Dottor Costa: "Valentino e gli Dei"

Dottor Costa: "Valentino e gli Dei"
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Gianluca
Pubblicato il 28 mar 2006



E’ sempre un piacere ascoltare i commenti in diretta del mitico Dottor Claudio Costa, con la voce spesso al limite tra la felicità e la commozione.

Intervistato da Paolone Beltramo riesce sempre a trovare belle parole per spiegare spesso incidenti o cadute che possono destare preoccupazioni, per lo meno visti in tv.

Il brillare degli occhi ogni volta che nomina uno dei suoi ragazzi dimostra l’attaccamento alla professione. Non a caso è chiamato l’angelo custode dei piloti, ma il dottor Costa dice che in questo caso è l’angelo che riceve più che dare.

Ma veniamo a quello che ha scritto subito dopo la fine del Gran Premio di Jerez sul sito della Clinica Mobile, dal titolo “Valentino e gli Dei“.

Ho sempre raccontato che l’uomo può riuscire a sfiorare il dito di Dio, e che se oggi Michelangelo dipingesse la Cappella Sistina, vicino al dito di Dio metterebbe il dito di Valentino.

Ma a volte, gli dei non accettano la grandezza degli effimeri mortali, e allora li colpiscono con il castigo. Valentino si è trovato senza colpa alla prima curva del primo GP di Jerez in Spagna con il casco rotto, la leva del freno anteriore ridotta alla metà, senza il freno posteriore, e con il manubrio incurvato dalla violenza della caduta.

A quel punto, Valentino ha usato l’unica devozione nei confronti degli dei: si è rialzato, e con umiltà, soffrendo per la guida inusuale, ha racimolato due punti. Questa miseria e tanta umiltà frequentemente vengono consolate dagli dei, che ricompensano Valentino per quel che ha scritto oggi. Solo la storia che verrà dopo ci svelerà il pensiero degli dei.

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