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Suzuki Katana: prova su strada

È una moto unica nel suo genere. Bada alla sostanza, ha poca elettronica, sfoggia un look a metà tra passato e futuro ed è spinta dal motore 1000 cc da 150 CV della GSX-R k5

Suzuki Katana, 38 anni dopo. È un mito per ritorna: per il marchio Suzuki e non solo. Rispetto al passato cambiano le linee, la tecnica e anche un po’ la destinazione d’uso, ma il DNA resta quello del modello iconico che ha fatto la storia del marchio giapponese. Affilata, tagliente, proprio come una katana (spada giapponese), non è una sportiva, non è una naked e nemmeno una sport tourer: è un modello unico nel suo genere, pensato per chi cerca qualcosa che unisca in modo impeccabile passato e futuro. È già in vendita in tutte le concessionarie ufficiali al prezzo di 13.690 euro. Ma andiamo a conoscerla meglio.

Suzuki Katana: com’è fatta


Nasce dalla matita del designer italiano Rodolfo Frascoli, bravo a reinterpretare in chiave moderna le forme del vecchio modello. I richiami al passato sono evidenti: c’è il faro quadrato, ora rigorosamente a LED, la sella “sdoppiata”, lo stesso grigio del vecchio modello e la semicarena. Di nuovo e accattivante ci sono la gomma posteriore da 190, il portatarga basso e la coda alta. Tutti elementi questi che fanno della Katana una moto sportiva e vintage allo stesso tempo.

La base tecnica è quella della GSX-S1000, con telaio (perimetrale) e forcellone in alluminio leggero e sospensioni regolabili (forcella a steli rovesciati KYB da 43 mm). L’impianto frenante, dotato ovviamente di ABS di serie, è firmato Brembo e si avvale di un doppio disco all’anteriore da 310 mm e di un disco singolo da 250 mm al posteriore.

Il cuore pulsante è il quattro cilindri 1000 della GSX R 1000 K5, che per l’occasione è stato rivisto per offrire una grande spinta anche ai bassi e ai medi, conservando l’allungo tipico da supersportiva. La potenza erogata è di 150 CV a 10.000 giri/min e 108 Nm a 9.500 giri/min, tenuti a bada da un controllo della trazione regolabile su tre livelli (ed escludibile all’occorrenza).

Non c’è il ride by wire con le mappe per il motore e non ci sono piattaforme inerziali a dialogare con evolute centraline elettroniche. Il tutto è ridotto all’essenziale: è così che vuole essere la Katana. Come anticipato in apertura la gomma posteriore è da 190/50 ZR 17 M/C, mentre davanti troviamo un classico 120/70 ZR 17 M/C.

Suzuki Katana: come va


La sella non è bassissima e i meno alti potrebbero avere qualche difficoltà, soprattutto nelle manovre da fermo, dove si fanno sentire i 215 kg di peso. In movimento, quelli che potrebbero sembrare chili importanti spariscono magicamente. Si ha una buona percezione di agilità e maneggevolezza, nonostante il raggio di sterzata non sia ampio.

La Katana si lascia guidare e domare. È stabile, precisa, eclettica. L’assetto è tendenzialmente rigido, privilegia la guida sportiva e penalizza solo un po’ il comfort, soprattutto in città e sul pavé. Dà il meglio di sé nella guida più allegra, nei percorsi ricchi di curve, dove si può sfruttare la perfetta ciclistica, la grande stabilità (complice anche la gomma da 190) e il grande carattere del motore derivato da una supersportiva di razza.

La spinta è sempre vigorosa, sin dai bassi regimi. Ai medi diventa ancora più forte per poi raggiungere l’apice nell’allungo tipico dei quattro cilindri di Hamamatsu. Il cambio non è elettronico, ma è sempre preciso e rapido, anche se maltrattato. Non possiamo parlare di protezione aerodinamica, perché la semicarena ha solo una funzione estetica.

In ogni caso la Katana non è una moto pensata per i lunghi viaggi. È buona anche la frenata, anche se l’avrei preferita un po’ più aggressiva. Mi piace molto la posizione di guida, d’attacco ma non estrema. Si sta raccolti, con il busto leggermente caricato in avanti ma non ci si stanca. Bello anche il display LCD evocativo, ma dalla retroilluminazione migliorabile a mio parere.  Infine, qualcuno potrebbe lamentarsi del serbatoio da 12 litri: è piccolo, è vero, ma è vero anche che una moto del genere non è pensata né per macinare km, appunto, né tantomeno per le Dakar.

Piace: Stile, posizione di guida, carattere, motore.
Non piace: retroilluminazione LCD scarsa.

Suzuki Katana: scheda tecnica

Motore
Cilindrata 999 cc
Cilindri 4 in linea
Raffreddamento a liquido
Alimentazione a iniezione
Alesaggio 73,4 mm
Corsa 59 mm
Potenza 150 CV a 10.000 rpm
Coppia 11 kgm a 9.500 rpm
Cambio 6 marce

Dimensioni
Lunghezza totale 2.130 mm
Larghezza totale 835 mm
Altezza totale 1.110 mm
Interasse 1.460 mm
Altezza da terra 140 mm
Altezza sella 825 mm
Peso a vuoto 215 kg

Ciclistica
Sospensione Anteriore Telescopica KYB rovesciata, molla elicoidale a olio, regolabile
Sospensione Posteriore Monoammortizzatore con molla elicoidale a olio, regolabile Inclinazione cannotto / Avancorsa 25° / 100mm
Freno Anteriore Doppio disco da 310 mm
Freno Posteriore Disco da 250 mm

Abbigliamento utilizzato
Casco AGV K-3 SV
Giacca Tucano Urbano Straforo
Jeans Dainese
Stivali Dainese

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