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Ducati delocalizza in Thailandia, i sindacati chiedono garanzie

Ducati Motor Holding apre un nuovo stabilimento in Thailandia, con lo scopo di delocalizzare la fase finale della produzione dei mezzi dedicati al mercato asiatico, in modo da aggirare i dazi. I sindacati, giustamente, chiedono lumi e garanzie sui programmi futuri dell’azienda, con la paura di una perdita di produzione a Bologna, in favore dell’asia.


Ducati Motor Holding apre un nuovo stabilimento in Thailandia, con lo scopo di delocalizzare la fase finale della produzione dei mezzi dedicati al mercato asiatico, in modo da aggirare i dazi. I sindacati, giustamente, chiedono lumi e garanzie sui programmi futuri dell’azienda, con la paura di una perdita di produzione a Bologna, in favore dell’asia.

Giancarlo Muzzarelli, assessore regionale alle attività produttive, interviene rassicurando sindacati e lavoratori; Ducati non ridurrà la propria attività nello stabilimento principale, come confermato anche dell’ AD Gabriele Del Torchio, intervenuto nella riunione di ieri presso gli uffici di Viale Aldo Moro.Conclude poi l’assessore: “è stato confermato l’impegno ad andare avanti con il nuovo stabilimento di fronte ai cambiamenti del mercato, si è affrontato con concretezza e realismo la situazione”.

Così i sindacati prendono la palla al balzo e pretendono garanzie, con un chiaro e preciso accordo che espliciti la volontà di contenere tutte le fasi del ciclo produttivo a Bologna. L’incontro decisivo avverrà a gennaio, quando un’assemblea con i lavoratori spiegherà per filo e per segno il progetto thailandese. Muzzerelli rassicura: “Bologna farà quello che fa oggi”.

via | Repubblica

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