Suzuki Inazuma 250: la nostra prova su strada
La nostra prova su strada della Suzuki Inazuma 250, piccola naked bicilidrica della casa di Hamamatsu: info, immagini, impressioni e scheda tecnica.
Suzuki presenta la versione definitiva della nuova Inazuma 250, una moto chiaramente progettata e realizzata per adattarsi all’attuale situazione del mercato motociclistico e, più in generale, al balbettante scenario economico globale. Il modello era stato inizialmente presentato al NEC di Birmingham quasi un anno fa, facendo poi la sua prima apparizione sul suolo italiano in occasione del Motodays 2012 dello scorso Marzo, ed oggi è finalmente pronto ad invadere il mercato europeo ed italiano, con quest’ultimo che riceverà ben 1000 esemplari sui 3000 destinati al vecchio continente per il primo anno.
Affidabilità e contenimento dei costi sono quindi i cardini su cui la casa giapponese ha basato l’intero progetto, senza ovviamente trascurare aspetti comunque essenziali quali design, funzionalità, emissioni, facilità di guida e qualità delle finiture. Il motore è un bicilindrico fronte-marcia da 248 cc bialbero raffreddato a liquido ed abbinato ad un cambio 6 marce, in grado di sviluppare 25 CV e 22 Nm di coppia massima. Il telaio è un doppia culla in acciaio, i freni a disco singolo sia davanti (290 mm) che dietro (240 mm), i cerchi da 17″ in lega di alluminio, la strumentazione è ampia e moderna e lo scarico è cromato a doppia marmitta.
Con queste caratteristiche, un peso a secco di 172 kg (182 kg in ordine di marcia) e un’estetica chiaramente ispirata dalla ‘sorellona’ B-King, la Suzuki Inazuma 250 si propone volutamente come un mezzo atipico, dal difficile posizionamento sul mercato anche in luce della mancanza di un vero e proprio segmento di riferimento, e quindi di un concorrente diretto. Come precedentemente annunciato, la Suzuki Inazuma 250 sarà in vendita a partire da 3.990 € franco concessionario nella sua configurazione ‘standard’, mentre la versione ‘Plus’ (con cavalletto centrale e bauletto da 26 litri) sarà disponibile a 4.290 €.
Design
Come gia accennato, il design della Inazuma 250 è intenzionalmente ispirato a quello della Suzuki B-King GSX 1300 – potente naked della casa naked nipponica oggi non più a listino – anche se ovviamente molto più compatto (lunghezza 2145 mm; interasse 1430 mm) e senza gli esagerati scarichi sotto-coda della impressionante progenitrice. I richiami estetici tra i due modelli sono innumerevoli (faro incassato, frecce integrate nei fianchi, ruote a 3 razze etc.), ma nel complesso la Inazuma 250 si presenta con delle linee comprensibilmente molto più slanciate, che mirano a sottolinearne il dinamismo ed il peso contenuto.
Il motore è stato progettato per dare anche all’occhio la sua parte – da cui la cura nel design della testata e dei cilindri – mentre il doppio scarico completamente cromato – dal sapore un pò ‘vintage‘ – si propone immediatamente quale uno dei tratti più distintivi del modello. La scelta dei due terminali conferisce senza dubbio più personalità alla Inazuma – specialmente se osservata ‘da dietro’ – ed è stata giustificata da Suzuki adducendo motivi di carattere non solo estetico, per un maggior bilanciamento delle forme oltre che della moto stessa.
Anche il cupolino con faro incassato è piuttosto caratteristico, essenziale e filante, mentre gli indicatori di direzione anteriori sono integrati nei convongliatori laterali. Gli specchietti hanno un design esclusivo per questo modello, e poggiano su dei semi-manubri forgiati. Particolare la scelta delle fiancatine laterali color alluminio, che danno continuità cromatica ai diversi elementi ‘esposti’ della Inazuma (oltre agli scarichi, ad esempio, i tubi cromati del radiatore, o il maniglione posteriore per il passeggero). La lunga e spaziosa sella bi-posto (altezza 780 mm) integrata nella coda appuntita garantisce buona comodità a pilota e passeggero, e sovrasta la grande luce posteriore a doppia lente trasparente. Non ci convincono appieno invece i due parafanghi – specialmente quello anteriore – forse un po troppo ‘generosi’ per questo modello.
