Anche la Case d'Aste sbagliano: Bonhams prende un abbaglio su una Ducati 750
Curiosa e anche abbastanza clamorosa vicenda quella che è “salita a galla” nel mondo delle moto d’epoca e delle Case d’asta: tutto è nato quando sul suo sito web di Bonhams – una delle più prestigiose Case d’aste – è comparsa l’asta di una Ducati 750 ex Spaggiari.
Notizia come tante sulle prime, o meglio un bel “boccone” per i collezionisti, ma è capitato che la voce arrivasse anche alla redazione di Motociclismo d’Epoca, ai quali redattori però la cosa non tornava. Quella moto non era in vendita, cosa della quale erano tanto certi da far decidere di denunciare ufficialmente la cosa ai signori di Bonhams sul numero di dicembre-gennaio.
Denuncia che ha avuto il suo effetto a quanto pare: quella che era descritta nel loro catalogo come quella portata in gara da Spaggiari nella 200 Miglia di Imola 1973 (e proposta a 250-350.000 sterline, cioè 307-368.000 euro, non propriamente pochi…) non è quella del pilota italiano.
“Errore” smascherato quindi, tanto che la famosa Casa d’aste inglese ha dovuto correggere il tiro, anche perchè davanti a delle prove quanto mai inconfutabili da parte dello stesso staff di Motociclismo, che nel mentre aveva dimostrato che Bruno Spaggiari è sempre rimasto in possesso di quella moto.
A quel punto la stessa Bonhams ha quindi smentito se stessa, affermando che “dopo essere andati in stampa con il catalogo ci siamo accorti che non era quella di Spaggiari ma quella di Mick Grant”, un’altra delle tre desmo preparate dalla Ducati per la 200 Miglia del 1973.
Ma il danno ovviamente era ormai infatti, e con lui anche una certa caduta di immagine della Casa d’aste inglese: che uno dei più grandi enti di questo tipo non controlli la realtà prima di stampare un’affermazione così impegnativa è piuttosto clamoroso.
via | Motociclismo (ringraziamo Flone per la segnalazione)