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Record di velocità sul miglio lanciato per Zef Eisenberg

182,40 miglia orarie, ovvero 293,54 km/h, su una Suzuki Hayabusa sovralimentata: nuovo primato per il “cacciatore di record” britannico

In sella a una Suzuki Hayabusa sovralimentata, preparata dal suo stesso team MadMax Racing per raggiungere un output di 400 CV, il britannico Zef Eisenberg ha stabilito il nuovo record di velocità per moto sul miglio lanciato, fissandolo a 182,40 mph (293,54 km/h).

Il primato sul miglio lanciato – o “Flying Mile”, particolarmente “sentito” nel mondo anglosassone – è stato fatto registrare lo scorso 6 Aprile a Pendine Sands, un liscissima spiaggia nel sud del Galles che viene spesso utilizzata per questo genere di imprese.

Non si tratta di un record prettamente ‘motociclistico’ ma ‘assoluto’, che migliora il precedente limite di 180,36 mph (290,26 km/h) firmato dall’attore inglese Idris Elba (già eletto uomo più sexy del mondo nel 2018) nel 2015 al volante di una Bentley Continental GT Speed, spinta da un W12 6.0 biturbo da 650 CV. Ad ogni modo, a Eisenberg e alla sua super-pompata Hayabusa è bastato il primo tentativo (come da prassi, sulla base di due run) per oltrepassare quella soglia.

Come documentato dal video pubblicato da MadMax Racing dedicato all’impresa, la gomma posteriore aveva mostrato pesanti segni di cedimento dopo il primo run, motivo per cui la crew l’ha sostituita per la corsa di ritorno assicurandosi così subito il record.

La squadra ha poi deciso di optare per una mescola più dura per migliorarsi ulteriormente, ma sfortunatamente il motore della ‘busa ha alzato “bandiera bianca” poco dopo mentre Eisenberg era arrivato a toccare le 195 miglia orarie (313 km/h), coprendo il pilota di olio motore ma senza impedirgli di rallentare la corsa senza problemi. Tuttavia, inevitabilmente, il danno ha ridotto le speranze di una maggiore velocità.

Tutto ciò è immortalato nel medesimo video, nel quale Eisenberg, pur soddisfatto per aver firmato il nuovo record, non ha potuto che rammaricarsi per non essere riuscito ad alzare ulteriormente la proverbiale “asticella”:

“Ho avuto qualche problema di spinning con la ruota posteriore per circa due miglia, anche noi stavamo usando uno pneumatico da GP: è il meglio che si possa trovare in giro, ma penso che non fosse comunque adatto a sopportare tanta potenza o velocità. E’ per questo che questi record sono così difficili da raggiungere: si arriva davvero al limite dei confini umani e ingegneristici.”

“Stavo viaggiando a 195 miglia orarie quando visiera e tuta sono state investite dagli spruzzi di olio motore, oscurandomi la vista, ho così non sono riuscito a vedere le bandiere del traguardo, ma ovviamente non potevo semplicemente tirare i freni di colpo perché stavo viaggiando ad altissima velocità sulla sabbia. Fortunatamente, sono riuscito a tenere la moto dritta e quindi a fermarla”.

Il team ha comunque annunciato che tornerà presto di nuovo alla carica con l’obiettivo di portare il record a 200 mph (321,87 km/h). Oltre a quello del “miglio lanciato” appena conquistato, Zef Eisenberg detiene inoltre il record per la più alta velocità fatto segnare a Pendine Sands (sia auto che moto) con 201,50 mph (324,28 km/h), che coincide anche con il record mondiale di velocità per moto sulla sabbia.

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