Uno dei punti forti della Inazuma 250 è senza dubbio la strumentazione, a cui i progettisti giapponesi hanno prestato particolare attenzione: pur integrandosi perfettamente all’interno del cupolino, la strumentazione fornisce in modo visibile e chiaro tutte le funzioni necessarie alla guida, incluso l’indicatore della marcia inserita che risulterà sicuramente utile per i neofiti. Un grande display LCD è posizionato a destra del contagiri e fornisce le indicazioni di base (conta-chilometri totale e parziale doppio, carburante, odometro, indicatore, intervalli di manutenzione e orologio).
Una serie di indicatori LED segnalano invece la temperature del liquido di raffreddamento, la pressione dell’olio, diagnosi FI, folle e luce abbagliante, mentre sono particolarmente evidenti quelli degli indicatori di direzione. L’indicatore del numero di giri può essere impostato in tre modalità: Standard (spia spenta), Normale e Eco. Nella modalità ‘normale’ la spia si illumina quando il motore raggiunge la velocità di crociera più appropriata ad un utilizzo ordinario, consentendo così al pilota di valutare la tempistica migliore per il cambio marcia. Nella modalità ‘Eco’, la spia si illumina ad una velocità inferiore rispetto alla modalità ‘normale’ dando la possibilità al pilota di ottimizzare i consumi.
La Tecnica
Dal punto di vista motoristico, gli ingegneri Suzuki volevano dotare la Inazuma di un propulsore che garantisse una buona risposta ai bassi e medi regimi – in modo da districarsi agevolmente nel traffico cittadino – e la scelta è stata per un motore bicilindrico fronte-marcia 4 tempi da 248 cc, con un sistema di raffreddamento a liquido di nuova concezione ed abbinato ad un cambio a 6 marce disegnato per favorire il risparmio di carburante. Alesaggio e corsa (53.5 mm x 55.2 mm) sono stati concepiti proprio in quest’ottica, mentre il contralbero previene le vibrazioni e riduce il rumore ottimizzando al tempo stesso l’erogazione del motore agli alti regimi. La potenza erogata da questa unità è pari a 18 kW (24.48 CV) a 8.500 giri/min, con un valore di coppia massima di 22 Nm disponibile a 6.500 giri/min.
L’iniezione utilizza una centralina elettronica ‘ECM’ che sulla base delle informazioni provenienti dai vari sensori – incluso il sensore O2 – controlla e stabilisce tempi e volumi ottimali d’iniezione. Questo garantisce un erogazione costante a qualsiasi regime, un ‘minimo’ regolare e – grazie ad una combustione ottimale – una riduzione generale dei consumi e delle emissioni. Il consumo dichiarato è di circa 30.4 km/l, che combinato ai 13.3 litri di capacità del serbatoio permettono alla Inazuma 250 di viaggiare per circa 400 km con un solo ‘pieno’ di benzina.
Per quanto riguarda la ciclistica, il nuovo telaio a doppia culla è stato progettato per dare il massimo della resistenza e maneggevolezza. Il reparto sospensivo è costituito da una forcella telescopica all’anteriore e da un mono-ammortizzatore regolabile con precarico a molla al posteriore, una soluzione che semplifica il retrotreno contenendo il peso. Il sistema frenante può contare su un disco flottante singolo da 290 mm all’anteriore (con pinza a 2 pistoncini) e disco fisso da 240 mm al posteriore – sicuramente una scelta di tutto rispetto per un mezzo di questa cavalleria – mentre i cerchi sono in lega di alluminio ed abbinati a pneumatici da 17″, 110/80 davanti e 140/70 dietro. L’impiego della lega di alluminio si estende anche ad altri particolari quali le pedane poggia piedi, le leva del cambio e del freno ed il maniglione del passeggero.
La Guida
“Inazuma” in giapponese è il termine che si riferisce al ‘fulmine che annuncia la stagione della fertilità’, un significato bene-augurante che nelle intenzioni della casa di Hamamatsu vuole sottolineare l’unicità di questo prodotto e la sua ambizione di inaugurare un nuovo segmento per il mercato europeo, tradizionalmente non particolarmente ricettivo verso questo genere di proposta come quello asiatico ma che ha mostrato recentemente un certo interesse verso i motocicli di cilindrate simili.
Sin dal primo approccio la Inazuma si presenta come una moto dal carattere socievole, con una ergonomia ben bilanciata che consente una posizione di guida eretta e comoda, grazie all’azzeccata posizione delle pedane e ad una sella particolarmente accogliente. I comandi al manubrio sono disposti in modo tradizionale e di facile accesso, mentre colpisce subito la completezza e funzionalità del quadro strumenti, immediatamente intuitivo e con le informazioni principali nella giusta evidenza. Come già accennato, la vera ‘chicca’ quì è l’indicatore delle marce, un elemento inedito per una moto di questa categoria ma sicuramente utile visto il ‘target’ di clientela a cui mira.
