Home SBK, Melandri (Ducati) rilancia il mondiale? Ma il favorito è Rea (Kawasaki)

SBK, Melandri (Ducati) rilancia il mondiale? Ma il favorito è Rea (Kawasaki)

Riuscirà Marco Melandri (Ducati) a lottare per la vittoria da subito con il compagno di squadra e con le Kawasaki?

Torna sotto i riflettori la SBK iridata con le due giornate di test ufficiali appena conclusi a Phillip Island e soprattutto con i primi due round del GP d’Australia in programma sabato e domenica prossimi. Torneremo sull’analisi tecnica nella immediata vigilia dell’apertura di questo mondiale che si annuncia ricco di motivi di interesse tecnici e agonistici.

Scopriamo l’acqua calda dicendo che sono i piloti – la loro qualità, il loro livello di competitività, il loro pedigree, il loro carisma in pista e fuori – a determinare il successo o meno di una gara e di un campionato. Il mondiale SBK 2017 – non solo per gli italiani – punta gran parte delle proprie chances di attrattiva sul piano agonistico e su quello mediatico sul rientro di Marco Melandri, pilota ufficiale della Ducati che si gioca l’ultima carta per vincere il mondiale. Non torniamo sui pregi e sui limiti di Marco, pilota di talento ma… “problematico”, chiamato dalla Ducati per tentare l’assalto al titolo insieme al confermato compagno di squadra, il mastino Chaz Davies dominatore della seconda parte della stagione 2016, con la “benedizione” della Dorna impegnata a mettere pepe a un campionato fra luce e ombre, “orfano” da diverse stagioni di un fuoriclasse di grande spessore e traino quale è stato Max Biaggi.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 21:  Jonathan Rea of Great Britain and KAWASAKI RACING TEAM looks on in box during the 2017 World Superbikes Tests In Phillip Island at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 21, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Incapace di trovare per la SBK una identità vincente e una sua autonomia dalla dorata MotoGP (considerata vera portabandiera ed espressione del motociclismo show-business) Dorna gioca la carta del rilancio del mondiale delle cosiddette derivate di serie rilanciando Melandri, inteso come “star” e guastafeste, vero avversario del cannibale e favorito Rea, pilota una spanna sopra gli altri. La domanda è: ha Melandri, oggi 35enne (entrato in SBK nel 2011 con Yamaha, poi con BMW nel 2012 e 2013, quindi con Aprilia nel 2014), assente da due stagioni dalla mischia iridata, la motivazione psicologica, la “spinta” tecnico-agonistica e la “caratura” di immagine adeguate per un compito così arduo? D’altronde i vari Rea, Saykes, Davies & C., pur ottimi piloti, non “tirano”, non riescono a diventare espressione di “culto”, come è stato (ed è) in MotoGP un Valentino Rossi ma anche un Marquez, un Lorenzo ecc.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 21:  Marco Melandri of Italy and ARUBA.IT RACING-DUCATI looks on in box during the 2017 World Superbikes Tests In Phillip Island at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 21, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Non è tutta “colpa” dei piloti della SBK perché il “sistema” del motociclismo show-business – sotto la rigida regia della proprietaria Dorna – si affida quasi esclusivamente alla MotoGP mono-star (Rossi), di fatto dimostrando che, specie con i venti di crisi economica mondiale, non c’è spazio per due campionati iridati allo stesso livello. E’ davvero così? Nel 2017 la SBK si presenta con una griglia non certo sguarnita, con 21 piloti in sella a moto di 6 Marche diverse, anche se non tutte impegnate ufficialmente con lo stesso peso. Il dato numerico è importante ma di per sé non garantisce il successo di un campionato in cerca… d’autore e di piloti capaci di infiammare il cuore dei motards ma anche di attrarre (specie sugli schermi televisivi) il grande pubblico.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 21:  Chaz Davies of Great Britain and ARUBA.IT RACING-DUCATI rounds the bend during the 2017 World Superbikes Tests In Phillip Island at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 21, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Nel 2016 il dominatore Rea (30 anni) e il suo compagno della Kawasali Sykes (32 anni) nonché il duellante ducatista Davies (30 anni), pur pregevoli in pista, non sono riusciti a sbloccare l’impasse (soprattutto mediatico) del Campionato. L’innesto in SBK di un campione della MotoGP quale Hayden (36 anni) ha acceso una scintilla che però non si è trasformata in fiamma anche per i risultati tutto sommato modesti (gap della Honda che potrebbe proseguire anche quest’anno con la nuova moto) e anche perché con passaggi di questo tipo si ha l’impressione che la SBK diventi il “cimitero degli elefanti”, pur blasonati come l’americano già iridato MotoGP.

Insieme ai piloti citati per la lotta del campionato 2017 vanno aggiunti gli ufficiali dell’Aprilia Savadori (24 anni) e Laverty (31 anni), due forti piloti su moto di grande storia e lignaggio (ma a Noale ci credono fino in fondo?) certamente capaci di battersi per il podio in gara e per il titolo finale ma anche loro inadeguati nel ruolo di… “trascinatori” per il salto di qualità oggi utile alla SBK. In sintesi, per tornare a risplendere, la SBK punta – come detto – sul suo pilota più anziano (Melandri), sperando che sia il pilota più giovane (Savadori) in grado di contrastarlo. Sarebbe un gran colpo con due italiani su due Marche italiane di grande prestigio. E’ evidente che i due italiani dovranno vedersela con il binomio della Kawasaki factory, oltre che con l’altro ducatista Davies e con l’altro titolare della Casa di Noale il sempre valido Laverty nonché (forse) con le Yamaha di Lowes (27 anni) e Van Der Mark (25 anni), due tostissimi ma – fin qui – di scarsa affidabilità.

PHILLIP ISLAND, AUSTRALIA - FEBRUARY 20: Chaz Davies of Great Britain and ARUBA.IT RACING-DUCATI looks on in box  during 2017 WorldSBK pre-season testing at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 20, 2017 in Phillip Island, Australia.  (Photo by Mirco Lazzari gp/Getty Images)

Altri piloti sono in grado di mettere a segno exploit in ogni gara, specie sul bagnato ecc., ma con poche possibilità di entrare nella lotta per il titolo. Ci riferiamo a Camier (31 anni) sulla MV Agusta, al compagno di squadra di Hayden sulla Honda, Bradl (29 anni), a Fores (32 anni) su Ducati, ai nostri seniores De Angelis (33 anni) su Bmw e Badovini (31 anni) su Kawa, a Mercado (24 anni) su Aprilia-Ioda, e soprattutto a Reiterberger (24 anni) e a Torres (30 anni) sulle Bmw-Althea. In definitiva, una griglia con 10 piloti oltre i 30 anni, con 5 piloti da 27 a 30 anni, con 5 piloti sotto i 26 anni, con 2 piloti sui 24 anni e nessun pilota sotto. Lasciamo ai nostri lettori la conclusione.

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