Harley Davidson chiude la fabbrica di Adelaide e licenzia 200 dipendenti
Harley Davidson chiude una fabbrica di ruote in Australia e disloca in Cina
Crisi, Recessione, delocalizzazione, tutti termini impressionanti per l’industria motociclistica e ancor di più per i lavoratori che costruendo moto si guadagnano il pane per vivere. Alla lunga lista di fabbriche chiuse si aggiunge ora Harley Davidson, che ha deciso di chiudere la sua fabbrica di Adelaide dove produce le ruote e altre parti per le sue moto, licenziando 212 operai e dislocando la produzione in Cina.
La decisione di chiudere l’impianto di Castalloy è stata presa senza consultare il governo australiano, che ora cerca di convincere Harley-Davidson a continuare a produrre ruote in quello stabilimento: “è una disgrazia, come può un datore di lavoro chiamare i suoi dipendenti e dire che sono licenziati appena prima di natale? è crudeltà!” commenta il sindacato dei lavoratori australiano.
Il Managing Director di HD, Don Gorgon, ribatte dicendo che “è un segnale che indica un valore del Dollaro Australiano troppo alto, quello che sta accadendo è soltanto uno spostamento di produzione dove risulta meno costoso, è pura matematica”. Per limitare i danni, il governo australiano offre 5000$ ad ogni dipendente licenziato
Dalle linee di montaggio della fabbrica uno storico operaio commenta “Non voglio andare in disoccupazione, mi piace quello che faccio e mi piacciono i miei impegni. Dirci che produrranno più economicamente in Cina è una totale mancanza di orgoglio”. Difficile dargli torto, ma in questi tempi difficili un numero vale più di un lavoratore.
via | TheAustralian