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Honda, con la gamma scooter 350 da Roma ad Atessa

Il nostro coast to coast a bordo di SH 350, Forza 350 e ADV350 alla scoperta dell’Abruzzo e della fabbrica di Atessa

Probabilmente solo in pochi sono al corrente del fatto che molti modelli di moto e scooter di Honda vengono costruiti nel nostro (bel) Paese. E per certi versi è anche comprensibile ignorarlo, soprattutto alla luce del fatto che, spesso, molti prodotti tipicamente italiani (non solo appartenenti al mondo dei motori) vengono invece realizzati in tutto o in parte in Cina, in Giappone o in Taiwan.

Ebbene, pensate invece che la Casa giapponese nel lontano 1971 ha visto sorgere ad Atessa, in provincia di Chieti, una fabbrica che lo scorso anno ha celebrato 50 anni di storia e di successi, dove oggi vengono realizzate fino a 600 unità al giorno, assemblate e controllate seguendo degli standard tecnologici, qualitativi e di sicurezza elevatissimi, e dove si contano fino a 900 dipendenti, con un totale lavoratori che arriva fino a 1.200 persone se si considera anche l’indotto generato.

honda scooter atessa

Fabbrica Honda di Atessa: 140.000 mq e tanti scooter prodotti

Lo stabilimento di Atessa, dall’estensione di oltre 140.000 metri quadrati, è un vero e proprio orgoglio italiano nel mondo nonché un importante polo industriale del centro Italia, dove si tocca con mano professionalità, autenticità, creatività e un perfetto sincronismo di complessi meccanismi. E dove attualmente Honda produce tutta la gamma SH, i Forza 125 e 350, la moto entry level CB125F e anche il nuovo e già molto apprezzato ADV350. Dunque, ad Atessa, si realizzano tre scooter molto importanti per il mercato italiano, Honda SH 350, Forza 350 e ADV350, modelli che condividono il motore ma rispondono ad esigenze e a clienti diversi.

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Il coast to coast a bordo degli scooter 350

Tutti e tre i modelli sono realizzati attorno al nuovo monocilindrico Esp+ da 330 cc e circa 30 CV di potenza, ma hanno un’architettura e un pacchetto tecnico che li rendono diversi nello stile, nella guida e nella destinazione d’uso. Noi abbiamo avuto modo di provarli tutti insieme in un suggestivo coast to coast che ci ha portato dalla Capitale fino allo stabilimento abruzzese, tagliando in due il centro Italia e toccando con mano la bellezza della regione Abruzzo e il fascino e la rilevanza storica di tanti paesini che ne fanno parte.

Come vanno gli scooter Honda SH 350, Forza 350 e ADV350 realizzati ad Atessa

Il best seller Honda SH 350 è il più leggero (174 kg con il pieno) e soprattutto il più snello e agile (con ruote da 16”) della gamma. Ed è lo scooter più adatto al contesto urbano. Si muove con disinvoltura nel traffico e ha un ottimo rapporto peso/potenza, così da suggerirne anche un uso extraurbano. Viene proposto di serie con parabrezza e bauletto al prezzo di 5.790 euro.


Se però alla città si alternano con frequenza spostamenti autostradali, gite fuoriporta e passeggiate in montagna, allora probabilmente bisogna necessariamente guardare agli altri due modelli della gamma 350, ossia il Forza 350 o l’ADV350. Il primo monta ruote da 15” davanti e 14” dietro, è dotato della connettività dello smartphone Honda Smartphone Voice Control System, pesa 182 kg con il pieno ed ha un’impostazione di guida sportiva e confortevole allo stesso tempo. Ha un parabrezza regolabile, un baricentro basso, è stabile e comodo in autostrada, preciso tra le curve e comodo da utilizzare anche in coppia. Il prezzo? 6.195 euro.


Il nuovo arrivato, ADV350, ha invece un aspetto più adventure, un’impostazione di guida più alta, un manubrio più largo e può affrontare anche una strada bianca. Monta cerchi da 15” davanti e 14” dietro con pneumatici tubeless semi-tassellati (186 kg con il pieno), offre la connettività Honda Smartphone Voice Control System e il bauletto di serie. Viene proposto a 6.990 euro e può essere considerato probabilmente il più versatile della gamma.

In occasione del road trip che ci ha portato da Roma ad Atessa, abbiamo però anche avuto l’opportunità di chiacchierare con i designer Honda, che fanno capo al reparto R&D Honda di Roma, responsabile anche del design di alcuni dei modelli di maggior successo come CRF1100L Africa Twin, CB650R e X‑ADV.

Due chiacchiere con Maurizio Carbonara, designer di Africa Twin e XADV

“L’Africa Twin è il prodotto che ho avuto la fortuna di seguire dall’inizio, di vivere in mezzo ai clienti, ai giornalisti. È sicuramente il progetto a cui sono più legato. Non è stata una passeggiata, perché l’Africa Twin aveva una eredità pesante e poi bisognava trovare dei compromessi tra la tecnica, i costi di sviluppo, la performance e tanto altro”, ci ha spiegato Maurizio Carbonara.

“Ma devo dire che anche l’XADV è qualcosa che mi ha segnato profondamente. È stato un progetto straordinario, tutto nostro e ha avuto un grande successo. Prima di lavorare su questi modelli ho lavorato su una CBR600 che non è mai arrivata. Era una moto innovativa, molto bella, ma in quel periodo la crisi economica e il crollo della domanda sulle sportive ha fatto morire il progetto.

Ma anche su una grossa naked molto bella ho lavorato ma poi un grosso tzunami ha portato via tutto il lavoro svolto. Tuttavia lavorare su quei progetti, fare molti prototipi, mi ha permesso di formarmi e di crescere professionalmente. Per quanto riguarda l’elettrico bisogna trovare l’equilibrio tra peso delle batterie e autonomia e bisogna raggiungere delle economie di scala per poter fare tutto nel modo migliore. È questione di tempo, ma ci arriveremo tutti anche con le moto, come sta accadendo con le auto”.

Due chiacchiere con Valerio Aiello, designer di tutti gli ultimi concept e della gamma neo Sports Café

“A Roma abbiamo l’unico centro ricerca e sviluppo e design europeo. La collaborazione con il Giappone è totale e molto forte. C’è una grande sinergia nella comunicazione. Il mercato europeo per Honda non pesa tantissimo in termini di numeri, ma sicuramente tanto in termini di stile, immagine e tecnologia”, ci ha raccontato Valerio Aiello.

valerio aiello

“Con il Giappone siamo una grande squadra, non c’è il dualismo che magari si può immaginare da fuori. L’XADV è stato interamente pensato qui a Roma da un’idea di Daniele Lucchesi e quando abbiamo presentato il progetto a Milano c’è stato subito grande entusiasmo da parte di tutti. Negli ultimi anni mi sono dedicato soprattutto ai concept, e ogni anno a Eicma ho portato una concept bike.

L’Interceptor forse è il concept a cui sono più legato. Però ho avuto la fortuna di fare tante moto di produzione, come la Serie Sports Cafè. E ho lavorato anche al restyling del nuovo SH. Insomma, facciamo davvero tanto a conferma di quanto made in Italy ci sia all’interno del marchio Honda”.

 

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