per 114 mm di corsa, per una cilindrata totale di 1720 cc, dunque poco più dell’attuale Twin Cam 103.

In compenso è dotata di camme 585 e altri pezzi speciali, tra cui anche i coperchi alettati Nostalgia di motore e trasmissione, filtro aria e scarico due in uno RSD Slant, frizione idraulica, trasmissione primaria a secco e finale a catena. Sviluppa oltre 120 CV e più di 162 Nm di coppia, quando il Twin Cam 103 si ferma a 76 CV e 132 Nm, mentre il TC 96 di cui era equipaggiato in origine lo Street Bob si ferma a circa 74 CV e 124 Nm.

Con questa moto Roland Sands parteciperà al prossimo Hot Bike Invitational Bike Build-off, in programma dal 16 al 22 agosto a Joplin, Missouri. Nel frattempo scatena i cavalli del Dyna Bullet sulle strade di Orange County.

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