Home RSV4 R: un po’ di chiarezza sullo Stop dei test deciso da Aprilia

RSV4 R: un po’ di chiarezza sullo Stop dei test deciso da Aprilia

Dopo qualche notizia più o meno corretta apparsa nelle ultime ore su alcuni siti e divulgata con un po’ di superficialità cerchiamo riassumere nel modo più completo possibile quanto accaduto su alcune Aprilia RSV 4 R di pre-serie, assemblate in anticipo sulla produzione per essere utilizzate dai giornalisti nel test programmato al Mugello. Abbiamo infatti


Dopo qualche notizia più o meno corretta apparsa nelle ultime ore su alcuni siti e divulgata con un po’ di superficialità cerchiamo riassumere nel modo più completo possibile quanto accaduto su alcune Aprilia RSV 4 R di pre-serie, assemblate in anticipo sulla produzione per essere utilizzate dai giornalisti nel test programmato al Mugello. Abbiamo infatti cercato di approfondire l’accaduto, intervistando sul posto i responsabili tecnici ed i progettisti oltre a realizzare una piccola indagine su quanto accaduto cercando di rendendovi partecipi delle nostre sensazioni e delle emotività percepite.

Purtroppo per una serie di sfortunate coincidenze le nostra bramata presentazione sembra sfumata: eravamo li, su uno dei circuiti più belli al mondo, con una delle moto più belle e gustose da guidare in pista, quando la decisione da parte del management Aprilia di fermare e rimandare di qualche settimana la presentazione è arrivata come una doccia fredda.

Ovviamente più che per il nostro umore e il nostro piacere nello scendere in pista così prematuramente sfumato, siamo dispiaciuti per l’innegabile danno economico e soprattutto per il grande lavoro dello staff Aprilia in parte andato perso. Progettisti, meccanici, ingegneri e addetti alla comunicazione erano forse più increduli di noi, per qualcosa che seppur possibile lascia inevitabilmente un enorme rammarico, rendendoci inevitabilmente partecipi e al contempo impotenti.

Partiamo dall’inizio, dopo l’attesissima RSV4 Factory che ci ha letteralmente stregati e fatto girare la testa sia durante il primo contatto sul circuito di Misano e sia nei successivi test di confronto dove brillava facilmente per rendimento in pista, in molti attendevamo il test della versione più economica e meno esoterica della bellissima V4. La versione R si distingue per pochi particolari dalla bellissima Factory, tra questi: i coperchi carter motore, il carbonio delle sovrastrutture le sospensioni ed i cornetti di aspirazione il resto è uguale.

Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista
Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Quindi stesso piacere di guida, e soprattutto stesso bilanciamento dinamico che è da sempre il punto di forza di questa moto. Un presentazione di tre giorni al Mugello per questa moto, con i giornalisti divisi in gruppi, la presentazione è stata comunicata un po’ last minute poiché Aprilia non poteva pianificare con troppo anticipo la disponibilità dei primi esemplari realizzati di PRE-SERIE proprio per questo lancio. Gli esemplari di produzione standard destinati alla vendita infatti non sarebbero stati pronti prima di metà novembre quindi indisponibili per la data del test.

Proprio su questa partita di motori pre-serie è stata installata una partita di bielle non conformi in quanto a caratteristiche costruttive di progetto. Le bielle vengono acquistate esternamente da Aprilia da un fornitore italiano in lotti separati, il lotto con alcuni pezzi incriminati purtroppo era proprio quello destinato alle moto di pre-serie destinate alla presentazione. Il risultato è stato piuttosto evidente poiché nella prima giornata di test 5 delle 30 moto destinate al lancio hanno presentato la rottura di una biella.

Un rapido monitoraggio dei propulsori, lo smontaggio degli stessi e verifiche radiografiche e metallurgiche effettuate in grande fretta sulle bielle in questione ha permesso di risalire rapidamente al problema e di isolare il lotto incriminato grazie anche alle nuove metodologie di progettazione che assegnano un codice sia ai singoli componenti risalendo così al lotto del fornitore e al motore su cui sono stati installati.

Il lotto in questione ha quindi interessato le uniche 30 moto di pre-serie portate in pista al Mugello, ma una volta capito il problema e per evitare problemi di sorta, preservando in primo luogo l’incolumità dei giornalisti su un circuito veloce come il Mugello, l’Aprilia ha preso la difficile decisione di sospendere il test dopo solo un giorno di prove, lasciando così fuori i giornalisti qui teoricamente impegnati durante il secondo ed il terzo giorno. Va detto a tal proposito che nessuno dei 5 motori con problemi alla biella ha causato cadute ai giornalisti che le guidavano e che tutti gli altri esemplari utilizzati tutto il giorno non hanno dato il minimo accenno di problema.

Inoltre il nostro rammarico è stato amplificato dai racconti dei colleghi del primo giorno che, all’unanimità, si sono detti estremamente entusiasti delle performance dinamiche e ciclistiche che la nuova RSV ha messo in mostra sul circuito toscano. Proprio i racconti dei colleghi più fortunati infatti non hanno fatto altro che soffiare sul fuoco delle attese nei confronti di questa moto, accese prima dalla versione e poi dalle ottime performance evidenziate dalla RSV4R già al suo debutto nella combattutissimo campionato del mondiale superstock.

