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Honda CRF250M: il test di motoblog

Agilissima, leggera e divertente. Honda sbarca anche nel settore delle piccole supermotard con la CRF250M. 250 monocilindrico 4 tempi da 23 CV su 145 kg in o.d.m. E’ già in vendita a circa 4.600 Euro. L’abbiamo provata in anteprima in un tortuoso kartodromo in Spagna


L’endurina CRF250 ha perso i tasselli e sposato la filosofia SM per aprire la sua guida anche ai giovani motociclisti con preferenze più stradali. E così dopo la versione da enduro siglata “L” ecco la “M”, duemmezzo per la strada e la pista, la CRF250M. Supermotard è sinonimo di divertimento, in questo caso trattandosi di una baby motard con motore 250 e 23 CV è stata pensata per venire incontro alle esigenze dei neo patentati e dei giovani, magari chissà per creare una nuova generazione di motard.

Si guida con la A2 ed è facile e intuitiva anche per i meno esperti. Solo 145 kg, consumi ridottissimi e una grande praticità d’utilizzo: non costa pochissimo però, circa 4.600 Euro F.C. La CRF 250 deriva naturalmente dal più celebre modello da enduro dal quale ha ereditato telaio, motore e sospensioni. Da buona stradale però questa ha i cerchi a raggi da 17 pollici con pneumatici sportivi stradali, un assetto ribassato e una nuova rapportatura finale. L’abbiamo provata nel suo habitat naturale un mini kartodromo nei dintorni di Barcellona.

Honda CRF250M
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Estetica e Design

Honda CRF250M

E’ piccolina, ma ha grinta da vendere. E poi quella sigla CRF con la M finale rimanda ai quattroemmezzo che da sempre si distinguono a suon di traversi e derapate in pista. Sigla a parte, le analogie non sono molte, anche se non è difficile ritrovare gli stessi stilemi Honda anche nella motardina 250; ciò che condivide invece è lo stesso spirito votato al massimo divertimento in strada e in pista.

In realtà, la M deriva e condivide gran parte dei componenti dalla versione enduro CRF250. Ritroviamo quindi una moto snella, con la tipica sella stretta e lunga, il manubrio largo e la posizione di guida eretta. Il frontale classico apre alle linee sinuose ispirate alla gamma racing CRF-R, messe in risalto dalle nuove grafiche, caratterizzate dall’alternanza del nero e del rosso. “Total black” i cerchi, il forcellone posteriore e le forcelle anteriori.

Rispetto alla enduro è più bassa di 20 mm e monta cerchi a raggi dal diametro di 17 pollici con pneumatici stradali. L’impianto frenante è “maggiorato” per la strada e si compone di due dischi a margherita. La strumentazione è molto semplice e assolutamente minimalista. Il piccolo quadro digitale presenta tachimetro, contachilometri con parziali e totali, indicatore livello carburante e l’orologio. Nel complesso una motardina zippata ma pur sempre accattivante e intrigante che strizza l’occhio ai più giovani motard.

Honda CRF250M
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La Tecnica

Honda CRF250M

Gran parte della meccanica è quindi proprio quella della versione fuoristrada. Ritroviamo così il motore monocilindrico di 249 cc con doppio albero a camme in testa e raffreddamento a liquido.

Il superquadro Honda, con alesaggio e corsa di 76×55, è capace di generare 23 CV a 8.500 giri/min e una coppia massima di 22 Nm a 7.000 giri/min. Il piccolino è dotato di iniezione elettronica PGM FI e grazie ai 7,7 litri del serbatoio carburante consente un’autonomia dichiarata di oltre 250 km con un consumo medio di 34 km/l. Il telaio è realizzato in acciaio con struttura perimetrale in tubi a sezione ovale, prevede una semi-doppia culla che conferisce alla moto grande rigidità.

Il compatto telaietto reggisella in acciaio in tubi di sezione tonda, è imbullonato al telaio e può sopportare il peso di due adulti più un carico di 5 kg. Il forcellone nero, bello e snello, è monoblocco in alluminio. Per quanto riguarda le sospensioni, Showa, davanti abbiamo una forcella a steli rovesciati da 43 mm, mentre al posteriore troviamo un mono ammortizzatore con pistone da 40 mm e leveraggio progressivo Pro link.

Per entrambe il k delle molle è cresciuto rispetto all’enduro per garantire un affondamento minore e fronteggiare al meglio l’aumento del grip a terra. Stesso discorso per l’impianto frenante che ora adotta un disco maggiorato flottante dal diametro di 296 mm morso da pinza a due pistoncini, e un disco posteriore da 220 mm con pinza monopistoncino. I pneumatici di serie sono i 110/0 R17 all’anteriore e 130/70 R17 al posteriore. Il peso infine è, con il pieno di benzina e tutti i liquidi, di 145 kg.

Honda CRF250M
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La Guida

Honda CRF250M

Stretta e leggera la CRF250M infonde un’immediata sensazione di agilità anche da ferma. L’altezza da terra, la sella è a 855 mm, non è di quelle che fanno paura e solo ad appannaggio degli spilungoni. Premuto lo start, il monocilindrico si avvia silenzioso e regolare.

Il manubrio largo e lo sterzo leggero invitano a partire prima possibile. Messa dentro la prima del cambio a sei marce, prendiamo la via della pista; siamo in un kartodromo fuori le porte di Barcellona, il terreno ideale per fare conoscenza e giocare un po’ con il CRF250M. Non c’è molto da prendersi sul serio, ma c’è comunque di che divertirsi.

