SBK: condannato a 18 anni l’autista del camion Kawasaki fermato per droga
Si chiude il caso relativo al traffico di stupefacenti e armi che nel 2011 sconvolse il Campionato Mondiale Superbike.
Vi ricordate il caso del camion Kawasaki fermato qualche anno fa in Inghilterra per traffico di droga? Per chi non se lo ricorda o avesse dei ricordi leggermente ‘annebbiati’, facciamo un breve recap: nel 2011, di ritorno dal ruond di Assen del Mondiale SBK, uno dei camion del Kawasaki Racing Team (a quel tempo gestito dal team PBM di Paul Bird) fu fermato alla dogana del porto di Dover per dei controlli. La perquisizione portò al rinvenimento di 6 kg di cocaina, 68 kg di hashish, 35 kg di Marijuana, 30 kg di pasticche di ecstasy, svariate pasticche di MDMA e una pistola Walther calibro 22 con 35 proiettili.
All’epoca, quattro componenti del team furono arrestati, ma dopo le prime indagini ed accertamenti, tre di questi furono rilasciati senza incriminazioni mentre il quarto, tale Philip Roe del Leicestershire, fu individuato quale principale responsabile del ‘traffivo’. Mr.Roe al tempo era uno degli autisti del team – anche se, in quel particolare giorno, era alla guida di un altro mezzo della squadra – e le successive indagini portarono alla rilevazione delle sue impronte digitali su tutti i sacchetti ‘incriminati’ e alla scoperta di messaggi ed email a lui riconducibili che in pratica lo ‘inchiodavano’ alle sue responsabilità.
Qualche giorno fa, dopo un processo durato 2 settimane, il Tribunale di Canterbury ha riconosciuto Mr.Roe colpevole di tutti e 6 i capi d’imputazione a lui ascritti (riguardanti il tentativo di importazione illegale di droghe e armi) comminandogli una pena pari a 18 anni di reclusione. Malcolm Bragg, rappresentante dell’Agenzia Anti Crimine Nazionale (NCA) della Polizia di Frontiera Britannica, ha così commentato:
“Questo era un tentativo piuttosto sfacciato di contrabbandare un grande quantitativo di stupefacenti, più una pistola e munizioni, nel Regno Unito. Una volta arrivate sulle strade, queste droghe avrebbero potuto fruttare circa 2.500.000 di sterline. Fin dall’inizio della nostra indagine, Roe ha sempre negato di essere a conoscenza di questo traffico, incolpando senza remore i suoi compagni e la squadra. Tuttavia, grazie alla stretta collaborazione tra gli investigatori della NCA e la Polizia di Frontiera, lui è stato assicurato alla giustizia e si trova ora dietro le sbarre, dove dovrebbe essere.”