DR Z4S+: Suzuki porta il fuoristrada estremo di serie

La nuova Suzuki DR Z4S 2026 rinnova la DR Z400S con motore 398 cc, telaio twin spar, sospensioni KYB e sistema SIRS per uso urbano e off-road.

DR Z4S+: Suzuki porta il fuoristrada estremo di serie
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Massimiliano Vetrone
Pubblicato il 29 set 2025

Guardare avanti senza dimenticare le proprie radici: è questa la filosofia che sembra guidare Suzuki nella presentazione della nuova DR Z4S, pronta a debuttare nel 2026 come evoluzione moderna della storica DR Z400S. Questa nuova dual-sport, infatti, si propone come ponte ideale tra passato e futuro, conservando l’anima fuoristradistica che ha reso celebre il modello originario, ma integrando soluzioni tecniche e tecnologiche d’avanguardia per soddisfare le esigenze del motociclista contemporaneo.

Il cuore pulsante della DR Z4S resta il monocilindrico, ora evoluto e portato a 398 cc. Questa unità è stata completamente riprogettata non solo per garantire maggiore efficienza e prestazioni, ma anche per rispettare le stringenti normative ambientali odierne. L’adozione di valvole in titanio all’aspirazione e di valvole cave riempite di sodio allo scarico dimostra una ricerca minuziosa dell’ottimizzazione termica, fondamentale per un utilizzo versatile sia su strada che in fuoristrada.

Uno dei punti di svolta più significativi è rappresentato dal nuovo telaio twin spar in acciaio, una scelta progettuale che segna una netta discontinuità rispetto al passato. Questa struttura, grazie alla maggiore rigidità torsionale, offre una precisione di guida superiore anche alle alte velocità, senza sacrificare la leggerezza che resta uno dei tratti distintivi della gamma. A completare il pacchetto ciclistico troviamo le sospensioni KYB completamente regolabili, garanzia di affidabilità e adattabilità sia per l’asfalto cittadino sia per i percorsi sterrati più impegnativi.

Sul fronte della tecnologia, la nuova DR Z4S compie un vero e proprio salto generazionale. Il sistema SIRS (Suzuki Intelligent Ride System) introduce una dotazione elettronica di prim’ordine, con mappe motore selezionabili, controllo di trazione e un ABS disattivabile pensato specificamente per l’off-road. Quest’ultimo dettaglio, sviluppato per garantire la massima sicurezza su strada senza compromettere il controllo su superfici sconnesse, rappresenta un valore aggiunto per chi cerca una moto realmente polivalente.

L’iniezione elettronica ride-by-wire, con corpo farfallato da 42 mm e iniettore a 10 fori, assicura una risposta pronta e precisa in ogni condizione climatica e di guida, segnando un deciso passo avanti rispetto alle generazioni precedenti. L’esperienza di guida risulta così più fluida e gestibile, sia per i neofiti sia per i motociclisti più esperti.

Pensando agli appassionati del fuoristrada più estremo, Suzuki introduce anche la versione DR Z4S+, che di serie offre protezioni per il motore, paramani e salvadischi. Una dotazione che elimina la necessità di ricorrere subito all’aftermarket, permettendo di affrontare i terreni più impegnativi in totale tranquillità fin dal primo utilizzo.

L’ergonomia della DR Z4S è stata studiata per assicurare comfort anche nei lunghi viaggi: manubrio in alluminio, pedane ampie con inserti rimovibili e una sella ridisegnata contribuiscono a rendere la moto adatta a ogni tipo di avventura. Il serbatoio da 8,7 litri rappresenta un equilibrio intelligente tra autonomia e leggerezza, rimanendo fedele alla filosofia della moto.

Dal punto di vista estetico, la nuova DR Z4S richiama il mondo del motocross con linee dinamiche, illuminazione full-LED e un moderno quadro strumenti LCD che visualizza tutte le informazioni essenziali, comprese le modalità del sistema SIRS. Le colorazioni proposte spaziano dal classico giallo-bianco racing a un più sobrio grigio metallizzato, per accontentare sia gli amanti della tradizione sia chi preferisce un look più discreto.

La strategia di Suzuki sembra indirizzata a conquistare un pubblico ampio e trasversale: la DR Z4S è agile in città, divertente in fuoristrada e tecnologicamente avanzata quanto basta per non sfigurare tra le concorrenti. Se da un lato alcuni nostalgici potrebbero rimpiangere la semplicità meccanica della vecchia DR Z400S, l’adeguamento alle normative e alle esigenze moderne appare come un passaggio inevitabile e necessario per garantire la sopravvivenza del mito.

Gli addetti ai lavori sottolineano come la combinazione tra telaio twin spar e sospensioni KYB possa offrire vantaggi concreti rispetto ai modelli rivali, mentre la presenza del sistema SIRS pone solide basi per futuri aggiornamenti, anche in termini di connettività. In attesa di conoscere dettagli ufficiali su prezzi e disponibilità, restano da verificare sul campo l’autonomia reale, la risposta del motore ai bassi regimi e il bilanciamento tra peso e prestazioni che questa nuova interpretazione dell’enduro stradale promette di offrire.

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