Home Benelli TRK 502 X: la nostra prova

Benelli TRK 502 X: la nostra prova

Maggiormente votata all’off road della sorella crossover da cui deriva, la Benelli TRK 502 X è una adventure piccola nella cilindrata ma grande nei contenuti. Motoblog l’ha provata per voi, su strada e… fuori

Endurone, all-terrain, dual-purpose: chiamatele come preferite, usando l’inglese o i cari vecchi appellativi mutuati dagli anni ’80. Se c’è un segmento in cui negli ultimi anni le case sono particolarmente agguerrite è sicuramente quello delle adventure, delle moto adatte cioè a tutti i tipi di terreno e ad ogni condizione del fondo stradale: una tipologia di due ruote che rappresenta una bella fetta di mercato e che stuzzica l’interesse di molti motociclisti, vuoi perché la moda del momento ha le ruote tassellate, vuoi perché effettivamente la possibilità di non fermarsi quando l’asfalto finisce rappresenta un bel valore aggiunto anche e soprattutto quando si fa mototurismo.

Alte, grosse, votate all’avventura: caratteristiche che piacciono alla clientela e che hanno attirato anche l’attenzione di Benelli, il marchio pesarese oggi di proprietà dei cinesi di Qianjiang Group. Il brand del Leone ha infatti voluto lanciarsi nella mischia delle super-enduro con una proposta alternativa e intelligente, la TRK 502 X: declinazione adventure della crossover TRK 502, questa versione X va a colmare uno spazio lasciato vuoto dalle altre case – le endurone di cilindrata medio/piccola – puntando su un rapporto qualità prezzo praticamente imbattibile. La TRK 502 X è infatti disponibile a 5990 euro f.c., una cifra che rende questa tourer off-road un prodotto davvero molto interessante, guidabile per altro con la patente A2 (sotto i 35 kw).

Benelli TRK 502 X: com’è fatta?

Il DNA, ovviamente, è quello della sorella TRK 502 “standard” da cui eredita gran parte della componentistica, a partire dal telaio a traliccio con piastre in acciaio. Lo stesso discorso vale per il caratteristico forcellone posteriore e per le sovrastrutture, il cui design strizza l’occhiolino alle senatrici del segmento con uno stile aggressivo e moderno. Anche le dimensioni sono da “grande”: lunga 220 mm e con un altezza della sella di 850 mm, questa Benelli ferma l’ago della bilancia a 235 kg in ordine di marcia. A guardarla, insomma, non sembra proprio di essere davanti a una moto equipaggiata con un propulsore da appena mezzo litro di cilindrata.

Già, il motore: anche in questo caso siamo di fronte al medesimo bicilindrico parallelo già visto sul Leoncino, un’unità motrice accreditata di 46,7 cv a 8.500 giri. Dotato di distribuzione a doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, questo parallel twin eroga 46 Nm di coppia massima al regime di 6000 giri/min.

Le differenze principali con la moto da cui deriva così strettamente stanno soprattutto nell’equipaggiamento, in una serie di accorgimenti volti a rendere la TRK 502 X una moto davvero adatta a ogni fondo stradale. Sono molte le modifiche che gli ingegneri del brand pesarese hanno apportato per dare a questa Benelli un carattere da vera adventure: su tutte spicca la ruota anteriore da 19 pollici, abbinata a una forcella regolabile da 50 mm ad escursione maggiorata. Il mono-ammortizzatore posteriore, invece, guadagna la possibilità di personalizzarne la taratura in compressione, estensione e precarico: regolazioni che si possono effettuare con grande facilità attraverso uno sportellino posto proprio sotto la sella.

Il risultato è un assetto rialzato, ottimo quando si tratta di lasciare l’asfalto ma un po’ problematico per gli utenti alti meno di 1,75: per loro Benelli offre in optional una sella ribassata di 30 mm. Anche lo scarico rialzato, che per altro sprigiona un sound davvero niente male – credeteci, è sorprendente! – fa parte di questo pacchetto di upgrade mirati ad accentuare le caratteristiche all-terrain della TRK.

