Home KTM: il responsabile motori descrive le sue ‘creature’

KTM: il responsabile motori descrive le sue ‘creature’

Interessante intervista rilasciata dal responsabile motori della casa austriaca sulla genesi dei più recenti propulsori KTM.

Anche se in questi ultimi anni abbiamo assistito alla proliferazione dell’elettronica, dei pneumatici ultra aderenti e delle sospensioni attive, il caro vecchio motore termico rimane a tutt’oggi il vero cuore del motociclismo, l’elemento che sta davvero alla base delle emozioni che solo le moto sanno regalare. Forse un giorno i propulsori elettrici la faranno da padrone, ma si può star certi che ancora per diversi anni a venire il tradizionale motore a combustione rimarrà al centro della scena, e nel frattempo continuerà la sua evoluzione tecnologica per diventare sempre più efficiente, più leggero, più durevole, più pulito e anche più silenzioso.

Tra le case che ultimamente hanno mostrato la maggior vitalità su questo fronte va sicuramente annoverata l’austriaca KTM, che negli ultimi anni ha continuato a sfornare nuovi modelli coniugandoli con una continua evoluzione motoristica, una politica che è stata giustamente premiata dagli eccellenti risultati in termini di vendite. Peter Gorbach, responsabile sviluppo motori del costruttore di Mattighofen, ha recentemente parlato dei più recenti propulsori prodotti da KTM in un’interessante intervista rilasciata dal blog ufficiale della casa, che andiamo a riproporre in forma integrale:

Peter, la gamma Super Duke comprende molti modelli diversi. La gente potrebbe essere confusa dalla scelta tra 125, 200, 390 o 690. Cosa consiglieresti?

“Dipende, perché si rivolgono a gruppi di persone diverse. La 125 è ideale per coloro che devono fare la patente o vivono in quei paesi dove non esiste una patente specifica per le moto. La 200 e la 390 ovviamente offrono maggiore potenza, in linea con la cilindrata più grande, e sono altre opzioni per chi volesse andare più veloce. Direi che la 200 è perfetta per coloro che guidano in città e possono raggiungere i 100 km/h. Per distanze leggermente più lunghe sceglierei la 390. E l’ideale per le strade ‘aperte’ e se si ha bisogno di sorpassare gli altri veicoli.”

KTM 390 Duke 2013
KTM 200 Duke 2013
KTM 125 Duke 2013
KTM 1290 Super Duke R

Queste tre moto sono molto simili, ma i loro motori sono chiaramente diversi. Ci puoi parlare un po’ di questo?

“Ci sono due basi. La 125 e 200 condividono la stessa base, ma con una ‘corsa’ diversa. La 390 ha un motore completamente diverso, ma l’architettura è più o meno la stessa delle Dukes di cilindrata più piccola. È più grande: l’albero motore, la frizione e il cambio sono più grandi perché c’è più coppia. Il pistone non è pressofuso, è forgiato, e anche il cilindro è diverso. Da un punto di vista tecnico ci sono alcune cose sul 390 cc che funzionano meglio e sono più costose, e questo è semplicemente dovuto al fatto che la moto ha più potenza. Le testate condividono gli stessi bilancieri a dito, ma valvole e molle sono diverse.”

Quindi è stato più difficile progettare il 390?

“Beh, il motore è simile e quindi i tests sono stati gli stessi, ma con la maggior potenza sono aumentate la difficoltà da un punto di vista ingegneristico: significava dover fare più prove al banco per assicurarsi che tutto funzionasse come deve. Il telaio è lo stesso delle 125 e 200 e lo stesso vale per marmitta ed airbox: questo ci ha creato qualche ulteriore difficoltà ed ha richiesto ulteriori collaudi, ma in generale direi che è stato abbastanza facile raggiungere l’obiettivo.”

La 690 è un concetto di moto completamente diverso, ma c’è forse qualcosa che siete stati in grado di prendere da questa moto per trasferirlo agli altri modelli?

