Harley Davidson porta le bagger in pista: nasce la Bagger World Cup 2026

Harley Davidson e MotoGP lanciano la Bagger World Cup 2026: sei tappe in Nord America e Europa, 12 gare con Road Glide oltre 200 CV.

Harley Davidson porta le bagger in pista: nasce la Bagger World Cup 2026
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Marianna Bortevi
Pubblicato il 12 nov 2025

Un nuovo capitolo si apre nel mondo delle due ruote: il 2026 segnerà il debutto di una competizione senza precedenti, capace di fondere la tradizione motociclistica americana con la passione europea per le corse. Harley Davidson, marchio simbolo di stile e potenza, lancia la Bagger World Cup in collaborazione con MotoGP, portando le sue mastodontiche bagger su alcuni dei circuiti più iconici del pianeta. Numeri che impressionano già sulla carta: moto dal peso di 280 kg, potenze superiori ai 200 cavalli e velocità che superano i 300 km/h. Un format che promette spettacolo e adrenalina, con una sfida tecnica e sportiva inedita nel panorama delle competizioni motoristiche internazionali.

La partnership tra Harley Davidson e MotoGP rappresenta un vero e proprio punto di svolta. Per la prima volta, le bagger ad alte prestazioni – moto tradizionalmente associate ai lunghi viaggi sulle highway americane – saranno protagoniste di un campionato mondiale strutturato. La Bagger World Cup prevede sei tappe tra Nord America ed Europa, con due gare per ciascun evento e un totale di dodici appuntamenti che garantiranno una copertura globale e una vetrina d’eccezione per tutti i protagonisti.

Il cuore della competizione saranno le versioni appositamente modificate della Road Glide, sviluppate dal reparto corse della casa di Milwaukee. Le specifiche tecniche saranno rigorosamente identiche per tutti i team: un elemento chiave che punta a mettere in risalto le capacità dei piloti e la capacità di trovare il setup perfetto per ogni circuito. Questa scelta si ispira ai valori delle serie monomarca, dove il talento e la strategia superano le differenze tecniche tra i mezzi.

Il calendario 2026 della Bagger World Cup è stato pensato per valorizzare la spettacolarità e la varietà dei tracciati selezionati. Si partirà dal celebre Circuit of the Americas negli Stati Uniti (27-29 marzo), per poi approdare sulle colline toscane dell’italiano Mugello (29-31 maggio), attraversando il leggendario asfalto di Assen in Olanda (26-28 giugno). Il tour proseguirà nel Regno Unito, sul prestigioso circuito di Silverstone (7-9 agosto), per poi spostarsi al MotorLand Aragón in Spagna (28-30 agosto) e infine concludersi tra le montagne austriache del Red Bull Ring (18-20 settembre). Ogni appuntamento promette di offrire emozioni diverse, grazie alle peculiarità tecniche e paesaggistiche di ciascun tracciato.

Sebbene la griglia dei partecipanti sia ancora in via di definizione, sono già tre i team che hanno ufficializzato la loro presenza: Saddlemen Racing dagli Stati Uniti, Joe Rascal Racing dall’Australia e Cecchini Racing dall’Europa. Le previsioni parlano di una partecipazione compresa tra sei e otto team, ciascuno con due piloti, per un totale che oscillerà tra 12 e 16 concorrenti. Un numero ideale per garantire gare combattute ma sicure, senza rinunciare alla spettacolarità che ha reso celebre la Superbike e altre categorie di vertice.

L’introduzione delle bagger su piste pensate per prototipi e moto sportive solleva, inevitabilmente, interrogativi importanti sul fronte della sicurezza. Il comportamento dinamico di queste moto, caratterizzate da un peso elevato e da una potenza considerevole, rappresenta una sfida senza precedenti sia per i piloti che per gli organizzatori. Sarà necessario sviluppare protocolli specifici e, in alcuni casi, adattare le strutture dei circuiti per garantire standard di sicurezza adeguati alle nuove esigenze.

Per Harley Davidson, la Bagger World Cup è molto più di una semplice sfida sportiva: si tratta di una vetrina internazionale per dimostrare la versatilità e il potenziale delle proprie moto in un contesto racing. Per i team, invece, la sfida sarà quella di trovare il giusto equilibrio tra le caratteristiche uniche delle bagger – tradizionalmente poco inclini alle competizioni – e le esigenze di velocità, agilità e affidabilità richieste dai circuiti più esigenti del mondo.

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