Ma lo stop deciso da Aprilia sull’utilizzo da parte nostra di questo piccolo lotto di moto ci ha comunque impedito (ma solo per il momento…) di potervi descrivere e raccontare al meglio gli aspetti dinamici di questa nuova moto. Non è una novità che nei settori industriali si verifichino casi come questo, spesso infatti si verificano delle inconformità delle caratteristiche di progetto su piccoli lotti realizzati da un fornitore esterno, seppure italiano. In questo caso per una sorta di cattivo allineamento astrale tale problema (che poteva essere facilmente contenuto in condizioni normali) ha generato le conseguenze più ampie e negative possibili.

Numerosi richiami sono stati ultimamente effettuati da numerose aziende sia su scooter che su moto delle produzioni più varie e su lotti spesso anche molto estesi. Raramente però tale circostanza aveva finora interessato un lotto destinato ad una presentazione, quindi per quanto addolorati dal mancato test, in fondo meglio “a noi” in un test di pre-serie che agli utenti finali che attendevano l’acquisto magari con qualche ed inevitabile sacrificio economico. A tutela dei futuri possessori inoltre qualche buona garanzia, poiché non solo le prima moto destinate alla vendita verranno terminate durante il mese novembre e quei lotti di bielle non sono assolutamente interessati dal richiamo, ma a maggiore garanzia sembra che proprio noi giornalisti “ci offriremo…” di nuovo a verifica della cosa, poiché il test di presentazione è stato solo posticipato e verrà effettuato non più con questo lotto di pre-serie ma proprio con le moto di normale produzione destinate alla vendita non appena queste saranno pronte.

Nonostante i controlli metallografici già partiti sulle bielle dei modelli di pre-serie ed un lavoro di concerto con il fornitore in questione per isolare assolutamente eventuali “pezzi” fuori standard , Aprilia effettuerà comunque degli ulteriori controlli a campione per accertare pienamente l’isolamento del piccolo lotto incriminato. Nulla di grave quindi se non il posticipo del racconto in anteprima del comportamento della moto e qualche cruccio in più per i comunque fortunati giornalisti chiamati a presenziare all’evento, non nascondo ovviamente che dopo aver letto le facce e ascoltato i racconti dei colleghi del primo giorno se fosse dipeso da noi saremmo comunque saltati volentieri in sella a quelle belle RSV4.

Ma anche stavolta fortunatamente ha vinto il buon senso con buona pace dei più integralisti e con un inevitabile e imprevisto dispendio economico e di energie da parte di Aprilia, con la quale non possiamo che essere solidali per gli imprevisti e oggettivamente sfortunati accadimenti. Va ricordato infatti che il propulsore è esattamente identico a quello della RSV4 Factory salvo per il coperchio laterale del carter motore che sulla R non è in magnesio e per i cornetti di aspirazione che non presentano il dispositivo di lunghezza variabile. Il resto del motore è infatti del tutto identico tra le due moto, dai condotti di aspirazione alle test al gruppo pistoni bielle albero motore.

Questo conferma l’anomalia di questo lotto da parte del fornitore, poiché oltre 1.700 RSV4 Factory utilizzando le stesse identiche bielle sono già state consegnate, il tutto con grande soddisfazione dei relativi proprietari e senza che problemi simili si siano mai presentati su alcun esemplare, neanche su quelli utilizzati nelle gare o per lunghi ed estenuati test in pista da parte dei collaudatori. A tal proposito in mancanza di un comunicato ufficiale in merito ai motori abbiamo cercato di scavare tra le informazioni disponibili parlando con tecnici e responsabili produzione e qualche meccanico che di solito sono quelli che parlano meno ma anche i meglio informati.

Abbiamo così scoperto che le circa 30 moto (anzi qualcuna meno) ma soprattutto i motori a loro destinati sono state assemblati con una certa fretta fuori dalla linea di montaggio di Pontedera realizzata appositamente per questo motore sulla quale vengono assemblati i normali motori di produzione. La linea di montaggio di questi motori è infatti in gran parte automatizzata tramite robot, e l’assemblaggio dei componenti riceve un attento controllo qualitativo proprio sulla linea di assemblaggio. Perciò delle bielle fuori tolleranza come queste non sarebbero potute essere installate sulla normale linea di montaggio.

L’assemblaggio di questi motori destinati alla pre-serie invece è avvenuta fuori linea con modalità totalmente manuale per velocizzare la realizzazione di questi primi esemplari. Qui ci si è concentrati in particolare nei controlli più attenti sui componenti più nuovi e diversi dalla Factory come i condotti di aspirazione, dando forse più per buoni quelli già collaudati e consolidati come il resto dei componenti identici tra le due moto e che mai prima avevano dato problemi come nel caso delle bielle che rimanevano immutate tra i due motori.

Ma proprio perchè “la fortuna è cieca, ma la sfiga, a volte, ci vede benissimo”, la partita fuori standard è andata a finire esattamente su questi propulsori. Restiamo quindi collegati, in attesa che siano pronti i primi esemplari destinati alla vendita, sui quali finalmente potremmo anche noi apprezzare quanto emerso dalla prima giornata di test, mantenendo per questo alto il livello di attenzione su questo modello che numerosi lettori e appassionati attendono da tempo.

Già dalla fine della prossima settimana saranno sfornate dalla fabbrica le prime RSV4 R di normale produzione ed esenti da contaminazioni con il suddetto e sfortunatissimo lotto di bielle. Ergo dovremmo attendere solo poche settimane prima che un nuovo test della “R” sia allestito proprio con queste moto uscite dalla normale catena di montaggio. Un ultimo in bocca al lupo al gruppo Aprilia, marchio italiano che in questo momento di crisi del settore così come in passato si è distinto per la passione e la qualità riposta nei propri prodotti sportivi.

Vi riproponiamo nel frattempo il video Aprilia che mostra la RSV4 R in pista.

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