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1.500 motociclisti in protesta per salvare la Moto Guzzi

Si sono mossi in 1.500 incuranti della pioggia e del maltempo i motociclisti per salvare la Moto Guzzi. Il passaparola su Intenet a favorito l’aggregazione ed in quasi 1.500 centauri provenienti da tutta Europa si sono dati appuntamento in via Parodi 57 a Mandello del Lario, davanti allo storico stabilimento Guzzi, per partecipare alla manifestazione


Si sono mossi in 1.500 incuranti della pioggia e del maltempo i motociclisti per salvare la Moto Guzzi. Il passaparola su Intenet a favorito l’aggregazione ed in quasi 1.500 centauri provenienti da tutta Europa si sono dati appuntamento in via Parodi 57 a Mandello del Lario, davanti allo storico stabilimento Guzzi, per partecipare alla manifestazione “Moto di Protesta” organizzata dai sindacati e dallo stesso comune di Mandello.

“Non chiuderemo lo stabilimento di Mandello del Lario – dichiarò due giorni fa Roberto Colaninno, presidente e amministratore delegato del Gruppo Piaggio – ma faremo importanti investimenti di ristrutturazione sia industriale sia tecnologica, nel senso di nuovi modelli e di nuove linee di prodotto ai quali stiamo lavorando.”

Di diversa opinione invece i rappresentanti dei lavoratori travolti dalla crisi dell’Aquila. “La proprietà sta di fatto tentando di svuotare la fabbrica – dice Mario Venini (FIOM CGIL) – accentrando gli uffici della progettazione in altri siti del gruppo Piaggio come Noale (Venezia) e Pontedera (Pisa) e lasciando a Mandello solo la linea di produzione dei motori e l’assemblaggio; così il Marchio dell’Aquila rischia seriamente di perdere la propria identità, senza contare che circa un terzo dei 150 dipendenti rischia il posto di lavoro.”

Sulla stessa linea anche il sindaco di Mandello del Lario, Riccardo Mariani: “Il comune sostiene con forza le istanze dei sindacati. Moto Guzzi è radicata sul nostro territorio dal 1921, ed è parte integrante dell’intera comunità: deve restare qui.”

Dopo un breve discorso dei rappresentanti dei lavoratori e del sindaco, – riporta motociclismo.it – i bicilindrici dell’aquila hanno formato un lungo corteo, che ha sfilato nel centro di Lecco. A dimostrazione dell’affetto che Moto Guzzi suscita sulla sponda lecchese del Lario, i passanti e molti degli automobilisti imbottigliati hanno applaudito al passaggio del rombante carosello che ha comunque paralizzato il traffico.

Fondamentale per il futuro di Moto Guzzi l’incontro fissato per martedì 22 settembre a Lecco, quando i dirigenti del gruppo Piaggio incontreranno i sindacati e gli enti locali, per illustrare ai rappresentanti dei lavoratori e alla comunità di Mandello il nuovo piano industriale.

Se volete aggiungervi agli oltre quattromila che hanno firmato la petizione contro la chiusura dello stabilimento collegatevi al sito www.ipetitions.com/petition/noallachiusuradellamotoguzzi/

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