SBK Misano Superpole: Sykes (Kawasaki), giro-favola da record. Giugliano (Ducati) e Melandri (Aprilia) puntano alla vittoria
Zitto zitto, proprio alla fine del turno, il barbudos Tom Sykes “rovina” la festa agli italiani con una Superpole da record (1’34.883) – precedente record 2010 di Troy Corser - che annulla il tempone messo a segno poco prima da Giugliano (1’35.079), e deve così accontentarsi della seconda piazza.
Addirittura, visti i risultati delle FP3 e delle FP4 ci si aspettava un dominio degli italiani con Giugliano (Ducati) e Melandri (Aprilia) a dettar legge. E comunque, non pareva che il rischio potesse arrivare dal campione del mondo in carica della Kawasaki, non a posto fisicamente, a suo dire, per il polso ancora malandato. Pretattica? Non si sa.
Ma il cronometro parla chiaro e non solo rende merito alla classe e alla determinazione di Sykes con un miglior tempo da antologia ma rilancia l’asso della “verdona” nella lotta per la vittoria delle due corse di domani.
Insomma, come ieri il Brasile del pallone non ha fatto sventolare il tricolore per il passo falso degli Azzurri con l’arrembante Costa Rica, oggi il Brasile romagnolo in riva all’Adriatico (a un tiro di schioppo dal circuito Marco Simoncelli c’è un quartiere denominato appunto … Brasile o Misano-Brasile!) ha rinviato a domani la possibilità di vedere i “nostri” davanti a tutti.
Un successo, anzi un trionfo, per nulla scontato ma alla portata di mano sia per il romano della Ducati che per il ravennate dell’Aprilia, con quest’ultimo (pur se … solo quinto 1’35.316) forse più avvantaggiato nel lungo di due gare durissime che saranno comunque estremamente combattute e avvincenti. In effetti, oltre a Sykes, solamente Melandri ha guidato pulito e rotondo, con la possibilità per domani di mangiar meno gomma, a differenze di Giugliano, spettacolare con una guida da rodeo, ma indubbiamente più rischiosa e meno redditizia in corsa.
Dopo Sykes, e fra i due italiani, gran tempi sono stati messi a segno da Guintoli, terzo (1’35.106) e da Baz, quarto (1’35.254) entrambi in difficile coabitazione di box, il primo in quello dell’Aprilia (Melandri) e il secondo in quello della Kawasaki (Sykes). Siamo alle solite: nel motociclismo, si sa, il primo avversario (da battere) è il compagno di squadra.
Da segnalare l’ottimo Elias (Aprilia), sesto tempo, poi Davies (Ducati) davanti a Rea, Laverty, Canepa con la Ducati Evo (+1.521), Lowes e Haslam, caduto nel finale, senza conseguenze.
Sia per le Honda che per le Suzuki sarà difficile domani tenere in corsa l’allungo delle Aprilia, delle Ducati e delle Kawa. Giornata assolata e ventosa, con caldo e azzurro anche domani. Show assicurato.