Test Aprilia RSV4 R - 1a parte

Test Aprilia RSV4 R - 1a parte
L B
Lorenzo Baroni
Pubblicato il 11 dic 2009


Giornata soleggiata all’Estoril per un test approfondito della versione stradale della RSV4, la RSV4 R. Una moto che sull’onda della sorella RSV4 Factory continua a riscrivere molti dei riferimenti ciclistici e di guida finora acquistiti in merito alle moderne supersportive stradali.

Ciò che colpisce è il sound e la spinta ai medi e bassi regimi, rabbiosa e progressiva, unita a doti ciclistiche da prima della classe. Se molte sportive hanno ormai raggiunto livelli tecnici e di rendimento elevatissimi, sulla Aprilia RSV4 R si avverte chiara e netta da subito la sensazione di guidare una vera moto da corsa.

Corta e reattiva come e forse più delle migliori 600 quattro cilindri, immediata e a tratti secca nelle reazioni proprio come una perfetta moto da gara. Perchè se oltre al tempo sul giro vogliamo anche una moto capace di emozionare e trasmettere sensazioni dirette, senza filtro e che colpiscono come un pungo l’anima del suo pilota, bhé la RSV4 R sembra decisamente in pole position in quanto a regalare emozioni.

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Test Aprilia RSV4 R Estoril 2009

Il motore è lo stesso della versione Factory eccezion fatta per le trombette di aspirazione, che non sono più a lunghezza variabile ma utilzzano dei cornetti fissi. La lunghezza prescelta è una via di mezzo tra quelli lunghi e quelli corti (un pò più vicina a quelli corti). Il risultato è un motore che mantiene invariata la potenza massima erogata sempre a 12.500 giri e l’unica differenza legata a questa scelta è un allungo leggermente minore, vale a dire che dopo aver raggiunto il valore di potenza massima il motore della R tende “a calare” più rapidamente nei 2.000 giri di allungo restanti.

Non ci sono poi le regolazioni sul telaio della posizione del motore, l’altezza del perno del forcellone e la possibilità di variare l’angolo del cannotto di sterzo. Regolazioni, queste, di cui anche molti e validissimi piloti facevano fatica ad avvalersi nell’utilizzo in pista (sia perchè non è facile valutare la necessità di questi interventi e saperla miscelare con l’equilibrio della ciclistica, sia perchè il potenziale della moto con le regolazioni preimpostate di serie è già talmente elevato e difficile da sfruttare che raramente si può volere dell’altro).

Il prezzo infine sembra davvero concorrenziale con 16.000€ si ha il piacere di guidare una moto da corsa come ce ne sono poche, unita a quel gusto del tutto particolare di utilizzare un V4 dalla personalità quanto meno “esuberante”! Tutti i dettali del test nelle prossime pagine di Motoblog. Per ora da Estoril è tutto… e non mi resta che chiedervi “Cosa vorreste sapere nel dettaglio sulla Superbike di Noale?

Qualche post utile: presentazione di Max Biaggi della RSV4 R, video ufficiale lancio RSV4 R, Gallery statica RSV4 R e foto in pista.

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

Aprilia RSV4 R 2010 in pista

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