Honda Fury, il ritorno della cruiser radical a prezzo competitivo
Honda Fury 2026 debutta negli USA con motore V twin 1312cc, look chopper e prezzo di 11.499 dollari; confrontata con la Harley Breakout 117.
Il panorama delle moto custom si arricchisce di un ritorno atteso: la Honda Fury torna a farsi strada sul mercato americano nel 2026, riportando in auge il suo stile cruiser radical a un prezzo che promette di scuotere la concorrenza. Un mix di estetica audace, tecnologia affidabile e una proposta economica accessibile che non passa inosservata, soprattutto in un segmento dominato da modelli iconici e costosi.
La Honda Fury si ripresenta con tutte le carte in regola per catturare l’attenzione degli appassionati delle due ruote: il cuore pulsante è il celebre motore V twin 1312cc raffreddato a liquido, configurato con un angolo di 52° tra i cilindri e abbinato a un cambio a cinque marce. La distribuzione SOHC a tre valvole per cilindro è pensata per garantire una coppia robusta ai medi regimi, senza mai tradire la proverbiale affidabilità che contraddistingue il marchio giapponese.
Lo stile, fedele alla tradizione chopper, resta il punto di forza di questa moto. La Honda Fury mantiene il profilo ribassato e filante che la rese celebre al suo debutto nel 2009, arricchito da una forcella anteriore da 45 mm inclinata di 32° e da pneumatici di dimensioni generose: 90/90-21 all’anteriore e un imponente 200/50-18 al posteriore. Questi dettagli non solo enfatizzano la vocazione custom estrema, ma sottolineano anche la cura stilistica dedicata al progetto.
Un cenno storico è d’obbligo per comprendere l’importanza del ritorno della Honda Fury. Presentata per la prima volta al Motorcycle Show di New York nel 2009, la moto fece scalpore per il suo aspetto fortemente personalizzato, più vicino a una special che a un modello di serie. In Europa fu commercializzata con la sigla VT1300CX fino al 2013, mentre in Nord America la sua presenza si protrasse fino al 2015. Dopo quasi un decennio di assenza, Honda decide di rilanciare la sua cruiser di punta, arricchendola con la nuova e distintiva colorazione Adventure Green.
La leva competitiva principale resta però il prezzo: la Honda Fury viene proposta negli Stati Uniti a soli 11.499 dollari, che equivalgono a circa 9.845 euro. Un valore che la posiziona nettamente al di sotto delle rivali americane, prima fra tutte la Harley Breakout 117, il cui listino parte da circa 31.300 euro. Un divario che potrebbe rivelarsi decisivo per chi sogna una moto dal look custom senza dover investire cifre esorbitanti.
Tuttavia, non mancano alcune perplessità: la trasmissione a cinque rapporti, per esempio, potrebbe apparire superata rispetto ai sei marce ormai standardizzati tra i principali competitor. Inoltre, Honda non ha ancora svelato dettagli rilevanti su peso, qualità delle finiture e dotazioni elettroniche di assistenza alla guida, elementi sempre più determinanti nelle scelte dei motociclisti moderni.
Gli esperti del settore sottolineano due aspetti contrastanti di questa operazione: da una parte, la possibilità per Honda di conquistare una fascia di pubblico attratta dalle linee custom ma attenta al prezzo; dall’altra, la sfida di mantenere un’immagine autentica e credibile per una moto che, sebbene estrema nell’aspetto, rimane un prodotto industriale di serie.
La scelta della colorazione Adventure Green non è casuale: Honda mira così ad ampliare il proprio target, rivolgendosi non solo agli irriducibili delle chopper, ma anche a chi desidera distinguersi nel panorama delle cruiser con un mezzo originale e fuori dagli schemi.
Il giudizio definitivo sulla nuova cruiser radical di Honda sarà rimandato ai prossimi mesi, quando le prove su strada e i confronti diretti con la concorrenza sveleranno se l’equilibrio tra design, dinamica di guida e convenienza saprà conquistare non solo il mercato statunitense, ma forse anche quello di altri paesi. Per ora, la Honda Fury si candida a essere una delle novità più interessanti per chi cerca emozioni forti e uno stile inconfondibile senza compromessi economici.