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TEST BMW G 650 GS 2011: Ok il prezzo è giusto

Il nome GS funziona e non poco, ed il concetto di enduro tutto fare anche, lo sanno bene in BMW che decidono di cavalcare l’onda lunga degli ottimi risultati nelle vendite degli ultimi anni ed allargare la famiglia GS anche al monocilindrico. Diventa così di ben cinque i modelli la gamma GS, quasi un brand


Il nome GS funziona e non poco, ed il concetto di enduro tutto fare anche, lo sanno bene in BMW che decidono di cavalcare l’onda lunga degli ottimi risultati nelle vendite degli ultimi anni ed allargare la famiglia GS anche al monocilindrico. Diventa così di ben cinque i modelli la gamma GS, quasi un brand a e stante che traina con forza l’intero marchio tedesco. Una piccola enduro tutto fare, che fa della versatilità il proprio asso nella manica.

Quindi tanta avventura nel DNA della nuova G 650 GS ma anche tanta praticità che la rende efficace nel traffico urbano dove il comfort e gli equipaggiamenti la rendono fruibile agli utenti meno avventurosi. Impossibile prescindere da una rapida osservazione del mercato, dove il dato più eclatante è che BMW è diventata nel 2010 la prima azienda motociclistica per numero di immatricolato in Italia, un paradosso per certi versi se pensiamo che da sempre questa posizione viene riservata ai così detti “volume maker” vale a dire quei marchi che propongono mezzi più economici puntando appunto sulla quantità. BMW invece pur non perdendo lo status di marchio premium associa a questo quello di regina dei volumi, complice una contrazione del settore decisamente più forte di quella registrata dal marchio tedesco. I numeri ci raccontano di ben 14.451 unità immatricolate in Italia nel 2010 che valgono il posto di primo tra i costruttori di moto in Italia, mentre sul mercato mondiale fa segnare ben 57.425 unità con un +10% contro l’11.3% di contrazione del mercato

TEST BMW G 650 GS 2011
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Una GS per tutti

Molti vorrebbero una GS non tutti possono permetterla e così ecco la piccola della famiglia proposta a soli 6.650€ è la BMW più economica di sempre senza rinunciare a molte delle prerogative tipiche del GS, come il comfort e la capacità di adattarsi ad ogni tipo di percorso.

Il peso contenuto e la sella bassa (disponibile in 3 diverse altezze standard d 780mm, bassa da 750mm e alta da 820mm) posizionano la moto come modello d’ingresso nel mondo BMW. La nuova BMW G 650 GS si affida a una piattaforma tecnica nota ed affermata: la BMW F 650 GS con il propulsore monocilindrico che ha già dimostrato la propria validità. Il motore monocilindrico ha una cilindrata di 652 cm³ ed eroga 35 kW (48 CV) a 6 500 g/min e coppia massima di 60 Nm a 5 000 g/min.

Prodotta a Berlino la moto utilizza un motore monocilindrico con una cilindrata di 652 cm³ ed eroga 35 kW (48 CV) a 6.500 g/min per una coppia massima di 60 Nm a 5 000 g/min. Il motore vanta consumi ridottissimi abbinato ad un cambio a cinque rapporti. All’anteriore troviamo una forcella telescopica, al posteriore un forcellone in acciaio, abbinato a un ammortizzatore progressivo. Il proiettore asimmetrico anteriore si pone come un l’elemento stilistico di continuità con la famiglia GS. Una novità assoluta è costituita dalla strumentazione combinata con una configurazione compatta composta da un tachimetro analogico con schermo LCD e contagiri digitale, manca però un visualizzatore della marcia inserita che spesso risulta utile. La carrozzeria è stata ridisegnata soprattutto la sezione frontale, quì il proiettore asimmetrico e il parafango anteriore spiovente conferiscono alla G 650 GS un look assolutamente indipendente. Notiamo inoltre che l’integrazione di zone verniciate e di elementi in materiale nero sintetico diventano perfette per l’uso off road.
Tantissimi gli accessori disponibili, ma soltanto due i colori: arancione e bianco, entrambi abbinabili a due colorazioni per la sella (nero rossa o nero grigia).

TEST BMW G 650 GS 2011
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Telaio e dimensioni ciclistiche derivano dalla “vecchia” F 650 che riscosse numerosi successi qualche anno fa, compresa una doppia vittoria alla Dakar nel 1999 e 2000 con il pilota Richard Saint. Il motore invece realizzato in collaborazione con la Rotax è quello installato anche sui meno fortunati modelli della serie G 650. Interessante la possibilità di avere tra gli optional un ABS di tipo disinseribile (per l’uso in off road) ad un prezzo particolarmente contenuto di soli 400€. Ricca come al solito la lista degli accessori dalle borse dedicate, alle manopole riscaldabili fino ad una linea di abbigliamento urbano espressamente dedicato.

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Guida all-around

La nuova moto risulta più alta e reattiva rispetto alla F650 GS (la cugina bicilindrica con motore da 800cc) ma simile nella dinamica alla 800GS, ma più facile, meno potente e con il carattere tipico del monocilindrico. Batte un po’ in basso ma in quinta riprende bene già da 60km/h non fatelo scendere sotto i 2.500 giri però pena il classico scalpitare del monocilindro. Piacevole e ricco di coppia allunga fino a 7.000 giri ma da il meglio di se dai 3.000 ai 6.500 giri per una guida intuitiva e molto piacevole tanto in città che nei tratti più guidati fino ad affrontare facilmente un fuoristrada di media difficolta. I consumi particolarmente contenuti possono arrivare fino a 3.2l/1000km vale a dire circa 30km/l (a circa 90km/h costanti).

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Ottima la stabilità di guida fino alla velocità di punta (di circa 170km/h) garantita anche dalla forcella telescopica dal diametro di 41 mm. L’escursione della sospensione anteriore è di 170 mm, al posteriore di 165 mm (abbassamento 140 mm/130 mm) questo consente anche l’utilizzo in offroad su terreni non impegnativi. Sul posteriore troviamo di serie anche un pratico manettino posto sotto la sella per la regolazione del precarico molla.
I nuovi cerchi in lega fucinati, montati di serie, sono in grado di affrontare senza problemi anche dei leggeri terreni offroad. Al fine di migliorare la stabilità di guida a velocità superiori, il cerchio posteriore è stato allargato da 3,0” a 3,5”. Il cerchio anteriore dalle dimensioni 2,50 x 19” e il cerchio posteriore da 3,50 x 17” calzano dei pneumatici dalle dimensioni 110/80 R 19 59V e 140/80 R 17 69V. Semplice anche la manutenzione, aspetto fondamentale per questa che vuole proporsi coma la classica moto pratica e dai costi di gestione molto contenuti.
Buono il comfort con un livello di vibrazioni molto contenuto mentre il cambio come accade spesso sui propulsori monocilindrici mostra una corsa un po’ lunga e una precisione perfettibile. A livello costruttivo invece non traspare affatto il prezzo inferiore rispetto alle bicilindriche con una qualità delle finiture e degli assemblaggi senza dubbio confrontabile, buona anche la fattura dell’impianto di scarico in acciaio spazzolato.

TEST BMW G 650 GS 2011
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Prova superata

Piace
Prezzo contenuto
Finiture ed estetica
Sospensioni
Consumi
Praticità di guida
Optional disponibili

Non piace
Solo due colori disponibili
Cambio un po’ duro e dalla corsa lunga
Mancanza dell’indicatore di marcia

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