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Yamaha XSR700 “True Tribute” by Capelo’s Garage

L’elegante bicilindrica nipponica rinasce sotto forma di aitante “scrambler” grazie alle cure del designer portoghese Nuno Capelo

Sin dal suo arrivo sul mercato a fine 2015, la neo-vintage Yamaha XSR700 è stata oggetto di numerosi lavori di customizzazione che ci hanno permesso di vederla riproposta un po’ in tutte le salse, ma questa “True Tribute” realizzata da Capelo’s Garage in collaborazione con Elemental Rides può certamente considerarsi tra le più riuscite rivisitazioni mai viste della sofisticata bicilindrica nipponica.

Il progetto è nato su input di Yamaha Portugal, che aveva chiesto a Nuno Capelo di Capelo’s Garage la disponibilità a realizzare una special per il programma YardBuilt in rappresentanza del paese lusitano. Accettando la proposta, Capelo ha chiamato a rinforzo il fidato amico Ricardo Santos di Elemental Rides, con il quale aveva già lavorato in precedenza, per dare alla luce questa grintosa e arrembante scrambler.

Il concetto di base era quello di massimizzare le “qualità fuoristradistiche” della moto originale pur conservando il suo spirito neo-retrò, motivo per cui gran parte dell’ispirazione per l’estetica è stata presa dalle moto da cross degli anni ’70 e ’80. L’opera intendeva essere una celebrazione di quell’epoca e per questo è stata battezzata “True Tribute”, risultando alla fine molto più alta e sottile della XSR700 da cui deriva.

Il serbatoio in acciaio, ad esempio, è stato appositamente realizzato per questa moto sulla base di quello della mitica Yamaha XT500 degli anni ’70, ma Nuno e Ricardo hanno dovuto adoperarsi non poco per aggirare le scomode limitazioni imposte dal telaio dell’XSR700 e montarlo in osservanza della propria visione. Il parafango anteriore, poi accorciato, è stato prelevato da una Yamaha DT125MX mentre il faro in stile MX – con striscia LED di luci diurne – è del marchio portoghese HP.

La coda utilizza invece il parafango opportunamente modificato di una Yamaha DT R a cui sono state aggiunte un paio di tabelle porta-numero in lamiera, elemento sormontato da una sella singola in tessuto sintetico impermeabile e pure da un minuscolo portapacchi in cui è amabilmente integrato il gruppo ottico posteriore a LED.

Il brioso bicilindrico parallelo stock da 74 CV (in pratica lo stesso della MT-07) non è stato toccato, ma l’airbox è stato comunque rimpiazzato da un paio di filtri in schiuma per esigenze di design. La corona da 40 denti è stata a sua volta sostituita da una a 52 ed è azionata ora da una ben più robusta catena O-ring della D.I.D.

Per le sospensioni si è pescato dal catalogo Showa, selezionando una forcella da 43 mm regolabile in compressione ed estensione, con corsa di 230 mm, e un mono completamente regolabile. Il freno anteriore è stato aggiornato con un disco EBC e una pinza Brembo, mentre l’ABS è stato rimosso per aumentare le credenziali da “fuoristradista pura”.

Belli i cerchi a raggi in acciaio inox della Excel, da 18″ davanti e da 17″ dietro e calzanti pneumatici tassellati da enduro della Mitas (ma anche un paio di gomme più “stradali” non ci starebbero affatto male…).

Completano il tutto la strumentazione Acewell, le inedite protezioni per il radiatore e il filtro dell’olio, la nuova piastra paramotore, le pedane in alluminio, il sistema di scarico con terminale alto sul lato sinistro (altro pezzo disegnato apposta per questa moto) e la colorazione ultra-classica con gli storici “speed-blocks” Yamaha e una combinazione di giallo, bianco e blu che ricorda la vecchia serie IT.

Se questa Yamaha XSR700 “True Tribute” vi è piaciuta, date un’occhiata ai siti web ufficiali di Capelo’s Garage ed Elemental Rides per saperne di più sui suoi creatori.

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