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Toc toc, ecco il “fenomeno” Ben Spies

L’antico adagio “nemo propheta in patria” è stato smentito ieri dall’americano Ben Spies. A Indianapolis il giovane texano ha offerto una prova maiuscola (secondo posto e pole position), sicuramente foriera di nuovi esaltanti risultati in una MotoGP di fuoriclasse e mezze calzette. La “sverniciata” subita dalla Yamaha dell’iridato SBK nel dritto di Indy da parte


L’antico adagio “nemo propheta in patria” è stato smentito ieri dall’americano Ben Spies. A Indianapolis il giovane texano ha offerto una prova maiuscola (secondo posto e pole position), sicuramente foriera di nuovi esaltanti risultati in una MotoGP di fuoriclasse e mezze calzette.

La “sverniciata” subita dalla Yamaha dell’iridato SBK nel dritto di Indy da parte della Honda di Pedrosa, fa capire meglio il valore della prestazione del lungo americano. Una rondine non fa primavera, ma il rookie “striscia gomiti” è uno che non ha davvero timori reverenziali, prendendosi ieri anche il lusso di mettersi dietro le due Yamaha ufficiali di grossi calibri quali Lorenzo e Rossi.

D’altronde, di che pasta fosse fatto Spies lo si era capito subito nel Wsbk, dove, appena entrato, ha portato a casa il titolo iridato. Scusate se è poco. Insomma, Ben ha l’aria di uno che arriva, osserva, impara e poi giù botte a tutti, senza badare al palmares degli … altri. Un fenomeno, un “ammazza carriere” come ce ne sono stati altri nel motociclismo. Qualche esempio fra i grandissimi?

John Surtees a danno di Geoff Duke, Gary Hocking a danno di Big John, Giacomo Agostini a danno di Mike Hailwood, Jarno Saarinen a danno dell’italiano. Per non parlare del primo Max Biaggi e del primo Valentino Rossi.

Non tutti gli annunciati fenomeni hanno però mantenuto le aspettative, specie per la sfortuna, sempre cieca. Per alcuni si è trattato di “meteore”, luminosissime, ma presto scomparse.

Ben Spies non pare proprio il pilota che può “bruciarsi”: ha tutte le caratteristiche e le doti naturali per segnare pesantemente e in positivo la MotoGP del futuro. Anzi, quella senza più ossigeno, di oggi.

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