“Non proprio: è un motore completamente diverso e con un grosso cilindro singolo, il che significa un pistone enorme ed un albero motore enorme, e tutto si muove con molta maggior velocità e accelerazione. Il solo pistone in sé è già un’opera d’arte. Si tratta di un motore sofisticato. La distribuzione poi è monoalbero a camme in testa, mentre le moto più piccole hanno la distribuzione bialbero, e questo ha comportato l’utilizzo di valvole dalle dimensioni enormi.”

KTM 390 Duke 2013
KTM 390 Duke 2013
KTM 390 Duke 2013
KTM 390 Duke 2013

La 1290 e anche l’Adventure possono essere considerate due digressioni piuttosto radicali rispetto alle altre Super Dukes …

“Con la 1290 si entra in un mondo completamente diverso. La base del motore ha origine dalla RC8, che aveva uno dei più moderni motori a due cilindri che si potevano vedere in giro. Credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro con il layout perché tutto risulta abbastanza ‘pulito’ e ben organizzato. La capacità e la potenza che siamo riusciti ad ottenere da un solo cilindro sono fantastiche. E’ più o meno lo stesso discorso della 690, solo che invece di raggiungere solo 8000 giri/min quì si sale a oltre 10.000. Per l’Adventure abbiamo dovuto rifare il ‘porting’, la testata, il sistema di aspirazione, camme e il set-up, abbiamo dovuto ricalibrarlo completamente per favorire una guida più comoda. Se si apre il gas l’erogazione è più progressiva, non è aggressiva come con la RC8. Per il 1290 cc abbiamo aumentato il diametro del pistone da 105 a 108mm, ed è stato sorprendente anche per me constatare che il pistone più grande non ha creato grossi problemi. Pensavo ci sarebbe voluto un anno per sviluppare il nuovo pistone, ma il layout del motore era davvero molto buono e ci sono bastate solo due o tre versioni: la base motore era già in grado di trasmettere la coppia e la potenza. E ‘stato un progetto davvero bello perché siamo stati capaci di raggiungere di volta in volta una potenza sempre maggiore.

Pensi che si stia spingendo troppo in là il limite in termini di potenza e velocità?

“In qualità di ingegnere pensi sempre: ‘beh, questo è tutto quello che posso ottenere in termini di potenza, c’è un limite’, ma lavorandoci sopra inizi a pensare: ‘forse potrei cambiare questo, o sostituire quest’altro’ e alla fine ci si ritrova con 20 nuove idee con cui spingere il limite ancora più in là! Penso che sia un processo senza fine e che in futuri ci saranno altre nuove tecnologie. Nel settore moto i motori non sono ancora molto sofisticati: se si guarda al un motore di automobile ci sono molte più cose con cui ‘giocare’, e penso che alcuni di questi aspetti arriveranno presto anche nel campo delle due ruote”.

KTM 200 Duke 2013
KTM 200 Duke 2013
KTM 200 Duke 2013
KTM 200 Duke 2013

Ci puoi fare un esempio?

“Rivestimenti camme, azionamento variabile delle valvole, elementi di combustione diversi … combustione magra. Sono tutte cose che sono in utilizzo nel settore automobilistico da anni, ma che non sono state utilizzate per le moto per il semplice motivo che i nostri motori hanno dei regimi di rotazione molto più elevati e molta più potenza, motivo per cui è più complicato importarle nel mondo delle due ruote.”

Infine, di quali degli attuali modelli KTM sei più orgoglioso?

“Ho iniziato con lo sviluppo dei motori quattro tempi per le moto off-road, quindi il mio preferito è ancora il motore da 350 cc. Io ero il responsabile di quel progetto e lo avevamo basato sul 250, ma c’era un obiettivo molto chiaro fin dall’inizio, cioè creare l’unità più piccola possibile ma che comunque potesse competere con le 450. Alla fine ha funzionato e abbiamo vinto il campionato per tre anni, quindi sono davvero orgoglioso di quel motore.”

KTM 125 Duke 2013
KTM 125 Duke 2013
KTM 125 Duke 2013
KTM 125 Duke 2013

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