Addio a Gabriele Cottini: promessa delle due ruote stroncata a Cremona

Il pilota umbro Gabriele Cottini muore a Cremona dopo un incidente nella Dunlop Cup 600. Il ricordo e il cordoglio della comunità motociclistica.

Addio a Gabriele Cottini: promessa delle due ruote stroncata a Cremona
M B
Marianna Bortevi
Pubblicato il 15 set 2025

Un senso di profondo dolore e smarrimento ha travolto il mondo delle due ruote nella giornata di domenica, quando il giovane pilota umbro Gabriele Cottini ha perso la vita in seguito a un tragico incidente Cremona durante la gara della Dunlop Cup 600, all’interno della Coppa FMI. Quella che doveva essere una giornata di pura competizione e adrenalina sul circuito di Cremona si è trasformata in un momento di lutto e riflessione per l’intero ambiente del motociclismo italiano.

Il dramma si è consumato nel pomeriggio, sotto gli occhi increduli di appassionati, colleghi e addetti ai lavori. Gabriele Cottini, giovane promessa delle due ruote, era reduce da una serie di risultati di assoluto rilievo: soltanto il giorno prima aveva conquistato una straordinaria pole position, confermando il suo stato di forma e la determinazione che lo contraddistingueva. A suggellare la sua ascesa, la vittoria all’Autodromo di Misano, datata 3 agosto, aveva definitivamente acceso i riflettori su di lui come uno dei piloti più talentuosi della sua generazione.

In sella alla sua Yamaha R6 del team BlackSheep, Gabriele Cottini stava scrivendo una pagina importante della sua giovane carriera quando il destino ha interrotto bruscamente il suo percorso. Nonostante l’immediato intervento dei soccorsi e il tempestivo trasporto presso l’Ospedale Maggiore di Cremona, ogni tentativo di salvargli la vita si è rivelato purtroppo vano. La notizia della sua scomparsa si è diffusa rapidamente, lasciando sgomenta la comunità motociclistica e scatenando una spontanea ondata di cordoglio e solidarietà.

Le principali istituzioni del motociclismo italiano, tra cui la Federazione Motociclistica Italiana, il Moto Club Motolampeggio, la Direzione Gara, il promotore EMG Eventi e il Cremona Circuit, hanno espresso pubblicamente la propria vicinanza alla famiglia e agli amici del giovane pilota. Il clima che si è instaurato in circuito è stato subito improntato al rispetto e alla memoria di Gabriele Cottini, simbolo di passione, dedizione e sportività.

Dopo una profonda e sofferta valutazione, le autorità hanno scelto di non interrompere il programma delle gare, trasformando la giornata in un sentito tributo alla memoria di Gabriele Cottini. Le celebrazioni sul podio sono state sospese in segno di lutto, mentre le vittorie ottenute sono state dedicate a lui, come omaggio a un ragazzo che ha saputo incarnare i valori più autentici dello sport e della competizione.

La carriera di Gabriele Cottini, seppur tragicamente interrotta, lascia un segno profondo nel panorama nazionale. La sua crescita costante, la capacità di imporsi in una categoria competitiva come la Dunlop Cup 600 e la sua determinazione lo avevano già consacrato come uno dei piloti più promettenti e rispettati. Colleghi, tecnici e tifosi hanno voluto ricordarlo per il suo coraggio, la sua sportività e la capacità di affrontare ogni sfida con il sorriso e la giusta dose di grinta.

L’incidente Cremona ha riportato al centro dell’attenzione anche il tema della sicurezza nei circuiti e la consapevolezza dei rischi che ogni pilota affronta per inseguire la propria passione. In queste ore di dolore, il pensiero di tutti va alla famiglia Cottini, abbracciata idealmente da un intero movimento che si stringe attorno a chi ha perso non solo un figlio, ma anche un talento autentico e una fonte di ispirazione per tanti giovani che si avvicinano al motociclismo.

Il ricordo di Gabriele Cottini continuerà a vivere nei paddock, sulle piste e nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo o semplicemente di ammirarne le gesta. Il suo esempio, fatto di passione, coraggio e rispetto per gli avversari, resterà un faro per chi ama questo sport. La tragedia del circuito di Cremona ci ricorda quanto sia preziosa ogni vita e quanto sia importante celebrare chi, come Gabriele, ha saputo lasciare un segno indelebile, nonostante la giovane età.

Ti potrebbe interessare: