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Giacomo Agostini: “Ducati orgoglio italiano”

A 5 Gran Premi dal termine della stagione, la MotoGP è vicina ad incoronare un nuovo Re e una nuova Regina. Il giovanissimo australiano Casey Stoner sembra davvero poter aspirare a divenire l’erede di Mick Doohan , storia e gloria della 500 degli anni novanta. Ma la “Regina” dal cuore desmodromico, la Ducati GP7 800,

A 5 Gran Premi dal termine della stagione, la MotoGP è vicina ad incoronare un nuovo Re e una nuova Regina. Il giovanissimo australiano Casey Stoner sembra davvero poter aspirare a divenire l’erede di Mick Doohan , storia e gloria della 500 degli anni novanta.
Ma la “Regina” dal cuore desmodromico, la Ducati GP7 800, potrebbe davvero sostituire la mitica MV nel cuore dei tifosi. A fare i complimenti alla casa di Borgo Panigale è proprio Giacomo Agostini, mito vivente e portabandiera della casa varesotta: “Se la Ducati dovesse divenire campione del mondo sarebbe una soddisfazione immensa. Una gioia che penso sia condivisa da tutti gli sportivi italiani come ai miei tempi.
Questi successi sono la dimostrazione che quando l’industria italiana si concentra riesce a fare grandi cose”
prosegue Agostini.
“Non possiamo negare che il giovane australiano si sta dimostrando un grande pilota. L’accoppiata Stoner-Ducati è talmente forte che a Casey le cose vengono tutte naturali. A volte sembra di vederlo guidare come se fosse su uno scooter”.
Ma se il cangurotto vola, Loris Capirossi, il leone di Borgo Rivola, fatica ad adattarsi alla nuova 800: “A questi livelli conta moltissimo il feeling che il pilota riesce a instaurare con la moto. Capirossi è e rimane uno dei più forti piloti del mondo. Evidentemente non è riuscito a trovare il modo di guidare al massimo con la GP7.
Per quanto riguarda il nuovo Marco Melandri credo abbia già dimostrato di essere un validissimo pilota. Ha le carte in regola per tentare la scalata al titolo con la Ducati ma non sarà facile battere la concorrenza ‘interna’ di quello che con tutta probabilità sarà il nuovo Campione del Mondo”.

Qualche considerazione sugli sfoghi di Valentino Rossi, un fuoriclasse ingabbiato tra problemi di pneumatici e motore: “Credo che Rossi volesse dire che nelle moto di oggi c’è troppa elettronica che condiziona al massimo la sfida fra le varie moto, a scapito della differenza che può fare il pilota. Oggi fra un grande campione e uno medio la differenza viene annullata dall’elettronica”.
Parola di Agostini.

via | IlRestoDelCarlino.net

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