Eleganza, potenza e stile: la rinascita della Kawasaki KZ400 del ’74
WKND Customs reinterpreta una Kawasaki KZ400 del 1974 in 'MoneyPenny': telaio rivisto, sospensioni Showa, pneumatici Avon MKII.
Quando il fascino del passato incontra la creatività della personalizzazione, il risultato può essere sorprendente. È il caso della Kawasaki KZ400 del 1974, che grazie all’estro di WKND Customs ha vissuto una vera e propria rinascita, diventando la spettacolare MoneyPenny. Un nome che richiama non solo l’eleganza senza tempo della moto, ma anche la sua destinazione d’uso: questa special è stata infatti realizzata su misura per un’ufficiale dell’aeronautica che porta lo stesso soprannome.
Il progetto ha preso vita da un intervento radicale sul telaio posteriore. I customizer di WKND Customs hanno completamente ripensato la sottofame, dando vita a un loop posteriore che alleggerisce e compatta la silhouette della moto. L’obiettivo? Ottenere proporzioni più dinamiche e un profilo snello, in linea con la filosofia minimalista che caratterizza l’intera trasformazione.
Per rendere la postura della Kawasaki KZ400 ancora più aggressiva, gli ammortizzatori originali sono stati sostituiti con delle unità Showa che sollevano il posteriore di circa 30 mm. Questa scelta tecnica non solo migliora la presenza scenica della moto, ma contribuisce anche a un assetto più moderno e sportivo. A bilanciare il tutto, le forcelle anteriori sono state abbassate, conferendo un look ancora più filante e coeso.
Non meno importante è stata la selezione degli pneumatici: la scelta è ricaduta sui Avon MKII in misura 4.00×18 sia all’anteriore che al posteriore. Questo compromesso rappresenta il punto d’incontro perfetto tra l’estetica vintage, tanto cara agli appassionati di classiche, e le prestazioni richieste dalla guida moderna. La sicurezza e il comfort su strada non vengono mai sacrificati, ma anzi, sono esaltati da questa soluzione che non tradisce l’anima retrò della moto.
Il serbatoio, elemento centrale del design, non è stato sostituito ma restaurato con cura maniacale. Ogni ammaccatura è stata eliminata, le superfici sono state riportate a uno stato impeccabile, e il risultato finale è una vera e propria opera d’arte su due ruote. La sella, invece, è stata realizzata su misura, abbinando pelle nera e inserti in Alcantara per un effetto raffinato ma mai eccessivo, in perfetta armonia con il resto della moto.
L’attenzione al dettaglio si manifesta anche nella gestione dei componenti elettrici: tutto è stato alloggiato in un contenitore impermeabile artigianale, nascosto tra i tubi del telaio per garantire ordine e protezione. Il posteriore si distingue per la sua essenzialità: un parafango corto, indicatori LED compatti, un fanale in stile Bates e un portatarga minimal completano la linea, senza mai appesantirla. Davanti, invece, spiccano un parafango custom e un faro posizionato in modo strategico sul cannotto inferiore della forcella, soluzione che aggiunge carattere e unicità al frontale.
L’ergonomia della MoneyPenny punta tutto sull’essenzialità: la strumentazione è ridotta a un solo contagiri aftermarket, il manubrio è ampio e ben proporzionato, mentre gli interruttori compatti e le manopole eleganti contribuiscono a creare un cockpit pulito e funzionale. Da segnalare anche lo specchietto sottosella montato sul lato sinistro, dettaglio che aggiunge personalità e praticità all’insieme.
Sul fronte tecnico, il motore mantiene l’identità del bicilindrico originale, ma beneficia di interventi mirati che ne esaltano prestazioni e sound. I filtri pod filter di alta gamma ottimizzano l’aspirazione, mentre lo scarico nero, che termina con doppi megafoni inversi ai lati del forcellone, regala una voce più corposa ma mai invadente, perfetta per chi cerca emozioni senza eccessi.
La livrea della Kawasaki KZ400 MoneyPenny è un esercizio di stile: il nero opaco e satinato domina la scena, interrotto solo dal serbatoio e dalla scatola dell’elettronica, dipinti in due eleganti tonalità di beige che aggiungono un tocco di classe senza tempo.