Le valutazioni sul comportamento su strada della Inazuma 250 vanno ovviamente riferite ai diversi elementi concettuali che caratterizzano il progetto: si tratta di una moto ‘entry-level‘, di 250 cc, che mira al contenimento dei costi senza pregiudicare la qualità e che si propone come alternativa agli scooter per il traffico urbano, senza però nascondere velleità per l’utilizzo fuori porta. Il suo scopo è attirare motociclisti ‘alle prime armi’, o che siano alla ricerca di una moto per gli spostamenti quotidiani senza doversi arrendersi alla scelta di scooter, ed proprio in quest’ottica che va valutata.
Il ‘sound’ del bicilindrico Suzuki è corposo quanto basta, e la moto dimostra sin da subito di avere i requisiti giusti per divincolarsi rapidamente nel traffico cittadino: motore reattivo, cambiate puntuali, freni efficaci, sospensioni morbide, baricentro basso, leve ‘dolci’ e un’altezza da terra che consente di appoggiare comodamente a terra i piedi sono gli ingredienti principali che fanno della Inazuma una moto perfettamente fruibile in qualsiasi giungla urbana. D’altro canto è proprio questo l’habitat per cui la Inazuma è stata progettata, ed infatti sfilare agile in mezzo al traffico è proprio il suo pane: la manovrabilità è sempre ottima, e non manca lo spunto per completare rapidi sorpassi anche a regimi non elevatissimi.
Fuori città, negli spazi più aperti, la Inazuma si dimostra ben più vivace di quanto ci si potrebbe aspettare. Chiaramente non si possono chiedere miracoli al suo piccolo bicilindrico, ma la piccola naked è arrivata a toccare anche i 140 km/h (in posizione raccolta sul serbatoio). La protezione aerodinamica è quella che è (un’ ‘unghia’ copri-strumentazione è disponibile come optional), ma le vibrazioni sono sempre ridottissime, assolutamente trascurabili. L’erogazione può dirsi buona dai 5.000 giri, ma la vera grinta del motore si vede oltre i 7.000, quando anche il sound degli scarichi si fa più deciso, mostrando un allungo lineare anche oltre i 10.000.
Anche nel misto delle colline la Inazuma si dimostra perfettamente a suo agio, rivelandosi divertente ed adatta a ‘farsi tirare il collo’. Ovviamente non si parla di scatti brucianti, pieghe mozzafiato o di cambi di direzione fulminei, ma la moto si è dimostrata comunque stabile in curva, agile e in grado di disegnare linee precise. Data la sua natura ‘cittadina’, all’anteriore la Inazuma ha una frenata maggiormente improntata alla dolcezza, ma il freno posteriore si è dimostrato invece molto più reattivo, forse fin troppo brusco rispetto all’indole generale del mezzo. Se non altro, nel misto stretto appare chiaro che la Inazuma aspira ad essere una vera e propria moto, e non uno scooter ‘travestito da moto’.
