Home Casey Stoner: “Valentino come Marco Melandri in Ducati, sapevo non sarebbe andato bene”

Casey Stoner: “Valentino come Marco Melandri in Ducati, sapevo non sarebbe andato bene”

un Casey Stoner senza peli sulla lingua


Casey Stoner scatenato, dopo aver conquistato il mondiale si prende la libertà di sfogarsi con chi l’ha criticato negli scorsi anni, soprattutto negli ultimi anni di Ducati in cui non è stato ripetuto il titolo del 2007 e sono arrivati i problemi fisici e quelli interni al team. Il mondiale conquistato con la Honda ha un sapore magnifico, e un retrogusto ancora più piacevole dato dalle performance deludenti di Valentino Rossi con quella che fu la sua moto.

“Valentino diceva che non spingevo abbastanza, una volta era la Ducati la moto più veloce, un’altra le gomme che aiutavano, poi nient’altro. Questa situazione mi ha fatto soffrire quando ero in Ducati, poi Rossi è finalmente andato in Ducati e ha avuto la stessa esperienza di Marco Melandri o di Nicky Hayden appena hanno messo mani sulla Desmosedici. A dire la verità ora trovo divertente pensare a quando Valentino diceva che non ero determinato e che dovevo trovare la mia determinazione”

Senza peli sulla lingue Casey, uno sfogo abbastanza duro ad MCN, ma condivisibile: “Sapevo che salendo su quella moto non sarebbe andato più forte di me, ne ero sicuro al 100%. Tirò fuori le scuse sulla spalla infortunata, ma alla fine quest’anno ha fatto i suoi migliori risultati proprio nel periodo di infortunio. Una volta guarita la spalla non hanno potuto fare altro che ammettere di non capire quale direzione prendere”

Ma non si ferma di certo qui: “Questo mondiale ha un gusto ancora migliore perchè Valentino e Jeremy Burgess erano quelli che criticavano il mio modo di fare, dicendo che non riuscivamo a sviluppare la moto e che non sapevamo cosa stavamo facendo. Hanno ottenuto la moto e il contratto che volevano ma alla fine non ha funzionato, non hanno migliorato niente. Non sono nemmeno migliorati da inizio stagione per capire quale direzione prendere. Noi sapevamo che come lavorare, ora hanno investito molti fondi ma continuano ad andare nella direzione sbagliata” conclude un Casey Stoner che se la ride sotto i baffi. Sarà pure violento nelle sue dichiaraizioni, ma è difficile dargli torto alla luce dei fatti.

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