Carlos Checa e Tom Sykes protagonisti tra le leggende di Goodwood
Goodwood Revival 2025: grandi campioni SBK e TT in gara su moto d’epoca. Emozioni, pioggia e storia tra Norton, Matchless e BMW.
Pioggia, passione e un viaggio senza tempo tra motori ruggenti: l’edizione 2025 del Goodwood Revival ha confermato il suo status di evento iconico, attirando oltre 150.000 appassionati pronti a sfidare le intemperie per vivere da vicino la magia delle moto d’epoca. In un’atmosfera sospesa tra nostalgia e adrenalina, la storica pista inglese si è trasformata ancora una volta in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto, dove la storia del motociclismo si è intrecciata con la cultura pop e le emozioni senza tempo.
L’edizione di quest’anno ha voluto rendere omaggio al celebre “Summer of Love”, con allestimenti e colori che richiamavano la San Francisco del 1967. Ma, tra decorazioni psichedeliche e abiti vintage, il cuore pulsante della manifestazione è stato il paddock della Barry Sheene Memorial Trophy. Qui, il rombo delle leggendarie Manx Norton ha riecheggiato tra i box, regalando ai presenti un autentico tuffo nell’epoca d’oro delle corse su due ruote. Accanto a queste icone, hanno sfilato anche le mitiche Matchless G50, le BMW, le Triumph Daytona e le Honda CR450, creando uno schieramento che ha fatto battere il cuore agli appassionati e riportato in vita il fascino senza tempo delle competizioni di un tempo.
Il livello dei piloti in pista ha reso l’evento ancora più speciale. Tra i nomi di spicco, la presenza di due campioni mondiali Superbike ha catalizzato l’attenzione: Carlos Checa, iridato nel 2011, ha affrontato la sfida in sella a una Norton del team Folch-Rusinol Jr, mentre Tom Sykes, campione 2013, ha domato la sua Matchless G50 del team Garbutt. “È un evento unico nel suo genere,” ha dichiarato Checa dopo essere stato costretto al ritiro sabato a causa di problemi tecnici. “Guidare una moto del ’67, più vecchia di me, è un’emozione indescrivibile e un ritorno alle radici del nostro sport.” Parole che raccontano l’essenza del Goodwood Revival: un ponte tra passato e presente, dove ogni curva è intrisa di storia e passione.
A impreziosire ulteriormente la griglia di partenza, non sono mancati i protagonisti del leggendario Tourist Trophy, la corsa che ogni anno infiamma l’Isola di Man. Insieme, i piloti presenti vantavano oltre 100 vittorie complessive sul mitico tracciato, a testimonianza di un livello tecnico e agonistico fuori dal comune. Tra le storie più emozionanti, quella di Ben Birchall, specialista dei sidecar con ben 14 successi al TT, che ha fatto il suo debutto in solitaria dopo un grave incidente in mountain bike. “Non ricordo l’ultima volta che ho corso da solo,” ha confessato Birchall. “La sensazione è completamente diversa, sembra di essere su un’altra pista.” Un racconto che sottolinea la forza di volontà e la passione che animano i protagonisti di questo sport.
Sul fronte agonistico, la competizione a somma di tempi ha regalato emozioni fino all’ultimo giro. La vittoria finale è andata al duo composto da Steve Plater e Glen English su Matchless G50, che hanno saputo imporsi grazie a una guida impeccabile e a una strategia perfetta. Alle loro spalle, Billy McConnell e Tony Perkin hanno dominato la prova del sabato, sfidando la pioggia battente, ma McConnell ha dovuto arrendersi nella seconda manche, lasciando a Perkin il compito di difendere la posizione. A completare il podio, una coppia d’eccezione: l’ex pilota automobilistico Emanuele Pirro, cinque volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, in coppia con Michael Russell, a dimostrazione di quanto il fascino delle moto d’epoca sappia coinvolgere anche i grandi nomi delle quattro ruote.