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WSBK al via: 15 domande a Matteo Baiocco

Manca una settimana esatta alla prima tappa del Campionato mondiale Superbike 2009. 32 piloti in gara a rappresentare 7 case costruttrici per un campionato che si preannuncia come uno dei più spettacolari ed equilibrati di tutti i tempi. Tra gli 8 italiani in pista c’è anche Matteo Baiocco, la scorsa stagione in Superstock 1000 con


Manca una settimana esatta alla prima tappa del Campionato mondiale Superbike 2009. 32 piloti in gara a rappresentare 7 case costruttrici per un campionato che si preannuncia come uno dei più spettacolari ed equilibrati di tutti i tempi.

Tra gli 8 italiani in pista c’è anche Matteo Baiocco, la scorsa stagione in Superstock 1000 con il team O Six e quest’anno pronto a stupire in sella alla Kawasaki ZX-10R Ninja della scuderia sammarinese PSG-1 Corse guidata da Pierguido Pagani.

Vi proponiamo una bella intervista fatta dagli amici di Osimobikers al ventiquattrenne marchigiano.

D: Matteo, dopo aver corso e vinto l’europeo supersport, ti sei tuffato, giovanissimo, nel mondiale supersport prima e nella Coppa del mondo superstock 1000 poi, dove hai sfiorato la vittoria nel 2007 in sella ad una moto privata. Ora, con la Kawasaki ZX-10R gestita dal team PSG-1 Corse con il supporto della Kawasaki Europe, affronterai un nuovo e più impegnativo campionato, il mondiale superbike. Pensi che le esperienze maturate nei precedenti campionati possono tornarti utili o dovrai ricominciare da zero?

R: Baiox: “Sicuramente posso dire di avere una buona esperienza, ma trattandosi di un mondiale SBK di altissimo livello, avrò comunque molto da apprendere, soprattutto nelle prime gare dove per me sarà completamente tutto nuovo.”

Matteo Baiocco: gallery Kawasaki PSG-1
Matteo Baiocco: gallery Kawasaki PSG-1
Matteo Baiocco: gallery Kawasaki PSG-1

Matteo Baiocco: gallery Kawasaki PSG-1

D: Nei recenti test di Binetto hai cominciato a lavorare su tutto il pacchetto tecnico, come ti è stato il primo approccio con il nuovo Team e con la ZX-10R in versione SBK?

R: “Il team è stato bravo a farmi sentire subito a mio agio, quindi mi è sembrato tutto più facile. Abbiamo moltissime cose da mettere a punto ma l’approccio è stato esaltante.”

D: Sappiamo che oltre ai Test di Binetto non siete riusciti a fare altri test pre campionato, notoriamente molti importanti per collaudare e ottimizzare tutte le componenti del mezzo e per affiatarsi bene con i tecnici del Team. La cosa ti preoccupa?

R: “Ovviamente arriviamo alla prima gara con pochi km alle spalle, ma proprio per questo dobbiamo lavorare sodo. Ora si guarda solo avanti e non indietro…”

D: Molti dicono che la Kawasaki sia una moto veloce ma “difficile”. Che obiettivi ti sei prefissato in questa prima stagione di SBK?

R: “Il mio obbiettivo è quello di conquistarmi la fiducia di chi lavora con me, sia con i risultati che con il modo di lavorare in pista. É difficile pormi degli obbiettivi adesso… vedremo strada facendo.”

D: E che obiettivi ti sei dato per i prossimi anni?

D: “E’ facile essere banali, io mi auguro di diventare un protagonista in sbk… poi starà a me fare quel qualcosa in più!”

D: Le Marche, nei tempi passati, è stata grande protagonista nella superbike con lo jesino Giancarlo Falappa e l’anconetano Piergiorgio Bontempi che tra l’altro ha corso con la tua stessa marca. Ti pesa questa importante e “romantica” eredità, o pensi la cosa ti possa dare una carica agonistica maggiore?

