Home Marco Melandri: “sogno di star bene al più presto”

Marco Melandri: “sogno di star bene al più presto”

Superbike 2013: Marco Melandri (BMW Goldbet Team), confessa di avere grossi problemi alla spalla destra.


Mancano solo due settimane al secondo round del Mondiale Superbike 2013 ad Aragon (dove nel frattempo oggi sono iniziati i test) e per Marco Melandri la stagione non può dirsi iniziata anel migliore dei modi. Nonostante il podio in Gara 2 a Phillip Island, il pilota BMW era stato coinvolto nella prima manche in un brutto incidente da Carlos Checa, cadendo proprio sulla spalla destra, quella che, ormai da 10 anni, tormenta a momenti alterni il ravennate, da quando cioè al suo primo anno in MotoGP, cadde proprio sul circuito australiano, fratturandosi la clavicola e infortunandosi seriamente.

Da lì, nonostante la carriera di Marco sia proseguita ad altissimi livelli, una serie infinita di fastidi e problemi che hanno richiesto interventi chirurgici e tanta pazienza, ma che prima di Phillip Island sembravano ormai superati (leggi l’intervista a Marco).

Invece alla prima gara il dolore si è subito fatto sentire e la botta causata dall’incidente con Checa non ha certo migliorato la situazione, costandogli l’ennesima operazione. Ecco cosa ha dichiarato Marco sul suo blog:

“Purtroppo le mie preoccupazioni sulla spalla del pre gara in Australia non erano un salto nel vuoto… Le gare sono andate come sono andate, ma il problema alla spalla una volta in moto era ancora peggiore delle peggiori previsioni.. Poi in gara 1 ci sono caduto sopra e le cose sono andate di male in peggio, o forse sono peggiorate al punto da dire ok, fermiamoci e operiamo per capire cosa è, Quindi magari è stato un bene.”

Marco Melandri BMW Motorrad Goldbet SBK Team 2013
Marco Melandri BMW Motorrad Goldbet SBK Team 2013
Marco Melandri BMW Motorrad Goldbet SBK Team 2013
Marco Melandri BMW Motorrad Goldbet SBK Team 2013

Nella sfortuna, unica nota positiva la lunga pausa tra le gare in Australia e Aragon, che gli stanno permettendo di rimettersi in forma, dopo l’intervento:

“Se poi guardiamo al calendario dove il 10 marzo sarebbe dovuto esserci il GP in India, forse tutto è servito per dare a me e ad i dottori quella sveglia che non potevamo ignorare… Di fatto l’intervento era necessario a questo punto e alla domanda perchè non prima la risposta ad oggi è chiaramente non era possiblile perchè il reale problema era coperto da sintomi di problemi diversi.. A novembre il problema erano tutti i tendini infiammati, e non eravamo sicuri di un eventuale microinstabilità della spalla. E’ servito molto tempo per sfiammarla, poi abbiamo lavorato sodo per dare stabilità e tutto sembrava molto migliorato..”

Il problema sembra essere stato risolto, ma la riabilitazione richiede tempo e sforzi inaspettati:

“In palestra lavoravo quasi normalmente, avevo qualche fitta di dolore strana a volte, pensavamo perchè il muscolo avesse bisogno di riscoprire tutti i movimenti… Invece arrivati in Australia era panico totale… Ogni volta che cambiavo direzione da dx a sx e rilassavo il muscolo da una contrattura avevo un dolore allucinante… Fermo ai box un volta cambiato neanche me ne ricordavo, nulla di nulla… Risonanze ed ecografie non davano nessun segnale strano… Una volta aperta la spalla il problema è stato ben chiaro, l’acromion claveare aveva un artrosi importante, ovvero l’osso anzichè liscio ed omogeneo come una pallina da ping pong era più come una pallina da tennis, sembrava peloso.. C’erano frammenti sparsi un pò ovunque e la specie di peluria aveva creato aderenze varie con tessuti circostanti… Quindi è stata fatta una bella pulizia e limato via circa un cm di osso.. Per fortuna tendini e legamenti erano bellissimi, persino le graffette degli interventi del 2003 erano ancora al loro posto a fare il loro dovere… Onestamente mi aspettavo un recupero rapido, quasi di essere pronto ad allenarmi solo dopo 2 settimane, non è cosi… Per 3 settimane ho continuato a sentire molto dolore all’osso al movimento del braccio, come un bruciore intenso… Sono un pò preoccupato, poi magari tra pochi giorni non sento più dolore e non lo sono più, però dopo tanti mesi che mi sento bene solo a metà speravo di sentirmi completamente bene in poco tempo…”

Ma non è solo la spalla a preoccupare Marco:

“In Australia abbiamo sofferto molto contro le Aprilia, ad Aragon saranno ancora toste in piu la Kawasaki vorrà riscattarsi… Vorrei riuscire a fare un buon test a Jerez perchè abbiamo molte novità. Al reparto ricerca e sviluppo a Monaco di Baviera la Bmw sta lavorando sodo in collaborazione con gli ingegneri del team, sappiamo che dobbiamo chiudere un gap di motore con Aprilia fondamentale ad Aragon in caso di arrivo in volata, e migliorare l’erogazione per la gestione delle gomme.
E’ vero che in gara2 non stavo bene ma gli ultimi giri scivolavo troppo rispetto a loro per provare a vincere anche se fossi stato al top della forma. Avrò l’ennesima visita dal dottor Porcellini dove poi triangoleremo il programma di lavoro con la terapista e il mio preparatore atletico… Sogno di star bene al più presto, perchè dal primo dicembre non ho fatto altro che passare le giornate pensando solo alla spalla, anche in moto purtroppo dovevo guidare pensando cosa avrei potuto fare per sentire meno dolore e non cosa avrei potuto fare sulla moto o cosa cambiare nello stile di guida per essere piu efficace.”

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