La Deuxieme BMW by Moto Sumisura

Realizzata dall'artigiano pavese Franco Augello di Moto Sumisura, la Deuxieme è un concentrato di BMW d'epoca riviste in chiave flat track

Di Lorenzo Rinaldi
Pubblicato il 10 ott 2012
La Deuxieme BMW by Moto Sumisura


Moto Sumisura nasce a Vigevano, in provincia di Pavia da un’idea di Franco Augello, poco più di due anni fa anche se il suo ideatore è da una vita che vive in mezzo alle moto, fin da quando era bambino. Franco si considera un po’ un “sarto” delle due ruote, per questo la sua attività si chiama “Sumisura”, mentre lui ha una particolare predilezione per le BMW d’annata.

Grande appassionato soprattutto di boxer bavaresi, è rimasto affascinato dalla special The Great Escape realizzata dall’officina francese Blitz Motorcycle che, per sua stessa ammissione, è “la moto che avrei voluto costruire”. Ma di certo Franco non ha nulla da invidiare ai suoi colleghi d’oltralpe, almeno a giudicare dalla Deuxieme, che come dice il nome è la sue seconda opera dopo la J.M., una cafe racer su meccanica R 80ST.

La Deuxieme si ispira nelle linee alle moto da flat track, quelle che corrono sugli ovali di terra. Normalmente questi mezzi sono motorizzati con bicilindrici a V di scuola americana, ma Franco ha pensato bene di fare la sua ricetta in salsa bavarese. La moto è un mix di BMW di diverse epoche e cilindrate: il motore proviene da una R 80/7 del 1977, verniciato a polvere e alloggiato all’interno di un telaio di una R 45 modificato nella parte posteriore.

La Deuxieme BMW by Moto Sumisura
La Deuxieme BMW by Moto Sumisura
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La Deuxieme BMW by Moto Sumisura
La Deuxieme BMW by Moto Sumisura
La Deuxieme BMW by Moto Sumisura
La Deuxieme BMW by Moto Sumisura

La trasmissione è invece composta da un cambio a cinque rapporti trapiantato da una R 100 degli anni Settanta, con tanto di avviamento a pedale, che all’epoca era ancora montato insieme a quello elettrico, e una finale sempre di una R 45 con rapporto 35/9. La ciclistica utilizza invece l’avantreno di una R 65, comprendente forcella, in questo caso modificata nei foderi, e ruota. I cerchi in lega della R 65 sono entrambi da 18”, misura ideale per questo tipo di moto, e alloggiano pneumatici Michelin M45.

Dietro invece una coppia di ammortizzatori Bitubo regolabili. La scarna carrozzeria è formata da un serbatoio di una anziana R 25/3 del ’49, opportunamente stuccato e riverniciato in nero/argento/rosso, mentre il codino in stile flat track sembrerebbe essere di fattura artigianale, così come la sella in pelle nera con cuciture rosse. L’impianto elettrico è notevolmente semplificato e i cavi corrono all’interno del manubrio e del telaio, sufficiente per far illuminare il doppio faro lenticolare ancorato allo stelo destro della forcella, proprio a lato della tabella.

Essenziale anche l’impianto di scarico, con i due collettori bendati che corrono bassi per confluire in altrettanti terminali corti. Tra i dettagli artigianali, le tabelle portanumero a rete metallica e le pedane ricavate dal pieno. Un mezzo leggero e maneggevole, ottimo per la città ma con il quale è possibile divertirsi anche sugli sterrati.

La Deuxieme BMW by Moto Sumisura
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