Pregi e difetti
Piace
Rapporto qualità/prezzo
Posizione di guida comoda
Strumentazione curata
Consumi e costi di gestione ridotti
Non Piace
Protezione aerodinamica scarsa
Parafanghi sproporzionati
Poca verve ai bassi regimi
Scheda Tecnica
MOTORE:
Tipo: 2 cilindri, 4 tempi, raffreddamento a acqua
Alesaggio per corsa: 53,5 mm x 55,2 mm
Cilindrata: 248 cm3
Rapporto di compressione: 11.5 +/- 0.3 : 1
Potenza max e regime: 18 kW (24,48 CV) a 8.500 giri/min
Coppia max e regime: 22 Nm 6.500 giri/min
Lubrificazione: Con olio nel carter
Accensione: Elettronica
Frizione: multi disco a bagno d’olio
CAMBIO:
Rapporto trasmissione primaria: (z = 68/21) r = 3,238
Rapporto trasmissione finale: (z = 46/14) r = 3,285
Numero rapporti: 6
1 velocità: (z = 29/12) r = 2,416
2 velocità: (z = 26/17) r = 1,529
3 velocità: (z = 26/22) r = 1,181
4 velocità: (z = 24/23) r = 1,043
5 velocità: (z = 20/22) r = 0,909
6 velocità: (z = 21/26) r = 0,807
Rapporti totali di trasmissione:
1° velocità: 25.71
2° velocità: 16.27
3° velocità: 12.57
4° velocità: 11.10
5° velocità: 9.67
6 ° velocità: 8.59
MASSE E DIMENSIONI:
Lunghezza: 2145 mm (min) – 2180 mm (max)
Larghezza max: 760 mm
Altezza max: 1075 mm
Interasse: 1430 mm
Altezza sella da terra: 780 mm
Peso in ordine di marcia: 182 kg (senza conducente)
Peso a vuoto: 172 kg
Serbatoio carburante: 13,3 litri
Capacità lubrificante: 2400 ml
CICLISTICA:
Sospensione anteriore: forcella telescopica
Sospensione posteriore: mono ammortizzatore con precarico molla
Ruota anteriore: 110/80-17M/C (57H)
Ruota posteriore: 140/70-17M/C (66H)
Angolo di sterzo: 40°
Angolo di cannotto: 26°
Avancorsa: 110 mm
FRENI:
Freno anteriore: disco da 290 mm
Freno posteriore: disco da 240 mm
EMISSIONI:
Normativa di riferimento: Euro III
CO: 0,968
HC: 0,022
NOx: 0,064
Catalizzatore: Si
IMPIANTO ELETTRICO:
Generatore: 12 Volt – 350 Watt
Batteria: 12 V – 8 Ah
Accessori
Questa la lista degli accessori ufficiali offerti da Suzuki per la Inazuma 250. tutti i prezzi sono listino pubblico, escluso IVA:
Barre paramotore (228.44 €)
Cavalletto centrale (59.00 €)
Piastra Bauletto (24.00 €) – solo in combinazione con portapacchi
Portapacchi, limite carico 5.5 kg (203.63 €) – solo in combinazione con piastra bauletto
Bauletto 26 Lt., limite carico 3.5 kg (73.28 €) – in combinazione con portapacchi e piastra bauletto
Tappo Cromato (10.49 €)
Adesivo Paraserbatoio (19.50 €) – effetto carbon look, con logo INAZUMA
Adesivo tappo serbatoio carbon (11.69 €) – effetto carbon look
Set adesivi copripiastra forcella e contachilometri (21.10 €) – Set di 4 adesivi carbon look con logo INAZUMA
Adesivo aletta paratacco carbon look (20.20 €) – destro e sinistro
Copritappo in gomma (6.00 €)
Copristrumenti (101,83 €)
Pellicola adesiva trasparente serbatoio (8.60 €) – set protezione antigraffio serbatoio
Set Pellicole adesive trasparenti laterali (128.13 €)
In conclusione
La Suzuki Inazuma 250 è una moto figlia dell’attuale situazione economica, una due ruote ‘low-cost‘ che punta su un prezzo contenuto e sui bassi costi di gestione (sia in termini di consumi che di manutenzione) per attirare una clientela in cerca di un’alternativa allo scooter per gli spostamenti cittadini. Il suo target di riferimento, in termini di clientela, può andare dal neofita al motociclista in cerca di un mezzo ‘poco impegnativo’ per gli spostamenti quotidiani, ma la sua versatilità la rende un mezzo assolutamente godibile anche fuori dagli spazi urbani.
E’ difficilie fare un paragone con altre moto, in quanto per un motivo o per l’altro la Inazuma si colloca in una fascia a sè stante: la Yamaha YBR 250 costa di più ed è un ‘mono’, la SYM SB 250 è anch’essa monocilindrica così come la Honda CBR 250 – quest’ultima di per sè già concettualmente diversa dalla Inazuma – mentre la nuova Kawasaki Ninja 300, equipaggiata con un bicilindrico da 40 CV, è proposta a 5000 €. Presentandosi come alternativa agli scooter, è facile fare un confronto diretto in casa Suzuki, dove ad esempio il Burgman 200 (‘mono’ da 18 CV), è proposto allo stesso prezzo.
Per il lancio della sua nuova creatura, Suzuki ha inoltre approntato un interessante piano di finanziamento con rate da 40 € al mese per le prime 24 rate* (taeg complessivo 7,58%), ma il cliente potrà testare la moto anche prima dell’acquisto rivolgendosi ai concessionari che hanno a disposizione una demo bike, consultando il sito dedicato www.provainazuma.it. Ad ogni modo, una speciale area per provare la nuova Suzuki Inazuma 250 sarà allestita anche in occasione dell’EICMA 2012 di Milano.