Maryam Talaee sfida le leggi del suo Paese a bordo di una classica motocicletta
Maryam Talaee partecipa al FIVA World Motorcycle Rally 2025 con un sidecar BMW alimentato da biocombustibile, promuovendo sostenibilità e diritti.
Biocombustibili, tradizione motociclistica e una battaglia per i diritti delle donne: l’ultima impresa di Maryam Talaee al FIVA World Motorcycle Rally 2025 ha saputo coniugare questi elementi in un messaggio di cambiamento e speranza. Attraversando 400 chilometri tra le meraviglie della Toscana, l’attivista iraniana ha portato avanti la sua causa per la mobilità sostenibile e l’emancipazione femminile, attirando l’attenzione internazionale.
La 44enne motociclista, nota per il suo impegno sociale e ambientale, ha partecipato alla prestigiosa manifestazione con un sidecar BMW d’epoca alimentato esclusivamente da biocombustibile. L’iniziativa, realizzata con il supporto del programma Net Zero di ASI, rappresenta un traguardo storico: è stata infatti la prima volta che un team ha completato l’intero percorso del rally utilizzando carburanti ecologici.
“È una fonte di energia rinnovabile e più sostenibile rispetto ai combustibili fossili. Riduce le emissioni di gas serra e ha un livello di tossicità inferiore”, ha spiegato Talaee, sottolineando i benefici ambientali del biocombustibile. Questa scelta non solo rafforza il legame tra tradizione e innovazione nel mondo dei veicoli d’epoca, ma evidenzia anche come la tecnologia possa contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico.
Il veicolo utilizzato da Talaee è stato gentilmente messo a disposizione dal collezionista italiano Stefano Zuban. Grazie al sidecar BMW, l’attivista ha potuto percorrere un itinerario che ha toccato alcune delle città d’arte più iconiche della Toscana, tra cui Pisa, Firenze e Siena. Il viaggio ha incluso tappe culturali di grande rilievo, come il Museo Piaggio e la Collezione Batilana, dimostrando come la passione per i motori possa essere un mezzo per valorizzare il patrimonio artistico e culturale.
Oltre alla sfida tecnica e logistica, l’impresa di Talaee assume un significato ancora più profondo se si considerano le restrizioni imposte alle donne nel suo paese d’origine. “Sono campionessa su due ruote, ma posso allenarmi solo in circuito. Nel nostro paese non è ben visto che le donne guidino moto su strada”, ha rivelato l’attivista, evidenziando le difficoltà che affronta quotidianamente per portare avanti la sua passione.
La Federazione Internazionale dei Veicoli Storici ha accolto con entusiasmo la modifica del veicolo per l’utilizzo di carburanti ecologici, sottolineando come tradizione e sostenibilità possano convivere armoniosamente. Questa apertura rappresenta un passo avanti significativo per il settore, che sempre più spesso si trova a confrontarsi con le sfide ambientali globali.
Con la sua partecipazione al FIVA World Motorcycle Rally, Maryam Talaee ha dimostrato che la motocicletta può essere molto più di un semplice mezzo di trasporto: può diventare uno strumento di cambiamento sociale e culturale. Il suo messaggio, che unisce mobilità sostenibile, emancipazione femminile e superamento delle barriere culturali, risuona come un esempio di coraggio e determinazione per le donne appassionate di motori in tutto il mondo.
Questa impresa non solo celebra l’eccellenza tecnica e la passione per i veicoli storici, ma rafforza anche l’idea che ogni viaggio può essere un’opportunità per abbattere pregiudizi e costruire un futuro più inclusivo e sostenibile.