Home MotoGP: 2012, cambia il regolamento. Iscrizioni aperte fino al 13 maggio

MotoGP: 2012, cambia il regolamento. Iscrizioni aperte fino al 13 maggio

Sembra strano parlare di 2012 quando il campionato MotoGP 2011 è appena cominciato, e invece. La mostruosa e complessa macchina del motomondiale, necessita dei suoi tempi per partire ed essere organizzata nel migliore dei modi. In vista del rivoluzionario cambio di regolamento, che riporterà i prototipi 800 a delle 1000 molto più vicine alla serie


Sembra strano parlare di 2012 quando il campionato MotoGP 2011 è appena cominciato, e invece. La mostruosa e complessa macchina del motomondiale, necessita dei suoi tempi per partire ed essere organizzata nel migliore dei modi. In vista del rivoluzionario cambio di regolamento, che riporterà i prototipi 800 a delle 1000 molto più vicine alla serie (e soprattutto meno costose), la Dorna ufficializza modalità e tempi di iscrizione per i team.

L’iter da seguire prende in considerazione il 29 aprile come data ultima per la richiesta, da parte delle scuderie alla Dorna, di maggiori informazioni relative al regolamento della classe regina. Dopo una opportuna valutazione, solo le squadre che presentano i requisiti richiesti riceveranno un prospetto con maggiori dettagli. In concomitanza con il Gran Premio di Francia, a partire da venerdì 13 maggio, i team che desiderano partecipare, saranno tenuti a presentare una richiesta formale di iscrizione, con i dettagli del proprio progetto.

Le domande verranno poi vagliate dalla Dorna e accettate, rifiutate o messe momentaneamente in stand-by. Verrà poi pubblicato l’elenco provvisorio delle scuderie iscritte al mondiale 2012. La procedura prevede inoltre una cauzione da versare alla IRTA dal 3 giugno. Successivamente verrà reso noto l’elenco definitivo delle squadre accettate per il Campionato MotoGP 2012.

Una ragnatela di verifiche, controverifiche e documentazione da presentare che può essere giustificata con quanto accaduto negli ultimi anni. La crisi economica ha costretto molte case motociclistiche a ridurre gli investimenti, soprattutto in ambito racing. A farne le spese, piloti rimasti a piedi, le stesse aziende, ma anche la Dorna che ha visto calare gli introiti derivanti da sponsor e diritti televisivi. Recentissima la diatriba con il team Rizla Suzuki obbligato da contratto a schierare in pista due piloti.

La scelta delle 1000 potrebbe inoltre portare nuova verve alla classe regina, sempre interessante e affascinante, ma spesso “noiosetta” se paragonata alla sorellastra Superbike, dove a giocarsi la vittoria fino all’ultima curva (o quasi) sono sempre 8/10 piloti. Una MotoGP combattuta non può che far bene a tutti. God bless it!

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