Lightfighter V3 RS sfida le sportive tradizionali in pista

La Lightfighter V3 RS è una sportiva elettrica da pista con motore IPM Parker Hannifin, batteria NMC Farasis, sospensioni Ohlins e freni Brembo GP4 RX.

Lightfighter V3 RS sfida le sportive tradizionali in pista
M V
Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 29 set 2025

Nel panorama delle due ruote ad alte prestazioni, l’evoluzione tecnologica non conosce soste e trova oggi una delle sue espressioni più radicali nella Lightfighter V3 RS. Questa moto elettrica nasce per rivoluzionare il concetto di supersportiva da pista, puntando tutto su prestazioni pure, componentistica di livello superiore e, soprattutto, zero emissioni. Un manifesto di innovazione che si rivolge a piloti e appassionati in cerca di emozioni forti, ma con uno sguardo attento alla sostenibilità e alle nuove sfide della mobilità.

La Lightfighter V3 RS si distingue immediatamente per la sua impostazione senza compromessi: ogni dettaglio tecnico è stato pensato per la pista, con l’obiettivo di offrire un’esperienza di guida all’altezza – e in alcuni casi superiore – rispetto alle più blasonate supersportive a motore termico. Il cuore pulsante di questa moto è un sofisticato motore IPM raffreddato a liquido, sviluppato da Parker Hannifin, che si caratterizza per la presenza di un monoblocco con riduzione 2:1. Questa soluzione garantisce accelerazioni mozzafiato in uscita di curva, offrendo una risposta istantanea al comando del gas, uno degli aspetti più apprezzati dai piloti che cercano la massima reattività.

Al servizio del propulsore, troviamo una batteria NMC di ultima generazione, fornita da Farasis Energy. Si tratta di un accumulatore che utilizza celle automotive ad alta densità energetica, abbinato a un avanzato sistema di gestione termica. Questa combinazione consente di mantenere performance costanti anche durante le sessioni più impegnative in pista, riducendo al minimo il rischio di cali di potenza dovuti al surriscaldamento. Un ulteriore punto di forza è rappresentato dai tempi di ricarica: il costruttore dichiara che è possibile ripristinare la carica in circa un’ora, una caratteristica fondamentale per chi intende sfruttare la moto durante intere giornate di track day, minimizzando le pause tra un turno e l’altro.

Dal punto di vista ciclistico, la Lightfighter V3 RS si affida a una struttura mista, che combina un telaio tubolare in acciaio cromoly con un innovativo forcellone monoscocca in fibra di carbonio. Questa soluzione tecnica ottimizza il rapporto tra rigidità e peso, offrendo una base solida per sfruttare al massimo le potenzialità del propulsore elettrico. Le sospensioni sono firmate Ohlins e derivano direttamente dal mondo racing: la forcella FGR 252 e il mono TTX36 garantiscono una tenuta di strada impeccabile, mentre i cerchi forgiati OZ Racing contribuiscono a ridurre le masse non sospese. L’impianto frenante è affidato a componenti di altissimo livello, con pinze Brembo GP4 RX e dischi da 320 mm, per una potenza di arresto sempre all’altezza delle prestazioni offerte.

La dotazione standard prevede pneumatici Pirelli Superbike Slick nelle misure 120/70R17 all’anteriore e 200/60R17 al posteriore, confermando la vocazione esclusivamente pistaiola del mezzo. Le geometrie del telaio sono state studiate per offrire un equilibrio perfetto tra agilità e stabilità: il peso 181 kg, l’interasse di 1435 mm e l’angolo di sterzo di 24,5° con 100 mm di avancorsa posizionano la V3 RS tra le supersportive più moderne, assicurando precisione nei cambi di direzione e sicurezza nei tratti più veloci.

Uno degli aspetti che rendono la Lightfighter V3 RS particolarmente interessante è la sua architettura elettrica. La coppia istantanea, l’assenza di manutenzione legata a componenti come cambio e frizione, e la possibilità di godere di una guida pura – senza distrazioni dovute alla gestione del motore termico – rappresentano vantaggi tangibili per chi cerca prestazioni e semplicità. Tuttavia, restano alcune incognite operative: l’autonomia reale in condizioni di utilizzo intensivo e la necessità di infrastrutture adeguate per la ricarica rapida sono ancora temi caldi, soprattutto per chi pianifica sessioni prolungate in circuito.

Il target di riferimento è ben definito: piloti amatoriali e appassionati di track day che desiderano il massimo della tecnologia e delle prestazioni. La Lightfighter V3 RS rompe con la tradizione delle moto elettriche orientate principalmente alla mobilità urbana o al turismo, aprendo una nuova frontiera nel motorsport a zero emissioni. Non mancano, però, reazioni contrastanti dal mercato: alcuni team vedono in questa moto un’opportunità per ridurre i costi operativi nel lungo periodo, mentre altri sottolineano la necessità di regolamentazioni specifiche e categorie dedicate per valorizzare al meglio queste tecnologie.

Per chi valuta l’acquisto, la qualità costruttiva, la disponibilità di assistenza post-vendita e la possibilità di personalizzare le mappature in base alle esigenze dei diversi circuiti sono elementi decisivi. Sul piano tecnico, la Lightfighter V3 RS offre risposte convincenti, ma restano aperti interrogativi sulla diffusione commerciale e sui costi operativi reali, aspetti che potranno essere chiariti solo con il tempo e l’esperienza diretta in pista.

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