I “ritocchi” in chiave fuoristradistica hanno interessato anche l’impianto frenante: i dischi, doppi davanti e singolo dietro, sono sempre da 320 e 260 mm, ma adottano ora un disegno a margherita; all’avantreno le pinze a due pistoncini diventano qui ad attacco tradizionale. L’ABS è presente e disinseribile al posteriore: basta schiacciare un piccolo tasto al manubrio e anche sullo sterrato non avrete problemi causati da interventi dell’elettronica troppo invadenti per questo tipo di guida.

Gli pneumatici Metzeler Tourance di primo equipaggiamento sono davvero un ottimo compromesso sia per la guida su strada che negli “sconfinamenti” off-road: le misure sono rispettivamente 110/80-19 all’avantreno e 150/70-17 al retrotreno. Da segnalare anche il serbatoio da ben 20 litri, che garantisce un’autonomia davvero notevole soprattutto se si fa attenzione a sfruttare al meglio la curva di coppia del propulsore senza tirargli inutilmente… il collo.

Molto completa, infine, la strumentazione: il cockpit è misto analogico-digitale e fornisce tutte le info necessarie come orario, rapporto inserito, giri, velocità, contachilometri parziale, livello carburante e temperatura motore.

Si sottolinea inoltre la possibilità di caricare i dispositivi elettronici attraverso una presa USB posizionata sul lato sinistro del cupolino: una feature certamente non fondamentale ma che si rivela molto comoda nel caso in cui sia necessario utilizzare un navigatore.

Benelli TRK 502 X: come va?

Ammettetelo: siete ancora scettici. L’idea di un’adventure da 6000 euro non vi convince ancora, e comprendiamo le vostre perplessità: com’è possibile che Benelli sia riuscita a offrire un prodotto di qualità, in questo segmento, a un prezzo così basso? La verità è che la TRK 502 X è davvero una moto ben fatta: ovviamente non si possono pretendere le finiture e gli assemblaggi di mezzi che costano più del doppio, ma l’impressione generale è molto positiva e la qualità percepita assolutamente buona. Considerando l’eccezionale rapporto qualità/prezzo, insomma, non c’è dubbio che sotto questo punto di vista la Benellona si meriti una categorica promozione.

Appena si sale in sella ci si accorge di quanto la TRK-X sia comoda ed equilibrata nelle quote, con un’ottima spaziatura nella triangolazione sella-manubrio-pedane: le dimensioni generose, che per gli under 1.75 possono essere un po’ problematiche in fase di salita, si rivelano ora un punto di forza di questa moto assicurando un comfort degno di modelli più blasonati.

Non appena ci si mette in marcia le sensazioni sono subito molto buone: nonostante la ruota anteriore da 19 pollici – soluzione ottima quando si abbandona l’asfalto – questa X ha perso davvero poco in termini di maneggevolezza rispetto alla TRK 502 “liscia”. Il voluminoso paramotore tubolare può rivelarsi ingombrante quando si guida nel traffico cittadino, ma la protezione che offre è davvero eccellente: l’ambiente urbano non è certo l’habitat ideale per cui è pensata questa moto, ma la Benelli si comporta decisamente bene anche in questo frangente e si riesce ad apprezzare un assetto che aiuta molto tra sampietrini, buche e asfalto sconnesso.

Il propulsore, con i suoi 47 cv perfetti la patente A2, non ha certo nelle prestazioni assolute il suo punto di forza, ma si rivela sufficientemente brioso ed elastico nell’uso quotidiano: è un bicilindrico piccolo ma con un bel carattere, che solo nell’utilizzo in montagna o in coppia farebbe desiderare qualche cavallo in più. Ovviamente, sotto questo aspetto, la notevole mole del mezzo non aiuta di certo: l’ideale è guidare tenendo il motore “a regime” (tra i 4000 e 7000 giri), senza ostinarsi a spingerlo verso la zona rossa ma sfruttando l’ottima rapportatura di un cambio che si mostra preciso e veloce.

L’impianto frenante è modulabile e sufficientemente potente, anche quando si cercano decelerazioni più… energiche: merito anche di un ABS tarato perfettamente, che interviene nella giusta misura e che si può disattivare con un semplice click.

