Home Gresini propone la sua cura per tagliare i “costi” prima che arrivi il peggio

Gresini propone la sua cura per tagliare i “costi” prima che arrivi il peggio

Crisi economica: l’argomento è all’ordine del giorno da un bel po’ ormai e non si puà – e non si deve – fare finta di nulla: lo sa bene Fausto Gresini, che nella MotoGP con il suo team privato è ai massimi livelli da un po’ e sa bene tutte le difficoltà per arrivarci. E

Crisi economica: l’argomento è all’ordine del giorno da un bel po’ ormai e non si puà – e non si deve – fare finta di nulla: lo sa bene Fausto Gresini, che nella MotoGP con il suo team privato è ai massimi livelli da un po’ e sa bene tutte le difficoltà per arrivarci. E proprio da lui è arrivato ora un forte monito per chi è al potere nella MotoGP per trovare soluzioni immediate.

Ma Gresini non si è limitato a a fare un appello, perchè il team manager del motomondiale ha anche una sua cura per evitare che i costi salgano a livelli insostenibili, esattamente come sta avvenendo ora in Formula 1. E bisogna intervenire, prima che arrivino anche qui in MotoGP i problemi della massima serie a 4 ruote o del Campionato del Mondo Rally.

Ma anzi, visto che la griglia è passata dalle 18 moto del 2008 alle 19 della prossima stagione, per Gresini è ancora più importante pensarci ora, per intervenire prima che arrivino eventuali problemi più seri in futuro.

Come ha dichiarato in una intervista alla Gazzetta: “Di sicuro non possiamo lamentarci di come stanno andando le cose ora. Ma se laF1 è al lavoro per porre certe limitazioni, noi dobbiamo fare lo stesso.

Non possiamo aspettare che la crisi diventi troppo forte prima di pensare alle soluzioni, anche perché qualcosa già possibile farlo per la stagione 2009. Dobbiamo parlarne e cercare di capire che strada seguire”.

E qui Gresini è andato oltre, perchè sa già dove potrebbe essere possibile “andare di lima” per contenere i costi: “L’obbiettivo è di abbassare le spese del 30% . Con le idee che ho in mente possiamo già arrivare a risparmiare il 20% meno: per prima cosa possiamo togliere una delle 4 moto che abbiamo nei box.

In questo modo ci sarà una solo moto di riserva per i due piloti in caso di incidente o rottura, ma questo vuole dire meno peso da trasportare per il mondo e qualche tecnico in meno necessario.

Poi è possibile eliminare i freni in carbonio e tornare all’acciaio, che sono poi quelli usati nella produzione stradale: solo questo ci farebbe risparmiare qualcosa come 250.000 euro“.

Ma non solo, perchè il team manager Honda satellite ha altre idee: Fausto crede infatti che anche a livello di motori ci sia da fare, prendendo spunto dalla F1 congelando lo sviluppo dei motori e obbligandoli a durare per almeno tot gare:

“Dobbiamo fare qualcosa di simile anche noi, congelando lo sviluppo di nuovi prototipi per 4 o 5 anni, con la possibilità di solo sviluppare le moto attuali. E quindi aumentare anche la vita dei loro motori: meno giri, più chilometri, potremmo mettere un limite a 17.000 giri/m”.

Idee chiare e concrete insomma quelle di Gresini, forse proprio quello che serve ora. Noi non ci accorgeremmo neanche della differenza.

via | Autosport (grazie alla nostra Cheyenne per la segnalazione)

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