La posizione di guida è quella classica con il busto dritto, il manubrio bello largo tra le mani e una buona triangolazione sella-manubrio e pedane. Mossi i primi metri è la leggerezza a colpire. Basta pensare di cambiare direzione che la motard ha già voltato. Non c’è dubbio che in città un mezzo del genere è vincente sotto tutti i punti di vista; praticità, comfort e divertimento! Il monocilindrico da 23 CV è molto morbido e lineare nell’erogazione. Nonostante la rapportatura sia stata allungata in un’ottica stradale, il cambio a sei marce è rapido e con una perfetta scalatura dei rapporti.

Snocciolando le marce, la coppia ai bassi e medi è piacevole, ma viste le potenze in gioco non ci si mette molto a chiedere il tutto e per tutto al piccolo 250. Il carattere del monocilindrico è tutt’altro che sonnacchioso; ama girare in alto e non lo manda certo a dire. E così già dopo poche curve ci si ritrova con la manetta ribaltata e la mano sinistra pronta sulla frizione per mettere dentro in successione tutte le marce possibili.

Basti dirvi che in un tortuoso tracciato di prova come il nostro si metteva dentro anche la quinta. Non c’è contagiri, quindi bisogna andare a orecchio, in questo caso sono le vibrazioni, discrete ai medi e più vive agli alti, a segnalare l’avvicinarsi del limitatore. L’impianto frenante contribuisce a creare il giusto feeling, grazie alla pinza a due pistoncini anteriore sempre pronta a garantire staccate all’ultimo metro.

Avendo pochi cavalli a disposizione infatti si cerca subito di frenare il più tardi possibile e di aprire il gas non appena ci si trova alla corda. E’ così che ci si diverte, e quando “la vena si chiude” anche un motardino 250 come questo permette di spassarsela alla grande. Tutto sta nel rimettersi in gioco e cercare il lato ludico anche quando i cavalli sono solo 23. La tecnica a questo punto viene prima di tutto, e ogni occasione è buona per cercare il limite, anche se come spesso accade siamo proprio noi stessi il limite più grande!

La forcella anteriore è abbastanza solida e precisa. Affonda in frenata, ma lo fa in modo del tutto lineare e sotto controllo, permettendo al posteriore di alleggerirsi permettendo di cimentarsi in qualche bella spazzolata. L’antisaltellamento naturalmente non c’è, ma basta mettere due dita sulla frizione, leggerissima, per evitare bloccaggi e saltellamenti.

In piega la 250M è intuitiva al massimo nei primi passaggi più tranquilli e diviene un po’ più tosta e tecnica quando si cerca di forzare ingressi e angoli di piega. Per giocare in pista, forse dei pneumatici più sportivi permetterebbero di imparare ancora più rapidamente e senza troppi patemi quando si forza veramente!

In sostanza, non sarà certo la supermotard dell’anno, ma ci piace anche se ha pochi cavalli perché consente di mettersi in gioco e divertirsi, una baby motard altamente formativa, dedicata ai giovani e ai futuri smanettoni!

Honda CRF250M
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Pregi e difetti

Honda CRF250M

Piace
Facilità e agilità
Erogazione appuntita
Freno anteriore

Non piace
Pneumatici primo equipaggiamento poco sportivi
Prezzo

Caratteristiche tecniche

Honda CRF250M

Motore
Tipo 4T, monocilindrico, DOHC (bialbero), raffreddato a liquido
Cilindrata 250 cc
Alesaggio e corsa 76×55 mm
Rapporto di compressione 10,7 : 1
Potenza massima 17 KW (23,1 CV) a 8.500 giri/min (95/1/CE)
Coppia massima 22 Nm a 7.000 giri/min (95/1/CE)
Capacità olio 1,8 L
Alimentazione Iniezione elettronica programmata (PGM-FI)
Capacità serbatoio 7,7 L
Consumi 34 km/l (ciclo medio WMTC)
Accensione Digitale transistorizzata
Limitatore 10.500 giri/min
Avviamento Elettrico
Regime minimo 1.450±100 giri/min)
Capacità batteria 12 V 6Ah (10H)
Alternatore 12V – 24A a 5.000 giri/min
Diametro corpo farfallato 36 mm
Cambio
Tipo 6 marce sempre in presa
Frizione Lubrificata, multi disco con molle
Trasmissione finale A catena
Ciclistica
Tipo telaio Perimetrale semi-doppia culla in acciaio
Inclinazione cannotto di sterzo 25°45’
Avancorsa 71 mm
Raggio di sterzata 2,2 m
Dimensioni e peso
Peso in o.d.m. e con il pieno 145 kg
L x Lx A 2.127×0.815×1.147 mm
Interasse 1.446 mm
Altezza della sella 855 mm
Altezza da terra 226 mm
Ruote, sospensioni e freni
Freno anteriore disco da 296 mm con pinza a 2 pistoncini
Ruota anteriore In alluminio da 17”, a raggi
Pneumatico anteriore 110/70-17M/C 54S
Freno posteriore disco da 220 mm con pinza a pistoncino singolo
Ruota posteriore in alluminio da 17”, a raggi
Pneumatico posteriore 130/70-17M/C 62S
Sospensioni
Anteriore forcella telescopica a cartuccia a steli rovesciati da 43 mm
Posteriore forcellone in alluminio con monoammortizzatore e architettura Pro-Link
Honda CRF250M
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