Caro Benzina: Eni rompe la tregua, i prezzi ricominciano a salire ma arriva una nuova proposta di legge da parte dei gestori
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2011/04/p29110-620x350-1.jpg)
Da qualche tempo non abbiamo ripreso la discussione sul caro benzina. L’ultima notizia riguardava l’ingresso di una nuova accisa (assurdo aumento di 2 centesimi per sostenere lo spettacolo e recuperare i soldi persi con la diminuzione del prezzo dei biglietti al cinema), ma poco dopo il mercato del greggio si è stabilizzato, iniziando un periodo di tregua. Troppo breve, come al solito.
E’ notizia di poche ore fa, Eni ha rotto lo stallo aumentando di 1 centesimo il prezzo alla pompa. Quando capita così, anche i concorrenti si adeguano ed è prevista una nuova ondata di rincari. Finora l’unico ad aver seguito la strada del market leader è TotalErg, che ha aumentato di 0,5 cent la benzina verde, senza ritoccare i prezzo del diesel.
L’ennesima proposta per risolvere il problema arriva dai gestori, che propongono una liberalizzazione del mercato della benzina, meglio definito con il nome “Libera la Benzina”. I Benzinai vogliono una proposta di legge (attualmente sostenuta da Faib Confesercenti e Fegica Cisl, le federazioni che riuniscono i gestori) che lasci la possibilità di poter comprare la benzina su un mercato che gioca sui prezzi, svincolando di fatto i benzinai dall’esclusiva del marchio.
Il presidente Faib Confesercenti, Martino Landi, ha spiegato a TGcom: “Il soggetto che si approvvigiona senza obbligo di esclusiva può avere uno sconto sul carburante di 20 euro ogni mille litri. Questo permetterebbe di praticare prezzi più bassi e creare più concorrenza. La Faib stima un risparmio di almeno 6 centesimi a litro, pari a circa 415 euro all’anno per famiglia. Su ogni litro di benzina un gestore guadagna il 2,49 per cento”.
Le associazioni puntano a raccogliere 500.000 firme, per poter depositare la proposta di legge. Landi conclude: “il Governo è probabilmente il primo responsabile del caro carburante perché il 56 per cento del prezzo della benzina è dovuto alle accise e all’Iva. Più il prezzo aumenta e più lo Stato incassa e i benzinai non possono sempre essere il ‘bancomat’ del Governo”. Come Dargli torto?
Ultime notizie
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/07/wp_drafter_282572-scaled.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/07/wp_drafter_282551.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/07/wp_drafter_282553.jpg)
:format(webp)/www.autoblog.it/app/uploads/sites/3/2025/07/wp_drafter_282555.jpg)