R: “Nelle Marche siamo abituati bene a talenti, ma proprio Piergiorgio per me rappresenta quel qualcosa in più, lui andava forte con la Kawa e fare quello che ha fatto lui sarebbe bellissimo, quindi sono molto carico per questo.”

D: Da molti anni scendi in pista con il n. 15 di gara. Sappiamo che per molti piloti i numeri individuali hanno un significato particolare, tu cosa ci dici del tuo 15, che utilizzerai anche nel mondiale superbike?

R: “La scelta del numero 15 è arrivata per casualità: alla prima gara dell’Europeo SS del 2002 il n° 5 era occupato (io amavo quello) e quindi per esclusione è arrivato il 15… ed ora ne sono affezionato da anni.”

D: E della “pecora nera”, tua mascotte, cosa ci dici?

R: “Dopo alcuni episodi poco fortunati mi serviva qualcosa per prendermi in giro ma che fosse un po’ arrabbiata, ed un amico l’ha realizzata. Da allora è sempre sul mio casco.”

D: Quale è il tuo più bel ricordo della carriera?

R: “Nel 2003 conquistai il Campionato Europeo Supersport… e piansi molto ma il ricordo indelebile rimane la mia prima vittoria in coppa del mondo a Monza… era pieno di gente e il pubblico nel giro d’onore è stato fantastico.”

D: E il peggiore?

R: “Sicuramente la stagione 2005… dall’inizio alla fine, non andava niente nel verso giusto e d’inverno mi feci male in Spagna al primo test. Anno da dimenticare.”

D: Quali ritieni che sia il tuo pregio maggiore?

R: “La dedizione e la gran passione che nutro per questo sport… l’ho sempre sognato di correre in SBK, ora ci sono e secondo voi mollo?”

D: E il tuo difetto peggiore?

R: “Forse devo migliorare l’aggressività in pista sin dalle prime prove libere del venerdì, ci sto lavorando molto e conoscendo il difetto mi concentrerò per migliorarlo.”

D: Sappiamo che sei anche molto attaccato alla tua città e che hai molti estimatori tra gli osimani. Inoltre spesso e volentieri indossi dei caschi con una grafica dedicata alla tua città. Parlaci un po’ di Osimo….

R: “Io sono nato ad Osimo e ci ho sempre vissuto… il mio tempo libero lo trascorro proprio qui al solito bar, e devo dire che da un po’ di anni i cittadini si sono dimostrati molti più interessati al motociclismo e a me. Li ringrazio e mi auguro di renderli presto orgogliosi.”

D: Sappiamo anche che da 2 anni sei parte attiva, come altri piloti, di un progetto promosso da Danilo Panebianco che aiuta i piccoli bambini ricoverati al reparto di oncoematologia del Salesi di Ancona e che ti sei recato presso il reparto anche per portare alcuni piccoli doni. Ci puoi dire qualcosa su questa esperienza?

R: “Danilo ha realizzato con semplicità una cosa importantissima, ha coinvolto noi piloti e ci ha fatto toccare con mano il problema. E’ stato bellissimo regalare almeno per poco un sorriso a dei bellissimi bambini, e spero di poter tornare da loro presto. Danilo ha raccolto molti fondi per loro… e per questo gli va dato atto di aver fatto una cosa bellissima.”

D: Ti senti di ringraziare qualcuno in particolare per essere entrato, fin da quando correvi con le minimoto, nel mondo delle competizioni?

R: “Da piccolo mi accompagnava ad allenarmi in minimoto mio fratello, però mio babbo è stato sempre dalla nostra parte. Senza di lui all’inizio per me sarebbe stato impossibile….”

D: Matteo, siamo alla fine del’intervista. Sei libero di concluderla come vuoi…..

R: “Ragazzi vi saluto tutti,tra pochi giorni si inizia in Australia… bhè seguitimi, anche attraverso il mio sito web www.matteobaiocco.it !!! E crepi il lupo!”

Grazie 1000 Baiox per il tempo che ci hai gentilmente dedicato e… arrivederci in pista!

via | Osimobikers.it

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