Ducati 85 Sport: l’elegante roadster che segnò l’avvio della storia

L’eleganza su due ruote, unita a una straordinaria leggerezza e a una progettazione raffinata, trova la sua massima espressione nella Ducati 85 Sport. Questo modello rappresenta un vero e proprio emblema della mobilità italiana degli anni ’50, un’epoca in cui il desiderio di rinascita e modernità si fondeva con la ricerca della praticità quotidiana. Con i suoi soli 60 chilogrammi di peso, la 85 Sport si afferma ancora oggi come uno dei gioielli più ricercati dai collezionisti internazionali, capace di evocare lo spirito di un’Italia in rapida trasformazione.

Il percorso che ha portato alla nascita di questa icona prende avvio nel 1946, un anno cruciale per la Ducati, azienda allora impegnata nella produzione di apparecchiature radio ed elettroniche. Fu in quel contesto che la casa bolognese decise di ampliare i propri orizzonti, dando vita al celebre Cucciolo, un motore ausiliario da 48 cc prodotto su licenza SIATA. Questo piccolo propulsore segnò l’ingresso di Ducati nel mondo delle due ruote, ponendo le basi per una storia fatta di innovazione e successo.

Il passaggio successivo si concretizzò nel 1949, quando la casa presentò la Ducati 60, la sua prima motocicletta completa. Tuttavia, la vera svolta tecnica arrivò nel 1952 con lo sviluppo del motore 98 OHV. Questo propulsore monocilindrico, destinato a equipaggiare numerosi modelli fino al 1967, rappresentò il cuore pulsante di una nuova generazione di motociclette Ducati, tra cui spicca proprio la 85 Sport.

A rendere unica la Ducati 85 Sport è la sua combinazione di soluzioni tecniche semplici ma efficaci: il motore monocilindrico quattro tempi da 84,6 cc raffreddato ad aria, abbinato a un carburatore DellOrto ME15BS, una compressione di 7,5:1 e un cambio a quattro marce. Nonostante la potenza dichiarata di soli 5,5 CV, la leggerezza della struttura consentiva di raggiungere una velocità massima di 76 km/h, prestazione assolutamente adeguata per le esigenze di mobilità quotidiana dell’Italia del dopoguerra.

Rispetto alle versioni più essenziali, come la 85T, o alla variante Bronco destinata al mercato statunitense, la 85 Sport si distingueva per alcune caratteristiche di pregio: il telaio a doppia culla, derivato dai modelli da 125 cc, e il raffinato serbatoio jelly mould (letteralmente “stampo per gelatina”), elemento di design condiviso con la più performante 175 Sport. Questi dettagli conferivano alla motocicletta un carattere sportivo e ricercato, rendendola oggetto di desiderio per gli appassionati di stile e tecnica.

La documentazione fotografica realizzata dal compianto Phil Aynsley, scomparso nel 2023, ha avuto un ruolo fondamentale nel valorizzare questi modelli storici, collocandoli nel più ampio contesto dell’evoluzione motociclistica italiana del XX secolo. Le sue immagini hanno contribuito a preservare la memoria di queste motociclette, permettendo a generazioni di appassionati di apprezzarne la bellezza e l’importanza storica.

Secondo gli esperti del settore, la gamma di motociclette sviluppata a partire dal progetto 98 OHV ha rappresentato una tappa fondamentale per il consolidamento commerciale di Ducati. I collezionisti valutano con estrema attenzione la provenienza, lo stato di conservazione e l’originalità dei componenti, fattori che incidono in modo significativo sul valore di mercato di questi esemplari. La ricerca della perfezione e dell’autenticità è diventata una vera e propria arte, capace di trasformare ogni restauro in una sfida appassionante.

Un aspetto particolarmente critico per chi si dedica al restauro della Ducati 85 Sport riguarda la reperibilità dei ricambi originali, come il carburatore DellOrto ME15BS o specifici elementi della carrozzeria. La loro scarsità può complicare notevolmente il processo di recupero e restauro, rendendo ogni esemplare completo ancora più prezioso agli occhi degli appassionati.

Per gli amanti delle due ruote di oggi, la Ducati 85 Sport rappresenta un affascinante connubio tra storia e fruibilità: leggera, accessibile dal punto di vista meccanico e dotata di un’estetica accattivante, è la compagna ideale per raduni e brevi escursioni domenicali. Naturalmente, occorre tenere conto dei limiti imposti dalle prestazioni e dagli standard di sicurezza dell’epoca, ma proprio questi elementi contribuiscono a rafforzare il suo fascino senza tempo.