Una caratteristica, questa, che abbiamo apprezzato specialmente in fuoristrada, condizione in cui la TRK 502 X si comporta davvero molto bene: il peso e la mole non le consentono certo di essere agile come le enduro “pure”, ma l’erogazione fluida e l’ottima trazione permettono di districarsi con facilità anche in situazioni piuttosto impegnative. Sì, possiamo dirlo: in off-road questa Benelli ci ha decisamente stupito, e non neghiamo di esserci anche divertiti un bel po’.

Arriviamo infine a un’ultima valutazione, che riguarda l’utilizzo più noioso – ma spesso necessario – che si possa fare di una moto: le tratte autostradali. Nei lunghi trasferimenti a velocità sostenuta la TRK-X non soffre e non fa soffrire, offrendo una buona protezione aerodinamica e vibrazioni contenute.

Che giudizio dare, dunque, a questa adventure piccola nella cilindrata e nel prezzo ma grande nelle ambizioni? Sicuramente molto positivo: è praticamente impossibile trovare sul mercato così tanto a così poco, e anche i piccoli difetti che abbiamo rilevato diventano quisquilie se si pensa alla cifra necessaria per portarsela a casa. Una moto di sostanza, questa TRK 502 X, che grazie a un rapporto qualità/prezzo così favorevole può diventare una cliente scomoda anche per endurone molto più celebri e costose.

PIACE: prezzo, assetto, doti in fuoristrada

NON PIACE: peso, motore un po’ sottodimensionato, qualche finitura migliorabile

Benelli TRK 502 X: la scheda tecnica

MOTORE

Tipo: 500 cc, due cilindri in linea, quattro tempi, raffreddamento a liquido, 4 valvole per cilindro doppio asse a camme in testa DOHC
Alesaggio x corsa: 69 x 66,8mm Potenza massima: 35 KW (47,6 CV) a 8500 giri/min Coppia massima: 46 Nm (4,7 kgm) a 6000 giri/min Rapporto di compressione: 11,5:1 Valvole per cilindro: 4
Lubrificazione: Forzata a carter umido
Alimentazione: Iniezione elettronica con doppio corpo farfallato da 37mm
Impianto di scarico: Con sistema catalizzato e sonda lambda
Omologazione: Euro 4 – CO2 emissions: 87 g/km
Consumi: 3,8 l/100km
Frizione: multidisco in bagno d’olio
Cambio: 6 rapporti
Trasmissione finale: A catena
Impianto elettrico Accensione: ECU – TLI Candela: NGK CR8E Avviamento: Elettrico

CICLISTICA

Telaio: Traliccio in tubi con piastre in acciaio
Sospensione anteriore: Forcella Upside-down con steli da 50 mm
Escursione sospensione anteriore: 145 mm
Sospensione posteriore: Forcellone oscillante con mono centrale regolabile nel precarico molla, freno idraulico estensione e compressione.
Escursione ammortizzatore posteriore: 50 mm
Freno anteriore: Doppio disco da 320 mm con pinza flottante a due pistoncini e ABS
Freno posteriore: Disco singolo da 260 mm con pinza flottante singolo pistoncino e ABS
Tipo cerchio anteriore: Cerchio e mozzo in lega di alluminio con raggi in acciaio
Dimensioni cerchi anteriore: 19” X 3.00”
Tipo cerchio posteriore: Cerchio e mozzo in lega di alluminio con raggi in acciaio
Dimensioni cerchio posteriore: 17” x 4.25”
Pneumatico anteriore: 110/80 – R19 – M/C 59V
Pneumatico posteriore: 150/70 – R17 – M/C 69V

DIMENSIONI

Lunghezza: 220 mm
Larghezza senza specchi: 915 mm
Altezza senza specchi: 1480 mm
Altezza sella pilota: 850 mm
Interasse: 1505 mm
Altezza da terra: 220 mm (senza liquidi di esercizio)
Peso in ordine di marcia: 235 kg
Capacità serbatoio: 20 lt
Riserva: 3 lt

Abbigliamento utilizzato
Casco: Nolan N40-5 GT
Guanti: Alpinestars C-10
Giacca: Apinestars Tech-Touring
Pantaloni: Apinestars Tech-Touring
Stivali: TCX XS Sport

Ultime notizie su Video

Video

Tutto su Video →