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BSA A65 Custom by The Factory Metal Works

L’officina americana The Factory Metal Works di Lucas Joyner reinterpreta in chiave custom un classico dell’industria motociclistica inglese: la BSA A65


L’officina americana The Factory Metal Works e il suo fondatore Lucas Joyner si sono fatti conoscere anche al pubblico italiano durante l’ultima edizione del Motor Bike Expo di Verona. La sede dell’azienda è a Concord, nel North Carolina, ma ha il marchio TFMW è presente praticamente in tutto il mondo.

Ad esempio nel Regno Unito con Baron’s Speed Shop,il cui proprietario Dick Smith ha restaurato e ricostruito più di cinquanta dei migliori bobber inglesi e annovera tra i suoi clienti attori come Ewan Mc Gregor e Charlie Booman. In Giappone è invece presente attraverso il conosciutissimo store online Mooneyes e Dockland’s Speed Shop, quest’ultimo, specializzato in motociclette britanniche.

Anche Australia e Brasile hanno le loro succursali, rispettivamente Trojan Classic Motorcycles di Sidney, che distribuisce parti speciali TFMW destinate alle Triton da competizione, e Rock and Cycles di San Paolo, che opera come contatto per tutto il Sudamerica. La caratteristica che distingue TFMW è che opera quasi esclusivamente su moto inglesi, in particolare Triumph, restaurando modelli del passato applicandovi tecnologie moderne.

L’officina americana The Factory Metal Works reniterpreta in chiave custom una classica british
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Lucas Joyner ha iniziato nel settore della musica coltivando contemporaneamente la sua passione per i motori, nata ascoltando i racconti del padre che guidava le Triumph negli anni Sessanta. Una delle sue ultime creazioni è questa BSA A65 del 1968 ribattezzata Earache, ossia mal d’orecchi, e il motivo è facilmente spiegabile.

Costruita nel decennio tra il 1962 e il ’72, la A65 fu una vera icona per gli amanti delle moto inglesi. Dal modello base Star si svilupparono negli anni diversi allestimenti, tra cui Thunderbolt, Firebird (anche Scrambler), Lightning (con due carburatori), Rocket, Spitfire (il modello da competizione), Hornet a altri.

Punto in comune il bicilindrico parallelo da 654 cc che erogava in media una cinquantina di cavalli, con ovvie differenze tra le versioni più turistiche e quelle più sportive. La realizzazione di questa moto è iniziata due anni fa ed è stata la prima BSA a entrare nell’officina americana.

Le modifiche al telaio riguardano l’angolo di inclinazione del cannotto, ora di 27 gradi, uno stretch al posteriore di 5 pollici (13 cm) e un abbassamento di 3 pollici (circa 8 cm). Il motore invece è stato smontato e revisionato e ora adotta una coppia di carburatori Amal 930 Concentric, una modifica piuttosto diffusa anche all’epoca, in sostituzione dei due Monobloc utilizzati di serie.

The Factory Metal Works ha inoltre realizzato un serbatoio dell’olio artigianale, collocato sotto la sella triangolare in pelle con telaietto cromato, così come le pedane e il carter della catena cromato, mentre la linea del serbatoio, anch’esso hand made, si rifà molto a quelli realizzati da Wassel Limited, noto fornitore di ricambi per moto inglesi. All’avantreno questa BSA sfoggia invece una forcella springer, manubrio drag bar, un faro Bates e una ruota da 21 pollici, mentre quella al retrotreno, che utilizza un mozzo Triumph, misura 18 pollici di diametro ed è lambita da un parafango di Baron Speed Shop, altro specialista di moto inglesi.

Il pezzo forte di questa custom però è senza dubbio l’impianto di scarico. I collettori corrono paralleli al terreno e al telaio, tanto da confondersi con esso, per poi virare bruscamente verso l’alto e terminare in due lungi “silenziatori” che sparano decibel proprio dietro le orecchie del guidatore, il che spiega il motivo del nome di questo mezzo.

L’officina americana The Factory Metal Works reniterpreta in chiave custom una classica british
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