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BMW R 1200 S…posso dirlo?

A me non piace. Soprattutto perché prende il posto della R 1.100 S che invece mi è sempre piaciuta parecchio e che, secondo me, ora è destinata a divenire una classica di successo, da tenere d’occhio sul mercato dell’usato. Non posso dire che sia brutta in assoluto perché non sta a me dirlo, ma non



A me non piace.
Soprattutto perché prende il posto della R 1.100 S che invece mi è sempre piaciuta parecchio e che, secondo me, ora è destinata a divenire una classica di successo, da tenere d’occhio sul mercato dell’usato.
Non posso dire che sia brutta in assoluto perché non sta a me dirlo, ma non mi riesce di apprezzarla (visivamente), questa R 1200 S, che rappresenta il vertice prestazionale per la gamma boxer di BMW.



La sua connotazione sportiva mi appare più come una forzatura che come un’evoluzione della specie, a meno che a Monaco non riescano a stravolgere le leggi della fisica e a dimostrare che con un baricentro necessariamente più alto (uno degli inconvenienti dell’architettura a cilindri contrapposti), si piega di più e meglio e che la trasmissione cardanica assorbe meno potenza delle catene, o cinghie, sfruttate dalle moto con propulsore in linea.



Perché, ma forse questa non è la vera intenzione di BMW, i rumors che circolavano prima del lancio parlavano di una boxer in grado di costituire un’alternativa reale alle bicilindriche sportive con propulsori longitudinali, cosa che in virtù di quanto detto sopra, a mio avviso non può essere.
Tecnicamente, rimanendo nei confini dei canoni della casa, la moto è sicuramente significativa; frutto di un affinamento costante, che ha portato il boxer a esprimere la bellezza di 122 cv. e il peso a ridursi di ben 13 Kg. rispetto alla R 1.100 S, fermando ora l’ago della bilancia a 190 Kg., a secco (213 Kg. in ordine di marcia…).
La cilcistica punta sulla migliore tradizione della casa, con telaio in tre parti a integrare il poderoso motore, quale elemento stressato e sospensione telever davanti che sfrutta un angolo del cannotto di sterzo di 66° (uno in più della 1.100), per ottenere inserimenti in curva più repentini e precisi.
Dietro, la sospensione che sfrutta un forcellone con cardano incorporato, è dotata di sistema WAD in grado di tarare le forze di smorzamento a seconda dell’estensione e compressione dell’ammortizzatore, soluzione già ampiamente apprezzata sulle moto tedesche, in virtù della sicurezza e e del comfort di marcia che assicura.



Passiamo all’estetica e a quelli che, a mio avviso, sono i nodi che vengono al pettine: il taglio decisamente più sportivo dato al vestito della nuova boxer top-performance, non corrisponde alle caratteristiche di una meccanica come detto affinata, ma non rivoluzionata.
Così combinata la R 1200 S, pur contando sulla indubbia, altissima qualità di finiture e particolari, perde molta dell’armonia e anche della compattezza che erano i punti di forza del design della R 1100 S e che conferivano ai suoi proprietari quel certo snobismo per aver scelto di cavalcare sportivamente, ma con molta classe, in qualche modo understatement.
Di classe, secondo me con la nuova 1200 se ne perde, avendo questa moto optato per una semi-carena dall’aspetto monolitico a integrare un codone dalle dimensioni importanti, il tutto in veste molto racing, decisamente più vistosa del modello che sostituisce.


Non costerà certamente poco infine, la R 1200 S, cosa normale per gli appasisonati dell’elica, ma uno scoglio in più per gli smanettoni in vena di cambiamenti.

Le principali caratteristiche:
• Motore boxer bicilindrico raffreddato ad aria con 1.170 cm3 di cilindrata e albero equilibratore.
• Potenza di picco maggiorata a 90 kW/122 CV a 8.250 giri/min.
• Gestione elettronica del motore BMS-K con doppia accensione, regolazione antibattito, due sonde lambda e catalizzatore a tre vie.
• Stabile telaio in costruzione leggera in tre sezioni realizzato in tubi di acciaio e alluminio.
• Telelever rigido dalle reazioni ottimali ed elevata precisione di guida.
• Paralever EVO con trasmissione cardanica a basso peso.
• Peso a secco 190 chilogrammi, in ordine di marcia 213 chilogrammi.
• Supporto carena anteriore in leggero magnesio pressofuso.
• Luce posteriore con 18 diodi luminosi.
• Terminale di scarico sottosella con sbocchi sovrapposti.
• Carrozzeria snella, aerodinamicamente ottimizzata.
• Ciclistica sportiva dalla guida precisa.
• Potente impianto frenante.
• Nuovo ABS, particolarmente leggero (optional).
• Gamma di accessori disegnati su misura per il guidatore sportivo.

Caratteristiche e spunti sono presi da BMW Motorrad Club Verona dove della R 1200 S si dice davvero tutto.

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